Omelia della Santa Messa Medjugorje, 9 giugno 2019
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore.
Carissimi fratelli e sorelle, prima di lasciare i Suoi discepoli Gesù dice loro: “Per voi è meglio che Io vada, perchè se non vado non verrà a voi lo Spirito Santo”.
Staccarsi dalle persone care è sempre difficile. Spesso ci leghiamo alle persone a cui vogliamo bene. Se devono andare via per sempre a noi pare che con loro vada via il nostro mondo. Tante persone in tali momenti cadono in depressione.
Gesù ha visto sui volti dei Suoi discepoli una grande preoccupazione quando ha detto loro di dover andare via. Li consola e dice loro che è meglio per loro che vada, perchè così verrà lo Spirito di Verità che farà conoscere loro tutta la Verità. Fino a quel momento Gesù ha istruito quelli che ha scelto; adesso sono essi a dover portare la Buona Novella agli altri.
Immaginiamo il sole che tramonta. Quando scende è come se portasse via con sè il mondo intero. Vediamo che il cielo rimane sempre sopra di noi, ma bisogna sforzarsi per vedere la luna, perchè c’è ancora chiarore. Appena il sole è scomparso, però, si può vedere quale contributo da la luna come illuminazione alla terra.
Qualcosa di simile succede con i discepoli di Cristo. Dopo l’Ascensione di Gesù e la discesa dello Spirito Santo essi sono entrati in scena. La Pentecoste li ha cambiati. Sono diventati uomini nuovi. Sono stati cambiati in un modo che supera il nostro ragionamento. Lo Spirito ha dato loro una nuova visione della vita. Ha soffiato in loro un nuovo modo di pensare e ha fatto di loro una comunità solida e l’opera di Cristo. In quel giorno è nata la Chiesa.
Un giornalista ha chiesto ad uno studioso della Bibbia: “Se si potesse tornare indietro e filmare la Vita di Gesù si riprenderebbe veramente ciò che hanno scritto i Vangeli? Non sarebbe il caso di sostituire i 4 Vangeli con il filmato?” Il professore ha risposto: “Non scambierei i Vangeli per nulla, neppure per un tale filmato”. E poi spiega: “Nemmeno gli apostoli hanno sempre capito ciò che Gesù ha fatto e detto. Solamente dopo la discesa dello Spirito Santo hanno compreso tutto. Per esempio un giorno Gesù ha detto che sarebbe stato consegnato agli uomini, sarebbe stato ucciso, ma il terzo giorno sarebbe risorto. San Marco aggiunge: ‘non capivano quello che diceva’ e avevano paura di chiedere’. La stessa cosa accade dopo l’entrata solenne di Gesù a Gerusalemme sull’asino quando viene salutato come Re. San Giovanni scrive che i discepoli in quel momento non hanno compreso, ma quando Gesù è stato glorificato hanno capito le scritture. In un’occasione Gesù ha detto: ‘Distruggete questo Tempio ed Io Lo ricostruirò in tre giorni. San Giovanni aggiunge: ‘Lui parlava del Tempio del Suo Corpo’. I discepoli si sono ricordati di queste Parole e hanno creduto alle Scritture”.
Cosa è successo ai discepoli di Gesù per capire ciò che prima non potevano comprendere? E’ successo quello che aveva detto Gesù: “Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio Nome vi istruirà su tutto e vi farà ricordare tutto quello che Io vi avevo detto”.
Perciò ciò che rende il Vangelo così importante è il fatto che gli apostoli hanno scritto il Vangelo illuminati dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo ha dato una nuova visione ai discepoli nella Pentecoste. Lo Spirito Santo non ha solo riunito i discepoli di Cristo, ma ha dato loro un nuovo modo di pensare. Da quella situazione sono stati scritti i Vangeli. Sono diventati la Chiesa: il Corpo e lo Spirito di Cristo. Sono diventati una creatura nuova.
Oggi è il compleanno della santa Chiesa Cattolica. Per quanto abbia una dimensione esteriore che possono avere altre comunità umane ha una dimensione che le altre non hanno: quella divina. Nella Chiesa vive continuamente il Signore Risorto. Coloro che hanno perseguitato la Chiesa non hanno tenuto conto di questo fatto. Da Saulo – diventato san Paolo – fino ai giorni d’oggi. Dopo le persecuzioni la Chiesa è sempre stata più forte e più viva.
Noi siamo battezzati in questo Corpo mistico. Tutti i cristiani fanno parte di questo Corpo mistico. Siamo resi forti per una vita condotta con uno stile diverso. Il nostro compito è lavorare per il compimento del Regno di Dio sulla terra. Per poterlo fare deve essere presente nei nostri cuori per poi diffonderLo. Dobbiamo essere amici di Gesù, ascoltare la Sua Parola e vivere i Suoi Comandamenti. Lo Spirito Santo ci rafforzerà, ci farà capire ogni Verità e ci invierà. Questa è la nostra missione.
Invochiamo lo Spirito Santo.
Diciamo tutti insieme: “Manda il tuo Santo Spirito e sarà una nuova creazione. Manda il Tuo Spirito e rinnoverai la faccia della terra”.
Amen.
(Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione e revisione a cura di A. Bianco)