Omelia della santa Messa Medjugorje, 2 luglio 2019
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.
Cari fratelli e sorelle, abbiamo ascoltato la prima lettura che è molto interessante ed è tratta dal libro della Genesi. Parla di Sodoma e Gomorra. Queste due città compivano opere immorali e malvagie al punto che il Signore ha deciso di distruggerle. Prima di compierlo Dio l’ha detto al Suo amico Abramo. Questo, uomo dal cuore grande, ha chiesto al Signore di non distruggerle per non uccidere i giusti con i malvagi. Alla fine in quelle città non si è trovato nemmeno 10 giusti. Probabilmente non ce n’era nemmeno uno. Le due città erano completamente perverse.
Prima di distruggerle, però, ha salvato Lot, sua moglie e le due figlie. Dio ha mandato un angelo che li ha letteralmente presi per mano e fatti uscire dalla città. Dio li ha salvati per opera di Abramo. Per i meriti di un giusto Dio ha salvato altre persone.
Vediamo che anche grazie a Lot Dio ha salvato un altra città. Lot, infatti, ha chiesto di potersi rifugiare in una piccola città chiamata Soar. In questo modo essa è stata preservata dalla distruzione.
Fratelli e sorelle, vediamo che quando il calice è colmo di malvagità, ingiustizia e violenza il Signore agisce in questo modo. Tutto ha un limite. Il male non può prevalere. Ad un certo momento il Signore lo farà sparire come ha fatto sparire Sodoma e Gomorra.
In questa lettura è interessante la figura della moglie di Lot. Lei non ha ubbidito all’angelo che aveva detto di fuggire senza voltarsi indietro per vedere la fine di Sodoma e Gomorra. Dio non ha bisogno di spettatori. La donna si è voltata e in un attimo è diventata una statua di sale.
Gesù ci insegna a non guardare indietro quando siamo in cammino. Ci dice: “Convertitevi. Lasciate dietro alle spalle quello di prima e percorrete una via nuova”. Non portatevi via vecchi ricordi e non pensate alle vecchie esperienze. Non ricordarti delle offese e perdona. Se ci leghiamo troppo al passato corriamo il pericolo di trasformarci anche noi in una statua di sale. Lasciamo dietro a noi tutte le cose negative e anche quelle buone che abbiamo compiuto.
Qualcuno ha detto che il Signore ci ha dato gli occhi per guardare avanti. Dio ha creato anche il tempo che scorre e noi uomini siamo i soggetti che devono agire in questo spazio e in questo tempo.
Se andate sulle isole croate nel mare Adriatico troverete tante chiese e conventi ricchi di doni portati alla Vergine Maria.e a san Nicola. Si tratta di doni molto preziosi. Venivano portati in passato sopratutto nei momenti di grande pericolo. Oppure potevano essere ringraziamenti per essere scampati ai pericoli del mare.
Nel Vangelo abbiamo sentito che anche Gesù è su una barca in mare. Sta dormendo. Improvvisamente è scoppiata una tempesta, il mare si è agitato e c’era pericolo di affondare. In tale tempesta violenta Gesù dorme in pace. Gli apostoli devono svegliarLo. Appena svegliato, magari era ancora sdraiato o seduto, ha rimproverato gli apostoli: “Uomini di poca fede! Perchè vi siete spaventati?”.
Gli apostoli hanno ricevuto due rimproveri. Il primo è che erano uomini di poca fede e il secondo è che sono senza coraggio.
Ma, fratelli e sorelle, noi possiamo comprendere facilmente gli apostoli spaventati. Chi non si spaventerebbe per una tempesta in mare? Cosa avrebbero dovuto fare gli apostoli? Avrebbero dovuto lasciare Gesù a dormire? Se Gesù li ha rimproverati significa che non hanno agito in maniera giusta. Hanno fatto ciò che avrebbe fatto ciascuno di noi. Hanno chiamato Gesù: “Gesù, salvaci! Siamo perduti!” Facendo così hanno mostrato la loro fede, perchè credevano che Gesù li avrebbe potuti salvare anche in una situazione drammatica come quella. Invece Gesù li ha rimproverati: “Perchè avete paura? Perchè avete così poca fede?”
Cosa avrebbero dovuto fare? Non farsi prendere dal panico e attendere, perchè di solito queste tempeste non durano tanto? Magari era questo che Gesù si aspettava da loro?
Fratelli e sorelle, questo evento degli apostoli che sono nella tempesta con Gesù che dorme tranquillo è facile rivederlo anche nella nostra vita quotidiana. Alcune volte ci sembra che gli eventi della vita ci facciano affogare e noi non possiamo fare nulla. Ci sentiamo impotenti e non abbiamo nulla o nessuno in cui trovare aiuto.
In questa situazione invochiamo Dio. Gridiamo: “Signore, aiutaci! Madonna, aiutaci! Siamo perduti. Non possiamo sopportare di più”. In alcune situazioni rischiamo anche di ammalarci o di rifugiarci nell’alcol.
Anche a noi il Signore ripete: “Ma perchè hai paura? Uomo di poca fede. Calmati. Sii coraggioso. Raccogliti”.
Nel nostro paese si dice “aiuta te stesso e Dio ti aiuta”. Abbi fede e Dio ti aiuterà. Sii coraggioso e Dio ti aiuterà.
Dobbiamo avere coraggio e fede.
Un maestro si è rivolto ad un giovane che pregava continuamente. E’ giunto il momento in cui ti devi fermare e iniziare a camminare da solo”. Il giovane ha risposto: “Ma proprio Lei ci ha insegnato a considerare Dio come Padre”. E il maestro: “Devi capire che il Padre non è Colui che deve fare tutto, ma Colui che ti libera dal bisogno di appoggiarti sempre su qualcuno”.
Cari fratelli e sorelle, qualche volta noi preghiamo proprio per paura, perchè non sappiamo cosa fare, perchè siamo disperati. Magari non sono le motivazioni migliori per pregare, ma dobbiamo crescere nel cammino di fede perchè cresca anche il nostro coraggio.
In tutto questo ci aiuti il Signore per l’intercessione della Beata Vergine Maria.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)