Sesta Meditazione quaresimale: p. Ante Vučković sulla Parola di Dio
Sesta Meditazione quaresimale: p. Ante Vučković sulla Parola di Dio
Dopo p. Marinko Šakota e p. Stanko Mabić, la sesta Meditazione quaresimale è stata preparata da p. Ante Vučković sul tema: La Parola di Dio.
“È da molto tempo che Dio ha stabilito una relazione con noi esseri umani e questo lo ha fatto nel modo più profondo possibile: parlando con noi nella nostra lingua e rivelando nella nostra lingua quello che Lui è. Il culmine, ovviamente, è che il Verbo di Dio, logos, si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, ha vissuto in mezzo a noi, quindi il nostro incontro con la Parola di Dio è sempre un incontro con il mistero più profondo della nostra relazione umana con Dio e il Suo rapporto, la Sua volontà di essere in comunicazione con noi.
La Parola di Dio è importante per noi perché, anche prima di incontrarla, intuiamo con acume che è diversa dalla nostra parola. La Parola di Dio crea. Noi possiamo fare molte cose con la nostra parola, ma non possiamo creare come Dio crea. La Parola di Dio nutre il nostro spirito come il cibo nutre il nostro corpo e questa è forse una delle metafore importanti per la Parola di Dio. La troveremo nel profeta Ezechiele che dice: “Figlio dell’uomo, mangia ciò che ti sta davanti, mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele” (Ezechiele 3,1). Il cibo ci appare come la forza grazie alla quale viviamo. Così la Parola di Dio diventa per noi in modo simile la potenza grazie alla quale vive il nostro spirito, grazie alla quale agiamo” ha detto p. Ante Vučković nella sua meditazione, anteponendo le citazioni bibliche secondo cui la Parola di Dio è immutabile, permanente, oggettiva, eterna …
P. Ante dice che “Sono innumerevoli le persone che hanno cambiato stile di vita proprio dall’incontro con la Parola di Dio e in quei momenti basta una sola parola di Dio. Mi basta capire che è indirizzata a me affinché avvenga il cambiamento”.
Sant’Antonio Abate e Sant’Agostino sono due esempi le cui vite furono cambiate nell’udire una sola parola di Dio.
“Probabilmente qualcosa di simile è successo anche nella tua vita, forse ci sono parole di Dio nella tua vita che toccano le corde più profonde del tuo essere. Notiamo tutto il dramma della vita umana, le sue radici. Sperimentiamo che in questi momenti avvengono gli incroci della vita. È come se fossimo nati di nuovo. Alcuni dicono di essere risvegliati dalla Parola e la maggior parte sperimenta di essere colpiti emozionalmente. Questi sono già tutti buoni motivi per leggere la Parola di Dio, per prenderla come cibo, ogni giorno” ci racconta p. Ante dicendo che “la conoscenza di sé stesso” è uno dei motivi per leggere la Parola di Dio e ci pone la domanda: “Cosa succede quando ci conosciamo davanti allo specchio della Parola di Dio?”
“Mi capita di rivelare i miei peccati e allo stesso tempo la Sua misericordia. Succede che scopro le mie crepe, le mie malattie, i miei bisogni e, nello stesso tempo, la Sua volontà di guarirmi. Succede di sperimentare le mie lacrime e il mio dolore e allo stesso tempo la volontà di Dio di confortarmi. Succede di scoprire i miei smarrimenti e di scoprirLo mentre mi cerca. Succede che scopro come sto ingannando me stesso e che Lui vuole che io conosca me stesso nella Sua verità. Mi succede di scoprire la mia mortalità, i miei limiti, la mia finitudine e scopro nella Sua Parola che Lui vuole darmi la vita, la vita imperitura, eterna” spiega p. Ante Vučković e, alla fine della meditazione di questa settimana, risponde alla domanda: Perché leggere la Parola di Dio?
“Per formare un mondo migliore. Per renderlo migliore, per proteggerlo da noi stessi, per conoscere le nostre relazioni, per modellarle meglio, per imparare chi siamo, per conoscere noi stessi, per nutrirci dell’amore di Dio e per lasciare che in noi e nei momenti di difficoltà possa accendersi la speranza, la speranza che viene dalla volontà di Dio di essere con noi in una relazione, nella comunicazione. In questo modo scopriamo le somiglianze delle nostre viscere con Dio. Siamo esseri come Lui che vogliono essere in una relazione, che vogliono la comunicazione. La Parola di Dio ci è stata data per mantenere viva quella relazione”.