NEL 1983 LA MADONNA VUOLE UN GRUPPO Dl PREGHIERA
Tramite Jelena e Marjana, la Madonna, dopo un mese di preparazione ai giovani che hanno voluto aderire alle sue richieste, ha dato questo programma:
«Io voglio guidare questo gruppo per mezzo di regole spirituali, e in base all’esperienza di esso, potrà consacrarsi a Dio ogni persona e ogni gruppo del mondo.
Dovete:
Rinunciare a tutte le passioni. Abbandonatevi totalmente a Dio. Liberatevi una volta per sempre da ogni paura. Le persone che si affidano totalmente a Dio non hanno più posto per la paura nel cuore. Le difficoltà che avrete saranno per la gloria di Dio e la vostra crescita.
Amare i vostri avversari. Non nutrite rancori, maledizioni, ma solo benedizione, sorriso, serenità. Pregate per i vostri nemici almeno cinque minuti al giorno, e dal Cuore di Gesù e dal mio Cuore avrete l’amore divino con cui potrete amare i nemici.
Il gruppo digiuni due volte la settimana. Potete scegliere i giorni nei quali vi sarà più facile: oltre al venerdì, il martedì o il mercoledì, ad esempio. A volte chiederò altri digiuni per le necessità della Chiesa.
Il gruppo preghi almeno tre ore ogni giorno. Voi siete deboli perché pregate troppo poco. Se potete, pregate un’ora al mattino e un’ora alla sera, e un’ora durante il giorno. Partecipate ogni giorno alla Messa e alla Comunione. Cercate di trovare il tempo per la preghiera e la Messa.
Non spegnete lo spirito di preghiera. Almeno durante le pause della scuola ritiratevi per mettervi a contatto con Gesù, così fate in pullman, pregando Gesù nel cuore».
Intervista a Marja Dugandžić il 2 gennaio 1988
L’incontro con Marja D. avviene nella chiesetta del cimitero di Medjugorje. Marja ha 21 anni, faceva parte del gruppo di preghiera di P. Jozo prima dell’inizio delle apparizioni. La Madonna tramite Jelena chiese la formazione del Gruppo di preghiera per la durata di quattro anni.
“In parrocchia anche prima delle apparizioni, avevamo un gruppo di preghiera, iniziato qualche mese prima con P. Jozo. Eravamo pochi ragazzi. Ma quando incominciarono le apparizioni, molti altri si sono sentiti chiamati dalla parrocchia e così ci siamo ingranditi fino ad una sessantina di giovani e abbiamo proseguito questo cammino per circa due anni, come tutti gli altri gruppi di preghiera delle altre parrocchie, avendo anche la Madonna presente.”
Nell’estate dell’83 la Madonna ha chiesto tra mite Jelena e Marjana, che hanno le locuzioni interne, di formare un nuovo gruppo di giovani, con quelli che vogliono seguire questo cammino e approfondire. Ha chiesto che ci decidessimo in pochi giorni. Si trattava di una scelta di vita, rimanere qua, ascoltare lei, e cercare di realizzare quello che Lei ci avrebbe detto.
Così siamo rimasti in una quarantina, perché non tutti si sono sentiti di proseguire, alcuni hanno detto che ci avrebbero seguito da fuori, da vicino, ma non si sentivano di fare questa scelta. La Madonna ha detto che se uno non si sente, non si deve sentire umiliato. Si vedeva dopo, quando Lei ci faceva la scuola, non voleva che si facessero grandi cose, ma in quel poco che si faceva fossimo costanti per non fare grandi cose e poi lasciare tutto.
All’inizio ci incontrava una sola volta la settimana: il martedì ci trovavamo alla sera a meditare non solo sul vangelo di Matteo, ma sul messaggio che ci dava tramite la veggente delle apparizioni. In più c’era il messaggio che ci dava ogni sera. Come anche prima c’era sempre la preghiera spontanea, i canti, il vangelo, il messaggio meditato e la meditazione, che allora prendeva molto spazio. Così abbiamo proseguito per un po’ di tempo, fino a quando la Madonna ci ha chiesto di incontrarci un’altra volta la settimana. Ci aveva detto che era troppo poco, ha chiesto ancora un giorno. Così noi abbiamo scelto il giovedì, perché era il giorno in cui la Madonna dava ‘il messaggio per la parrocchia. Così abbiamo iniziato a rimanere, dopo l’adorazione del giovedì, col gruppo a pregare assieme.
Ci ha chiesto che il giovedì lo dedicassimo alla preghiera per il nostro vescovo, aggiungendo alla meditazione e alle preghiere spontanee, sette Padre Nostro, Ave Maria e Gloria, e con la preghiera dello Spirito Santo.
Nell’85, quando è incominciato l’anno della Pace, la Madonna ci ha chiesto che col gruppo facessimo un proposito: cosa fare per l’Anno della Pace, per la pace. Abbiamo deciso di dire cinque Padre Nostro al Cuore di Gesù, poi lo stesso per il Santo Padre, tutto in aggiunta a quello che facevamo già. E questa preghiera ha prolungato i nostri incontri ed è rimasta fino ad ora, questa forma.
Dopo aver finito queste preghiere del Padre nostro, ci troviamo per la meditazione, ringraziando durante l’incontro con la preghiera spontanea, chiedendo la benedizione alla fine.
Poi la Madonna ci ha chiesto di pregare un terzo giorno. Non ricordo quanto tempo dopo, ma passato qualche mese ci siamo trovati per il terzo incontro, il sabato.
Per questo terzo giorno Lei ci ha spiegato che abbiamo molto bisogno di stare assieme. Non soltanto per pregare, ma incontrarci per conoscerci. All’inizio dell’incontro ci dava sempre un tema su cui meditare e parlare tutti, dividendoci in piccoli gruppi. Così potevamo conoscer ci meglio, decidere assieme, parlare delle nostre esperienze della settimana trascorsa.
Cosicché ora abbiamo anche questa pratica di stare assieme in questo giorno. Ci ha portato tanto bene, perché prima incontrandoci solo a pregare, rimanevamo sempre estranei gli uni agli altri. Infatti, la Madonna ci ha detto che il gruppo non può crescere così, senza che le persone che stanno assieme si conoscano.
Una volta, all’inizio della Quaresima dell’85, Lei ci ha chiesto di scegliere una persona, la più antipatica. Non ha usato proprio questa parola ma, ha detto di scegliere la persona che è per ciascuno all’ultimo punto, e parlare con essa. Quando ci ha chiesto questo, Lei era presente tramite la veggente. Altre volte no, la veggente scriveva a casa il messaggio. Ma quella volta era proprio presente! E Lei ci ha detto che con gli occhi avremmo trovato quella persona, invece di chiamarla, così nessun altro si accorgeva chi avessimo scelto. Certo è stato un momento forte! Nello stesso tempo si aveva questo desiderio di rispondere e si aveva vergogna. Abbiamo sentito questa presenza della Madonna in questo modo. Nello stesso tempo, subito, tutto questo imbarazzo è sparito, e volevamo fare quello che lei voleva, anche se ci costava la nostra faccia, non importa! Mi sembra che in due minuti abbiamo trovato la persona che si voleva. E quando abbiamo incominciato a parlare assieme ad essa, a trovarla a casa e alla sera dopo la messa alla chiesa, per starle assieme, abbiamo visto veramente che in queste persone, una volta lontane, c’era un tesoro, e non era come io ho pensato prima. Caddero tutti quei pregiudizi settimana per settimana. Abbiamo sempre scelto un’altra persona, incominciando da quella più lontana. Cosicché in un anno ciascuno di noi ha parlato praticamente con tutti.
Poco tempo fa abbiamo smesso di fare questo, ma è rimasta la regola: con qualcuno che tu senti un po’ straniero, vai là e parla con lui, è proprio rimasto come un aiuto in ogni caso, non una formalità che voleva la Madonna, ma una cosa che ti serve sempre nella vita.
Al sabato facciamo così. Quando ci riuniamo in piccoli gruppi preghiamo e parliamo. Dopo aver finito di parlare del tema che la Madonna ci ha dato, di nuovo ci riuniamo nel grande gruppo. Una persona del piccolo gruppo dice quello che hanno deciso, il problema che hanno visto, e poi si prega per la difficoltà, per ciò che non capiamo. Per questo si prega tutti.
Si finisce con la preghiera di ringraziamento e la preghiera di benedizione.
Ogni sabato, quando le veggenti non vanno a scuola, e possono essere presenti all’incontro, la Madonna stessa, alla fine ci dà la benedizione. Con la benedizione ci dà sempre un messaggio, come conclusione di quello che abbiamo scoperto parlando; sempre un chiarimento, un invito.
Ogni volta la Madonna ci dà dei temi. Esempio, una volta ci poneva la domanda: “Sono io pronta a offrire tutto a Gesù”. E all’interno del piccolo gruppo la persona dice quello che sente, ciò che non può ancora offrire, così. Oppure: cosa significa per me essere umile e così tutto questo per la perfezione dell’anima.
Quando la Madonna poco tempo fa volle aiutarci, e ci ha spiegato questo, voleva proprio aiutarci a pregare col cuore.
Ha detto una volta: “Voi mettendovi a pregare così come venite dalla vostra giornata, dai vostri lavori tutti distratti, cominciate le vostre preghiere distratti, e così uno rimane lo stesso, non progredisce”.
Allora Lei ci disse: “Voglio proprio aiutarvi e darvi un piccolo schema di preghiera”. In questo cammino abbiamo capito che Lei non vuole le forme, le formalità. Si vedeva, avevamo molto bisogno di apprendere la tecnica della preghiera. Quando si pregava prima in gruppo, si vedeva come tutte le persone erano diverse. Trovandosi assieme ognuno aveva un bisogno diverso. Io ho bisogno di ringraziare, io ho bisogno di chiedere perdono… così che si forma tutta una confusione, così che è difficile pregare assieme; sembra che le preghiere vadano in tutte le direzioni. Non sono unite in uno scopo unico.
Allora la Madonna ha detto: “Voglio aiutarvi, perché si deve essere uniti nella preghiera”. Quando uno ringrazia, ringraziamo tutti; quando uno domanda domandiamo tutti. Vuole proprio questa unità! Anche su questo, prima, P. Tomislav ci ha aiutato molto, ci ha parlato. Poi la Madonna finalmente ha detto: “Prima di incominciare a pregare, prendete tempo anche materiale”. Disse: “Sempre raccoglietevi un po’, isolatevi da quello che avete fatto, parlato, rimanete un po’ di tempo nel silenzio”.
La prima fase: il Perdono.
La prima fase della preghiera è pregare sempre per il Perdono; come preghiera della liberazione dell’anima, della purificazione. Perché in ciascuno di noi ogni giorno c’è qualcosa da lasciare, da cui liberarsi come il peccato, tutto quello che si sente come offesa, qualcosa forse che non è nemmeno peccato ma può essere ad esempio un dispiacere che ti blocca. Se non lo presentiamo davanti a Dio, tutta la preghiera ci stringe e dopo siamo bloccati, usciamo uguali dalla preghiera. Allora Lei ci ha detto che questo punto è così importante che non possiamo saltarlo. Perché se l’anima non si libera davanti a Dio, se non si confessa a modo, non può neanche prendere quello che chiede e quello che Dio le vuole dare. Questo punto ci serve come svuotazione. Non dimenticare il nostro peccato e credere che Dio l’ha perdonato.
Chiedere perdono anche alle altre persone. Lei ci ha detto una volta: “Voi, quando incominciate a pregare a casa non potete correre dalla persona per chiederle perdono, ma nel cuore le si vuole bene, nell’anima la incontri, dì una preghiera per quest’anima anche per chiederle perdono per te stesso. Tante volte facciamo fatica, non ci accettiamo così come siamo, con quello che abbiamo fatto. Lei ci ha detto di prolungare questo tempo fino a quando sentiamo che ci siamo liberati. Non puoi dire una preghiera se non ti senti veramente riconciliato con Dio, con gli altri e con te stesso. Poi Lei ci ha spiegato di lasciare un po’ di tempo, sia quando si prega da soli che in gruppo. Certo quando si è in gruppo tutte le cose non puoi dirle davanti agli altri, le fai dentro te stesso. Ma la preghiera del perdono serve per le altre persone che si trovano nello stesso problema, nello stesso peccato.
Il secondo punto è la preghiera di domanda.
Il secondo punto è la preghiera di domanda, dove noi mettiamo tutte le nostre intenzioni. Certo nessuno di noi si mette a pregare se non sente il motivo. La gente è fatta così, quando prega mette sempre per primo la domanda. Ma la Madonna tante volte ci ha detto che così non è giusto. Prima fate l’esame di coscienza, poi mettete le vostre intenzioni. E prima di mettere le vostre intenzioni, dovete essere pronti, a fare la Volontà di Dio. Prega perché tu possa accettare la volontà di Dio. Anche per quelle persone per le quali vuoi pregare, prega prima che sappiano fare la volontà di Dio, che possano accettare, che la volontà di Dio sia veramente su di loro, che non siamo egoisti, perché ci chiuderemmo e Dio non può darci quello che ci vuole dare. Tante volte lei ci ha detto: “Voi vi accontentate di quelle piccole cose: io ho bisogno di un piccolo piacere. Allora io prego per questo e se non viene dico: Dio non mi ha ascoltato! E non mi domando mai, se proprio questo lui doveva darmelo, o non poteva, perché Lui sa ciò che mi porta al male”.
Il terzo punto è la preghiera del ringrazia mento.
Il terzo punto è la preghiera del ringraziamento. Dopo aver lasciato sempre un po’ di silenzio, ringraziarlo, sempre con la preghiera spontanea.
Ringraziamo Dio per tutto. Mai prender un solo punto per ringraziarLo, ma lo dobbiamo ringraziare per tutto. La Madonna ha detto che noi siamo un popolo che ha una mentalità che non è capace di ringraziare, perché pensiamo che tutto è nostro merito, perché siamo una popolazione che lavora e che crede che tutto è nostro, che facciamo tutto noi. Invece no! Ci ha detto di ringraziare Dio per tutto; di aver un cuore che possa ringraziare anche per quello che non si ha ricevuto. E il cuore del Figlio di Dio che ha accettato il Padre quando dona e quando toglie. Questa è proprio la preghiera con la quale si può liberare la persona, con la quale ti affidi totalmente al Signore, ringraziandolo per tutto quello che succede. Lui lo sa, e tu sei calmo. Dopo anche se capita qualcosa che va in modo diverso da quello che tu hai programmato, tu, hai già ricevuto questo dono, perché credi che è volontà di Dio che vada così. Allora non hai proprio bisogno di agitarti perché là c’è Dio. Certo non possiamo dire così come se fosse una formula facile. Ma camminando piano piano la persona che mette al primo posto Dio si accorge che anche le altre cose prenderanno il loro posto.
Il quarto punto è la preghiera di Benedizione
La Madonna ci ha spiegato una volta il perché della preghiera della benedizione, perché fare la preghiera della benedizione, sia dopo la preghiera che dopo una messa, serve sempre. Ci disse che essa è la grazia di Dio, i diversi doni che Dio ci vuole dare. Ci ha detto che il momento in cui viene data la benedizione e si prega per la benedizione, è un momento ricco di grazie, veramente pieno, in cui dobbiamo essere molto presenti e molto aperti, perché quando chiediamo la benedizione di Dio chiediamo un dono a Dio. Ma dobbiamo essere aperti! Se qualche volta noi Lo preghiamo con la bocca e non siamo aperti, non siamo presenti, Dio dà la grazia ma noi non siamo pronti a riceverla. La Madonna ci ha detto che noi siamo responsabili di molte grazie dateci per molte benedizioni, ma che sono passate via da noi. Così ci ha parlato della benedizione dopo la Messa, di come noi siamo distratti. Prima che ancora finisca la messa siamo pronti per uscire di corsa, o pensiamo già a quello che ci aspetta di fuori.
Ecco non siamo proprio aperti a Dio che ci benedice. Ci ha detto poi a cosa serve la benedizione: nella tentazione è forza, è aiuto nella tua vita contro il male, ti accompagna dopo aver pregato, in quello che devi fare ora, è Dio vicino a noi. Ci ha detto che come riceviamo la grazia, possiamo anche perderla facilmente. Basta che uno faccia qualsiasi peccato, facendo qualsiasi cosa che non è quella che Dio vuole, si perde la benedizione. Quando in un giorno si sente che si è perso questa amicizia con Dio in qualsiasi maniera, bisogna trovare un momento per pregare di nuovo per ricevere la benedizione, e Dio la dà subito di nuovo. Non dobbiamo mai fermarci, perché ciascuno di noi durante una giornata può sentirsi un po’ fuori, abbiamo bisogno di qualcosa da Dio, secondo come abbiamo vissuto la giornata, allora lei ci ha detto di non scoraggiarsi, ma incominciare di nuovo a chiedere la benedizione, e il perdono, e continuare.
Questo modo di pregare ci ha aiutato molto. Soprattutto quando si recita la preghiera comunitaria. E una preghiera che sta sopra di tutti. Non ci è servita come una schiavitù, perché ora bisogna pregare per il perdono e anch’io debbo pregare per il perdono. Ma si vedeva come le persone quando incominciano, l’una, poi l’altra. anche tu senti che devi far parte di tutta la comunità. Poi quando le persone pregano assieme, senti che lo Spirito unisce le anime in un modo particolare.
Così quando si esce dalla sala dove si è pregato, anche se non si ha parlato assieme, conosci una persona come sta, se è forte, se ha bisogno di aiuto.
Questo schema ce l’ha dato la Madonna, neanche un mese fa.
Sì! La Madonna tante volte ha chiamato a questa preghiera del cuore, perché veramente è l’unica preghiera con la quale il cuore, l’anima può essere veramente toccata, cambiata.
Perché queste preghiere spontanee, come anche il rosario devono essere del cuore. Ma ecco per formare, per avere questo rapporto con Dio col cuore, bisogna essere al massimo spontanei. La Madonna ci ha detto soprattutto di essere molto umili e molto aperti.
Umili nel senso che tu davanti a Dio ti presenti così come sei. Spontaneo significa proprio come sono. E non cercare mai di presentarti con qualche maschera. Basta ciò perché questa preghiera non abbia un fondamento, e non si possa vivere la preghiera del cuore.
Lei ci ha fatto vedere proprio così. Credendo a Dio Padre che è dappertutto dove sono io, giova comportarmi come un figlio: salutarlo: “Padre come stai”, una volta: “Padre dammi qualcosa”, un’altra volta: “Padre…”, proprio non esiste una forma con la preghiera del cuore. Ecco basta sentire che io sono figlio del Padre.
Anche quello che capita nella vita quotidiana, tutto quello che ci succede. Tutti i giorni sono diversi, e la mia preghiera spontanea dipende da tutto quello che c’è stato oggi. La mia preghiera spontanea di ieri non vale per questa giornata.
Per esempio oggi, prima di venire da voi; io ero un po’ stanca, e non volevo venire … proprio perché non mi sentivo di pregare. Stamattina, ho pregato con la mia famiglia come al solito come noi preghiamo, e non mi sentivo di pregare ancora; mi sembrava che tutto fosse andato fuori: era rimasto un Rosario. E dicevo se arrivano io proprio non mi sento, non ho neanche voglia. Ma è venuta Nicoletta per stare assieme, abbiamo prima parlato e abbiamo preso un po’ di tempo per pregare. Io non posso dire che ho superato tutto quello che sentivo prima, ma posso dire che ho veramente riposato in Dio, anche se quel tempo era una mezzoretta. Prima mi sentivo non pronta, stanca, senza voglia di andare, anche un po’ di paura: tutto quello che io tenevo in testa mi faceva paura. Ma se Tu vuoi che io vada, vado; ma dammi un po’ di forza, di voglia affinché io vada là. Così ho sentito che questo problema non lo porto io sola, e non mi fa più male la testa: lo do a Te, e vado là! Proprio mi son messa così come sono… e poi ti fidi che tutto quello che succede è proprio volontà di Dio.
Proprio così la preghiera è la mia vita! Così come sono io, l’ho detto anche a Nicoletta, ci siamo capite e abbiamo pregato assieme.
Facendo in una giornata una piccola scappata da Dio, mi sembra che il male di testa non possa venire mai. Se io scarico tutto quello che mi capita, è normale che io debbo darlo a qualcuno, perché non posso portare tutto da sola, così ti riprendi in cinque minuti, Se tu per cinque minuti ti metti nella tua coscienza col Signore e dici: “Signore ti do anche questo”, anche se ti sembra di aver dato chissà, ma speri che Lui è onnipotente, Lui dà la forza.
P.Z. Tu hai parlato di preghiera formale e preghiera del cuore, informale, spontanea. Ma all’inizio la Madonna ha chiesto di dire tre Rosari e pregare per tre ore? M. “La Madonna all’inizio del gruppo ha chiesto di pregare tre ore al giorno, e Lei voleva prendere anche la Messa. Ci ha come obbligato alla messa quotidiana. Poi ci ha formato per la preghiera per aiutarci ci ha detto di alzarci al mattino un po’ presto a meditare, a pregare. Poi anche a mezzogiorno, poi alla sera prima di andare a dormire. Certo prima c’era stata la messa della sera e la preghiera nella chiesa e si viene un po’ prima. Tutto assieme sarebbero tre ore. E noi all’inizio abbiamo sbagliato, ci siamo attaccati alle ore. Per una settimana è stato così, e la Madonna diceva non va bene. Lei vedeva che tutti noi guardavamo gli orologi, qualcuno aveva comprato l’orologio per ciò! La Madonna ci ha detto: “Cari figlioli, io non voglio che facciate questo, che voi mettete l’orologio, un minuto meno, un minuto più, come se Dio fosse un controllore. Io voglio affidarvi questo rapporto di Figli di Dio, che voi tutta la vostra giornata la dedichiate a Dio! Perché avendo in testa io debbo pregare tre ore, chiamate voi stessi per controllare le ore, per vedere se avete compiuto il tempo. Non voglio darvi in questo senso questo obbligo. Non voglio che nelle vostre anime entri come un compito, come una missione, una cosa che io debbo fare, perché ho bisogno di fare”.
Poco alla volta ci siamo abituati! E ora quando ci capita che non abbiamo finito queste tre ore, non ci affliggiamo, perché abbiamo scoperto che veramente non esiste il tempo. E il mio cuore che deve battere sempre per Dio. Sia che lavori, sia che incontri gente, qualsiasi cosa faccia, Lei ci ha guidati a far sì che è possibile che la nostra vita cominci ad essere preghiera, come Lei dice sempre.
Così affronti tutto, quello che c’è da fare, quello che ti capita improvvisamente che ti porta via tempo per la preghiera. Ci ha detto di non lasciarci guidare dalla nostra giornata, nel senso di dover fare tutto per i piaceri della gente, e Dio lasciarlo per ultimo. Ci ha detto: dovete contare su tutto, non dovete scappare da quello che dovete fare, e poi pregare. Dovete formare una vita nella quale vedi che il tuo lavoro non ti toglie Dio: avere un’armonia, e non guidarci con le ore, o i minuti, o non so.
Poi siamo andati avanti più liberi, senza avere la preoccupazione di un obbligo. E diventa un rapporto normale, una cosa di cui tu senti il bisogno e non una cosa che devi fare.
Poi la Madonna ci ha chiesto sempre di più, non ci ha mai detto basta. Ad esempio delle volte ci chiedeva più preghiere perché Lei aveva delle intenzioni particolari, delle quali Lei tante volte non ci ha detto il perché, ma diceva: “In questo periodo cerco da voi più preghiera, dedicate più tempo alla preghiera”.
Qualche volta non ci diceva neanche il per ché, ma diceva solamente: per una mia intenzione, per un mio piano, e così. E poi ci ringraziava. E questo era molto interessante, perché Lei tante volte ci ha detto: “Io vi ringrazio per le vostre preghiere, vi ringrazio perché avete accettato così”. E quando Lei ci faceva questo ringraziamento, io personalmente sempre sentivo che in quel periodo non c’era bisogno di dire grazie. Poi non solo io, ma quasi tutti, parlando di questo ci sentiamo tutti giù… E Lei dice grazie! Ma abbiamo capito questo suo modo di fare è come nei messaggi del giovedì e poi del 25 del mese, dove la Madonna dice grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Ecco è questo suo amore, questa sua fedeltà, questa sua confidenza che ha la Madonna con noi, Non so, questo per me è un modo di fare della Madre, di incoraggiare. Per esempio ci diceva: in questo periodo siete così così. E ci prendeva ancora di più la disperazione.
Noi ci sentiamo veramente responsabili; più di altri, per le grazie che Lei ci dona. Alle volte ti viene un dubbio. Ma guarda; tutto il mondo, non si può dire il mondo, ma tanti ci guardano cosa noi facciamo? come siamo? Se tu vedi, te stesso ti vergogni. Non so, vorrei proprio qual che volta dirle, perché non hai preso un altro che non è come sono io adesso! Allora in questi momenti della crisi, quando tu ti senti così, Lei ti dice ancora una parola di incoraggiamento allora per me significa che proprio sei niente! E poi Lei veniva con questo: “Io vi ringrazio Allora abbiamo capito che quel poco che noi facevamo in quel periodo della nostra crisi, forse aveva più valore di quando ti sentivi bene, proprio quella sofferenza disperazione, nel senso che ti sentivi che non sei bravo, che non sei come Lei vuole, valeva di più.
Ecco ogni tanto ci dava questo messaggio, un invito ad andare avanti al quale non puoi dire no!
Adesso andiamo avanti come andavamo prima. Con gli incontri tutto continua. Solo che questo è un periodo in cui vede più da vicino tutto il passo che dovremo fare.
Certo la Madonna sempre ci dice che ci lascia la nostra libertà. In un messaggio ha proprio detto: “Dio vi lascia la vostra libertà”.
Voi potete… è la vostra. Ma Lei ci dice: “Vi prego mettetela sempre nelle mie mani”.
Poi ci ha detto che lei vorrebbe che ciascuno di noi prendesse la strada della consacrazione. Ma dice sempre che non è nemmeno questa la prima cosa che vuole. “Io voglio che dappertutto, dove voi sarete, perché non potete fare tutti le stesse scelte ma da tutti voglio che non per diate Dio dal primo posto”.
Poi ci ha detto che ciascuno di noi ha vera mente diverse vocazioni, non si starà tutti assieme, saranno veramente vocazioni, diverse strade… alcuni di noi staranno via un po’ più a lungo, lontani da casa, proprio per approfondi re quello che Dio vuole fare con noi. E gli altri che non si son decisi a fare questo passo rimangono qua in gruppo a fare il loro cammino.
Sì, la Madonna, per quelli che vogliono affidare la propria libertà a Lei, per ora li vuole tutti assieme per adesso. Poi sarà quello che Lui vorrà da noi.
Ci sono i due gruppi di Jelena e Ivan; questa chiamata, l’ha fatta anche quell’altro gruppo di Ivan e Marija. E allora anche loro se si sentono, possono venire. Io sono del gruppo di Jelena.
Ritorno sempre a quello: la cosa importante che la Madonna mi ha fatto capire è che sono figlia di Dio, ecco! Che la mia vita non è sola, che sono come su una Mano, sulla quale sono sicura. E credo che abbandonandomi alla Sua volontà tutto quello che mi succede è bene. Non credo che mi possa succedere qualcosa… Certo nella mia vita io posso fare qualcosa di sbagliato. Ma sono certa di questa sicurezza, non mi mancherà niente: avendo Lui ho tutto.
Fate un po’ di silenzio, che Dio inizia a parlarvi.
Perché sento che anch’io come la gente nel mondo siamo presi dal rumore del mondo, che è entrato nei nostri cuori, nella nostra mente, in tutta la nostra vita, e abbiamo tutti fretta! Guardo delle masse che solo camminano, qualche volta non sanno dove vanno. Debbo abbassare la testa, e vedere dove sono, cosa sto facendo, perché, di dove sono e dove vado!
Lasciare un po’ di silenzio a Dio. Credere che tutti possiamo essere veggenti nel senso che Dio vuole parlare a tutti per davvero, e non perderci nel cercare la novità.
Dio parlerà nella tua vita, sul tuo monte.
La preghiera spontanea: guidata da Marja Dugandžić (2 gennaio 1988)
Ci troviamo nella cappellina del cimitero di Medjugorje con un gruppo. Maria dopo averci spiegato la storia del gruppo di preghiera, inizia con noi la Preghiera spontanea.
1 – Inizio
Lettura del vangelo del giorno: Giovanni = La testimonianza di Giovanni Battista: io sono voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore.
Silenzio per raccogliersi alla presenza di Dio (circa un minuto e mezzo).
2 – Preghiera di Perdono
M: “Signore, come è vero che anche noi ci riconosciamo in quelle masse che domandavano a Giovanni: “Chi sei Tu?”. Basta fermarsi un po’, per sentire che ciascuno di noi, quante volte nella nostra vita ha detto: chi sei Tu? Chi è quel fratello che forse mi richiama il tuo nome, che mi fa cambiare la vita. Gesù sentiamo dentro di noi ancora più forte che siamo divisi nel cuore, una parte che ti vuole seguire e obbedire, e un’altra che ti dice: Chi sei Tu?
Perdonaci per questa durezza del cuore, che non è capace più di sentirTi come Dio. Perdonaci per ogni peccato che ci ha fatto perdere la fede, la confidenza in Te, la pace, e poi facilmente dicevamo: “Chi sei Tu?”. Mi hai lasciato fare questo e questo: Io posso!
Perdonaci tutto il nostro orgoglio, tutta la nostra superbia che abbiamo davanti a te, e davanti a coloro che ci vogliono aiutare, e ci vogliono dire e farci capi re che tu sei Dio. Perdona ogni nostro rifiuto.
Perdonaci soprattutto perché quando ci trovavamo in questa situazione, rimanevamo soli, non volevamo chiedere il tuo aiuto. Eravamo pieni di noi stessi, ci sembrava di essere capaci di risolvere tutto, scappando da te, scappando da noi stessi, scappando dagli amici i quali ci conoscono, i quali una volta credevano che fossimo persone giuste. Perdonaci ogni volta che ci abbandonavamo all’altra voce”. (Pausa di un minuto e mezzo circa).
3 – Preghiera di Domanda
“Signore, adesso vedi che dai nostri cuori vuole nascere il desiderio di comprenderti come Dio, come il Signore. Sicuramente questo può essere soltanto un dono che tu ci fai. Per questo ti preghiamo, prendi tutto il nostro essere, e tutto il nostro cuore riempilo con la fede e con l’amore, con l’abbandono totale. Che possiamo crederti! Che possiamo essere guidati nella fede dal tuo Spirito. E ogni giorno della nostra vita possiamo risponderti e rispondere a noi stessi: Gesù mio Dio e mio tutto!
Donaci la forza di abbandonare tutti i nostri pregiudizi su di Te. Soprattutto quando avremo delle prove forti. Quando sarà fermo il nostro pensare e il nostro sentire, fa che il nostro cuore non si fermi mai nella fede.
Fa che ciascuno di noi ti permetta di battezzarci con lo Spirito. Rendi la nostra vita semplice, nella quale avremo più tempo per Te, nella quale fare silenzio e che tu possa parlare con la vita piena delle virtù di Maria.
E fa che ci possiamo sentire Figli di Dio”. (Pausa di poco meno di un minuto e mezzo).
4 – Preghiera di Ringraziamento
“Signore ti ringrazio perché ciascuno di noi essendo battezzato fa parte del tuo battesimo, del tuo spiritò gratuito: fa parte di Dio. Grazie per averci dato il nostro battesimo, col quale siamo diventati i tuoi amici, tuoi fratelli.
Grazie perché il tuo spirito ci è stato dato in pienezza col sacramento della cresima.
Grazie soprattutto perché Tu sei dentro di noi, ogni volta quando noi lo vogliamo, Grazie perché tu ci guidi tramite il tuo Spirito, sempre quando noi Ti lasciamo.
Grazie perché hai guidato ciascuno di noi nella vita passata in modo particolare, nelle croci, nelle difficoltà, nelle crisi, negli scoraggiamenti e non ci hai lasciati mai soli, il Tuo Spirito era sempre con noi, aspettava la nostra apertura.
Grazie perché ci guiderai in avanti. La tua vita prenderà più spazio nella nostra. Il nostro Cuore sia il Tuo Cuore.
Grazie perché Tu ci trasformerai nella persona che veramente a Te piace, come hai bisogno di noi.
Grazie perché ci fai coraggio per fare un passo avanti.
Grazie Signore, perché nella nostra vita tante volte ti sei manifestato, ti sei fatto incontrare, per diverse vie, e noi Ti abbiamo riconosciuto. Grazie”. (Pausa di trenta secondi circa).
5 – Preghiera di Benedizione
“Adesso ti preghiamo per la tua benedizione. Metti nei nostri cuori il desiderio di essere benedetti, di essere riempiti di te, di essere tra sformati.
Benedici tutto quello che sta succedendo nei cuori di ciascuno di noi. Se ci sono delle lotte, se ci sono delle tristezze o delle gioie, se ci sono delle decisioni buone o delle debolezze per farle.
Benedici tutto! Soprattutto, questa benedizione sia per ciascuno di noi la protezione dal male.
In questa vita in cui Tu hai messo il tuo Spirito, che la nostra vita possa veramente svilupparsi e crescere fino alla fine.
Benedici tutti quelli che si sono raccomanda ti alle nostre preghiere, le nostre famiglie, i nostri sacerdoti. Benedici il Santo Padre con tutti i responsabili della Chiesa, fino agli ultimi della società, gli abbandonati, i drogati, gli alcolizzati, gli ammalati e i rifiutati.
Signore, in questo momento in cui tutti ti domandiamo la Tua benedizione, la tua benedizione possa veramente scendere in qualche cuore. Che l’effetto della tua presenza sia nei nostri cuori la Pace profonda, l’amore fraterno, e la gioia piena”.
“Cantiamo il Padre nostro… (Marja ha guidato la preghiera con dolcezza, calma e pace, con voce sommessa).
Benedizione finale (essendo presente il sacerdote la dà lui):
La benedizione di Dio onnipotente scenda su tutti noi che ormai stiamo lasciando questo posto — come la Madonna l’ha chiamato — fonte di grazie, che possiamo trasferire la grande esperienza che abbiamo avuto, dai nostri cuori, nelle nostre case, in parrocchia, nel nostro paese, perché non muoia nulla di quello che di grande abbiamo assaporato in questo posto in questi pochi giorni. Senz’altro è stato programmato non da noi, ma concesso dalla grazia della Provvidenza, e la Sua benedizione scenda su tutti noi e con noi rimanga sempre: nel Nome del Padre…”. Canto: Tu sei Dio.
Fonte: Pietro Zorza – Cari Figli, grazie.