Messaggi del 25

COMMENTO DI PADRE MARINKO AL MESSAGGIO DELLA MADONNA A MEDJUGORJE DEL 25 GENNAIO 2024

“Cari figli! Questo tempo sia il tempo della preghiera.“

COMMENTO DI PADRE MARINKO AL MESSAGGIO DELLA MADONNA A MEDJUGORJE DEL 25 GENNAIO 2024

Non appena è apparso il messaggio, alcuni si sono subito posti delle domande: perché è così breve? Perché la Madonna ha omesso le parole “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”? Forse è delusa da noi?
Tuttavia, la Madonna si è comportata in modo simile anche in passato, per cui in alcuni messaggi ha ripetuto soltanto: Pregate, pregate, pregate! E questo nuovo messaggio è breve, ma significativo. In esso la Madonna ha espresso ancora una volta la sua intenzione fondamentale, ciò che ha nel cuore, che è la chiamata alla preghiera.
Non è vero, ci piace che la Madonna ci mandi un messaggio un po’ più lungo? Ma ormai non ci ha detto tutto? Cos’altro dovrebbe spiegarci?
No, non abbiamo più bisogno di alcuna spiegazione, ma solo della nostra risposta: rispondere finalmente alla Sua chiamata, ascoltarla e iniziare a pregare! In famiglia, da soli e nella comunità parrocchiale. Quanto? Sarà il cuore a decidere.
Poniamoci la domanda: perché è importante la preghiera?
Osservando la Chiesa in Occidente, vediamo quanti cristiani si sono allontanati da Dio e dalla Chiesa. Perché? Ci sono sicuramente diversi motivi, ma uno è il più importante: perché la gente non prega! Se non pregano, a poco a poco si allontanano da Dio, perdono il senso della presenza e della vicinanza di Dio, e quindi il bisogno di Dio e della preghiera.
E il senso della preghiera è proprio questo: che torniamo a Dio, che non ci allontaniamo da Lui, che gli siamo vicini con il cuore, che non dimentichiamo le sue parole.
La preghiera è cibo per l’anima. L’anima non può rimanere vuota. Se non ci nutriamo della parola e dell’amore di Dio, ci nutriremo di qualche altro cibo. Ma di che genere?
La preghiera è una scuola. Gesù dice: “Vieni a me e impara da me.” Come impareremo da Gesù se non preghiamo? Come potremo conoscere Dio, che è Padre misericordioso, se non lo conosciamo nell’Eucaristia, nella confessione, nella lettura della Parola di Dio?
Gesù vuole che siamo suoi amici. Come saremo amici e come si svilupperà la nostra amicizia, se non lo incontriamo nella preghiera, nella lettura e nell’ascolto delle sue parole scritte nel Vangelo, nell’adorazione, nella preghiera davanti alla croce, nel ripetere il suo nome?
Pregare significa credere in Dio, avere fiducia in Lui. Come si rafforzerà la nostra fiducia in Dio se non preghiamo, se non ci fidiamo e non ci arrendiamo a Lui?
Pregare significa ringraziare Dio, e quando ringraziamo è segno che non siamo ciechi e che non abbiamo dimenticato ciò che Dio ha fatto per noi: che ci ha creato, che ci ama così tanto che ha dato la sua vita per noi, che ogni giorno ci fa così tanti doni che non possiamo nemmeno contarli. Gesù vuole che non lo dimentichiamo: “Fate questo in memoria di me!” Se non celebriamo l’Eucaristia la domenica, lo dimenticheremo, e così lo rinnegheremo come Pietro e lo tradiremo come Giuda.
Alla fine la Madonna ci insegna che per Lei la nostra preghiera è importante, che le guerre si possono fermare con il digiuno e la preghiera. Non abbiamo tradito la Madonna se non digiuniamo e preghiamo? Non l’abbiamo delusa con questo? Non le stiamo dicendo che per noi non è importante, che non ci importa di lei e delle sue parole? Come potremo mai stare davanti al Suo volto, come potremo guardarla negli occhi se non facciamo – almeno un po’ – quello che Lei ci chiama, con tanto amore, a fare per anni? Se la Madonna ci assicura che la nostra preghiera aiuta a diffondere la pace nel mondo, perché non la ascoltiamo? Se ci ama così tanto, perché siamo così indifferenti? Se ci assicura che non può fare niente senza di noi, che ha bisogno delle nostre preghiere, perché siamo così freddi e sordi? Perché altre chiamate, lavori e hobby sono importanti per noi, ma le parole materne della Madonna no?
L’ultimo messaggio è breve. Ed è bello che sia così: che ci scuota, ci sveglia dal sonno e muove i nostri passi per andare in chiesa per l’Eucaristia, per la confessione, per l’adorazione, al Križevac e sulla Collina delle Apparizioni e per muovere le nostre mani rigide verso prendere le Sacre Scritture, leggere il Vangelo, prendere tra le mani il rosario…
Questo tempo è diventato un momento di preghiera nella tua vita? Ascolteremo la Madre o dovrà rinunciare a noi, perché non ha più senso che lei ci parli e ci chiami ad aiutarla? La mia e la tua preghiera o l’assenza di preghiera dimostreranno se la Madonna è importante per noi, quanto teniamo alla sua parola e al suo amore.
Se la Madonna in questo breve messaggio ci dice Cari figli, diciamo noi, io e voi, adesso, a quest’ora, mentre leggiamo queste righe: Cara Madre! Grazie per avermi amato! Anch’io voglio amarti. Almeno un po’ più di prima…
Padre Marinko

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