Video-lettura (30): Messaggio a Marija del 25/11/2016 – Nelle piccole cose scoprire l’amore di Dio
La ventisettesima puntata della rubrica “Contemplando Maria” condotta da Rita Sberna in collaborazione con don Renzo Lavatori sul canale YouTube “Cristiani today” (1° aprile 2022)
Messaggio a Marija del 25 novembre 2016
“Cari figli! Anche oggi vi invito a ritornare alla preghiera. In questo tempo di grazia, Dio mi ha permesso di guidarvi verso la santità e verso una vita semplice, affinché nelle piccole cose possiate scoprire Dio Creatore, innamorarvi di Lui e affinché la vostra vita sia un ringraziamento all’Altissimo per tutto quello che Lui vi dona. Figlioli, la vostra vita sia un dono per gli altri nell’amore e Dio vi benedirà. E voi, testimoniate senza interesse, per amore verso Dio. Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Nelle piccole cose scoprire l’amore di Dio
Il messaggio si divide chiaramente in due parti: la prima riguarda il rapporto religioso con Dio, la seconda concerne la disponibilità amorevole nei confronti dei fratelli. Esso dunque raccoglie i due comandamenti fondamentali dell’amore, verso Dio e verso il prossimo. Vediamo alcuni particolari.
1. La finalità del messaggio mariano si concentra su di una verità essenziale: “affinché nelle piccole cose possiate scoprire Dio creatore”. Si tratta di riconoscere l’impronta divina e il suo benefico influsso non tanto nei segni o eventi straordinari e vistosi, quanto invece nelle realtà apparentemente insignificanti e minuscole, che in genere passano inosservate o addirittura disprezzate. Ma come ciò è possibile? Solo se la creatura umana acquista una interiore sensibilità, che la porta a vedere con gli occhi luminosi della fede le vicende e gli elementi che si dispiegano nella natura e lungo la storia umana, nelle varie vicissitudini del nostro vivere quotidiano, non solo in sé stesse, per sé piccole e fragili, ma nello spessore più elevato che le sostiene e le produce, di saper vedere in esse il dito agente di Dio. In effetti noi, superficiali come siamo, sorvoliamo su queste piccole cose che invece sono di grande importanza, perché rivelano che tutto è dono dell’amore del Padre celeste, alla cui attenzione paterna non sfugge nulla. Anzi nelle realtà più semplici e umili si manifesta la delicatezza, la generosità, la tenerezza del Creatore e Salvatore. Certi fatti o certe circostanze o certi incontri con persone sono frutto di un eccelso Regista che segue e compone ogni minimo elemento nell’armonia del tutto, allo scopo che ogni essere umano possa riconoscere l’azione onnipotente di Dio, senza della quale noi deboli e inetti non potremmo combinare un bel niente. Questo spirito di osservazione e di segnalazione della presenza attiva del divino Artefice ci consente di cogliere sapientemente gli interventi del Signore. Ma il nostro orgoglio e la nostra sbadataggine impediscono di fare spazio alla dimensione religiosa e ci lasciamo imprigionare nelle vicissitudini terrene, faticose e oppressive, dimenticando la mano onnipotente che tutto sorregge con la sua infinita sapienza e trasforma ogni cosa in bene a nostro vantaggio. Lo Spirito Santo ci doni tale sguardo di fede e di amore!
Da qui l’effetto stupendo di suscitare in noi il fuoco di ardore verso Dio, di vero innamoramento come viene detto: “possiate innamorarvi di Lui, affinché la vostra vita sia un ringraziamento per tutto quello che Lui vi dona”. Sono parole da imprimere profondamente nel nostro cuore per essere sempre in contatto, in ogni momento e in ogni situazione, con il Signore nostro Creatore e Redentore, al quale siano rese grazie ora e sempre.
2. La seconda parte del messaggio si riferisce al rapporto verso il prossimo con accenti incisivi e stimolanti: “figlioli, la vostra vita sia un dono per gli altri nell’amore”. La vita di ciascuno di noi è anzitutto un dono che viene da Dio e che noi dobbiamo accogliere con tutta la nostra adesione e gratitudine, come si è detto precedentemente. Anzi è il dono più bello e prezioso, il fondamento degli altri doni meravigliosi che Dio ci riserva. Il dono però non si può tenere gelosamente soltanto per noi, come un nostro possesso egoistico. Esso va donato a sua volta ai fratelli in modo che giunga anche ad essi la gioia di riceverlo e viverlo in pienezza. Questo passaggio del dono, dalle nostre persone alle persone che ci stanno accanto, avviene attraverso l’amore, come dice il messaggio: “un dono per gli altri nell’amore”.Ciò significa che esso va donato con lo stesso slancio di amore gioia e gratitudine con cui noi lo abbiamo accolto. In tal modo esso giunge non soltanto al di fuori ma tocca il cuore del fratello e non resta un gesto esteriore, materiale e freddo. L’amore, avvolgendo il dono, lo colma di calore, di vitalità e di grande effusione di comunione. Esso provoca un contatto di cuore a cuore e così diventa fonte pura e salutare per risanare le ferite della solitudine e dell’angoscia che albergano nell’animo di tanti nostri fratelli. Si fa balsamo di guarigione per le numerose piaghe di carenza d’amore e insieme suscita energia e entusiasmo di vivere un tale meraviglioso dono con generosità e fiducia. Dunque il dono della vita, che Dio ci ha fatto gratuitamente, si irradia in noi e attorno a noi. Le persone, che ci vivono accanto o che incontriamo lungo il percorso delle nostre giornate, trovano attraverso di noi un sapore e un calore diverso nella loro vita sofferente e desolata, acquistando tutta la capacità che essa contiene e che venendo da Dio si riversa sulla faccia della terra per una società più giusta e benevola, in famiglia, al lavoro, nel mondo intero. Infatti “Dio vi benedirà”, cioè effonderà le sue grazie su di noi e sull’umanità, ricolmandoci della sua paterna protezione e provvidenza per una sana esistenza terrena e soprattutto per il raggiungimento del regno celeste nella beatitudine eterna.
Accogliamo con piena disponibilità l’invito pressante di Maria: “e voi testimoniate senza interesse per amore verso Dio”. Un meraviglioso programma, semplice e fruttuoso, che noi possiamo attuare se ci lasciamo inondare dall’effluvio di amore che giunge dal cuore di Cristo e della sua e nostra Madre premurosissima.
Commento teologico tratto dal libro “Medjugorje. Il Cantico dell’Amore” di don Renzo Lavatori
Commento teologico ai messaggi mariani negli anni 2015 – 2019 – Edizioni Sant’Antonio
Fonte: Canale YouTube “Cristiani Today” di Rita Sberna – puntata del 1/4/2022