Omelie

Omelia della santa Messa Medjugorje, 4 giugno 2019

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Parola del Signore.

Cari fratelli e sorelle, Gesù prega il Padre Celeste per gli altri. E’ la preghiera di intercessione, cioè quella per il prossimo. 
Anche noi dobbiamo pregare per gli altri. E’ giusto pregare per se stessi, ma è un grande segno di maturità farlo per il prossimo. Non solo per i membri della mia famiglia, ma anche per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio e coloro che si sono allontanati da Dio. 

Gesù augura a tutti noi la vita eterna. Questo è Amore. L’amore vuole che non mi salvi solamente io e che io solo sia in Paradiso. Questo sarebbe egoismo. 
Gesù, invece, vuole che tutti siano in cielo assieme a Lui. 
Che cosa è la vita eterna? Sicuramente ce lo siamo domandati. 
Gesù ci spiega che la vita eterna è conoscere Lui e Dio. 
Noi abbiamo categorie come il tempo e lo spazio che sono parametri terreni. L’eternità, invece, ha categorie diverse. 
La vita eterna vuol dire continuare a conoscere Dio per sempre. Dio è talmente profondo e ricco che continueremo a conoscerLo per la vita eterna. Questo comincia già adesso. 

Conosciamo Dio? Conosciamo Gesù? 
Gesù dice a Filippo: “Filippo, da tanto tempo sto con voi e tu non Mi conosci ancora?” I discepoli erano con Gesù, ma non Lo hanno conosciuto in pienezza. Serviva a loro del tempo.

Fratelli e sorelle, noi non conosciamo nemmeno noi stessi. Magari pensiamo di conoscerci.
Conosciamo il prossimo? Conosciamo i nostri figli, genitori, mariti, mogli? Conosciamo i nostri vicini o coloro che non sopportiamo? 
Fratelli e sorelle, questo è un inizio del discorso sulla conoscenza. Questo è importante, perchè solo così potremo affrontare il tema della conoscenza di Dio. Prima di tutto dobbiamo ammettere di non conoscere noi stessi. Magari diciamo di saperlo fare, ma se vogliamo essere sinceri dobbiamo ammettere il contrario. 

A volte siamo ciechi. Pensiamo certe cose degli avvenimenti o delle persone, ma non sappiamo se veramente sia così. 
Ricordiamoci che Gesù ha avuto difficoltà sopratutto con persone che pensavano di sapere: scribi, farisei. 
Quando in te nasce la rabbia tu la riconosci? Quando nasce il nervoso lo riconosci? Conosci te stesso? Conosci il tuo carattere? Conosci la tua anima? 
Le persone molto facilmente giudicano il prossimo. Questo nasce da una conoscenza superficiale. Magari abbiamo sentito qualcosa su qualcuno, ma non ci poniamo la domanda se ciò sia vero o meno. 
Magari vedo solamente la pagliuzza nell’occhio del prossimo, magari vedo solo l’errore, ma perchè non vedo anche le cose positive? 
E’ necessario domandarsi se veramente conosciamo gli altri. 

E adesso arriviamo al punto di chiederci: conosciamo Dio? Quanto Lo conosciamo? 
Nel canto al Vangelo abbiamo sentito: “Vi mando lo Spirito di Verità”. Noi abbiamo bisogno dello Spirito Santo per conoscere Dio. E’ importante essere aperti alla Verità. Dobbiamo pregare lo Spirito Santo, affinchè possa aprirci gli occhi e il cuore alla Verità e per conoscere il Signore. Serve umiltà. Un uomo umile impara a conoscere; un uomo superbo sa tutto. 
Maria è umile e aperta alla Verità.

E’ stato detto: “Non è saggio chi sa tante cose, ma colui che impara a conoscere”. Questo è quello che ci serve. Rimaniamo aperti alle nuove conoscenze. Può succedere che una vecchia idea possa essere un ostacolo per conoscere gli uomini e Dio. 
Ricordiamoci dei nazzareni nella sinagoga. Quando Gesù parlava erano entusiasti della Sua potenza, dei prodigi, della Sua Parola. Ma quando qualcuno ha posto la domanda “da dove Gli viene tutto questo? Non è il Figlio di Giuseppe e Maria?”, la conoscenza che avevano di Lui è diventato un grosso ostacolo alla Verità. In quel momento i Suoi concittadini si chiudono: “Lo conosciamo. Sappiamo chi sono i Suoi genitori”.

Per questo serve umiltà e disponibilità a correggersi. Dobbiamo permettere che gli altri mi correggano. Non dobbiamo essere convinti al 100% di sapere. “La verità è come penso io!” Questo ci chiude e creiamo una barriera che ci impedisce di conoscere sia Dio che il prossimo. 
Se, invece, siamo disposti a correggerci ci apriamo e vediamo anche le cose positive nelle persone. Ci aiuta in tutto ciò l’ascolto. Dobbiamo ascoltare con attenzione e con il cuore. 
La lettura della Sacra Scrittura ci aiuta a conoscere Dio. San Geronimo ha detto: “Chi non conosce la Sacra Scrittura non conosce Cristo”. Dobbiamo leggerLa aperti alla Volontà di Dio, ai Suoi insegnamenti, alla Sua Parola. 

Fratelli e sorelle, conoscere Dio è un processo. 
Ricordiamoci dei due discepoli che da Gerusalemme andavano a Emmaus. All’inizio non hanno riconosciuto Gesù. Pian pianino, mentre hanno ascoltato con attenzione la Parola di Dio, si sono aperti e più tardi hanno riconosciuto Gesù nello spezzare il pane. 
Per conoscere Gesù serve la trasformazione del cuore. 
Abbiamo bisogno proprio di questo. Non possiamo conoscere Gesù se non accettiamo la croce. 
Quando accetterò me stesso e il prossimo potrò capire Gesù e le Sue Parole.
Solo quando imparerò a perdonare potrò conoscere Gesù. 
Fratelli e sorelle, siamo alla santa Messa. E’ un tempo di apertura del cuore a Gesù e al Suo Amore, a Colui che è il Pane della vita, l’Agnello che ha dato la Sua Vita per me. 
Questa santa Messa sia per noi l’opportunità per conoscere Gesù.

Amen.

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