Messe dell’alba – Tradizione a Medjugorje
Cinque curiosità sulle messe all’alba!
1. Nome
Il nome delle messe mattutine celebrate all’alba – zornice – è uno dei bellissimi esempi dell’amore del popolo croato per la propria lingua. Altri popoli, nemmeno gli slavi*, non trovarono un nome proprio per queste prime messe, ma le chiamarono con il nome latino rorate . Questo nome latino deriva dalle parole del canto introduttivo della messa ” Rorate caeli desuper et nubes pluant justum ” – “Rugiada i cieli dall’alto e le nuvole dei Giusti danno pioggia”, che racconta il testo della profezia dell’Antico Testamento sulla salvezza ( Cfr. Is 45, 7-8 ).
2. Storia
Le Messe dell’alba furono create probabilmente già nel V secolo, dopo il Concilio di Calcedonia e la proclamazione del dogma su Maria Madre di Dio, motivo per cui hanno un forte carattere mariano. Si tratta infatti di messe votive d’Avvento celebrate in onore della Beata Vergine Maria. All’inizio venivano celebrate solo nei sabati dell’Avvento, ma col tempo si cominciò a celebrarle anche nei giorni feriali. In Europa, soprattutto nelle regioni germaniche, l’usanza di celebrare la messa all’alba si diffuse nel XV secolo. In passato la zornica era diffusa nelle regioni settentrionali della Croazia, oggi è presente in tutta la Croazia.
3. Colore liturgico
Prima del rinnovamento liturgico del Concilio Vaticano II, il colore liturgico della Messa dell’Aurora, per il suo carattere mariano, era il bianco, non il viola. Oggi, poiché le albe non sono più messe votive in onore della Beata Vergine Maria ma messe regolari dell’Avvento, il loro colore liturgico è il viola.
4. Significato
Le Messe dell’alba simboleggiano la vigilanza dei cristiani nel tempo di preparazione al Natale, ma anche la vigile attesa della venuta definitiva di Gesù alla fine dei tempi. I cristiani cercano di vigilare sulla propria vita, ma anche su quella degli altri, per non perdere la vita eterna. La Messa dell’Aurora ricorda anche gli antichi tempi cristiani in cui – soprattutto nella liturgia gallica e bizantina – l’Avvento era considerato una preparazione ascetica, che si conserva anche oggi. Tuttavia, il più recente rinnovamento liturgico conferisce un grande significato al percorso dell’Avvento. Essa è caratterizzata da una «pia e gioiosa attesa», che emerge anche dalle letture liturgiche domenicali. Nell’Avvento non vanno trascurate la vigilanza e la preghiera, ma non va dimenticata nemmeno la gioia. Perché l’Avvento è innanzitutto «un tempo gioioso, e il fatto che il Gloria non venga cantato è solo indice del desiderio che esso risuoni più forte nella sua fonte, nella messa di mezzanotte».
5. Frequenza
Nelle varie ricerche e peregrinazioni successive al Concilio Vaticano II si è persa per un po’ la bella tradizione di celebrare la messa dell’alba. Dopo il loro timido ritorno, le Messe dell’Alba diventarono un successo ancora più grande. Oggi, nella maggior parte delle parrocchie della Croazia, le chiese sono piene fino all’orlo all’alba e vengono visitate approssimativamente dal numero medio di credenti che frequentano regolarmente la messa domenicale.
*L’unica eccezione sono i nostri vicini sloveni, che durante l’Avvento chiamavano le messe mattutine anche dette zornice, ma anche messe d’oro o luminose. Purtroppo lo chiamavano così, poiché, per quanto ne sappiamo, lì la tradizione delle messe mattutine all’alba non esiste più.
Fonte: bitno.net