Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 12 dicembre 2020
Dal Vangelo secondo Giovanni
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
Parola del Signore.
Un giovane scienziato aveva frequentato gli studi migliori. Era molto intelligente e preparato. Sembrava che nessuno potesse essergli pari, ma lui non era del tutto contento.
Questo giovane aveva delle domande di carattere religioso alle quali non riusciva a trovare una risposta.
Cercava chi lo potesse aiutare. Diverse persone gli hanno suggerito di andare da un religioso saggio che viveva come Giovanni il Battista.
Il giovane si è recato dal religioso con una faccia preoccupata. Appena giunto il saggio gli ha chiesto sorridendogli: “Amico, cosa stai cercando? Perchè sei venuto da me?” “Sono tormentato da tante domande alle quali nessuno può darmi una risposta. Mi hanno detto che tu sei vicino a Dio e che conosci le risposte”. “Con l’aiuto del Signore cercherò di risponderti. Chiedi quello che vuoi”.
Il ragazzo ha detto: “Ho tre domande. La prima è: esiste Dio? Se esiste com’è il Suo Aspetto? La seconda: cos’è il destino? Terza domanda: se il diavolo è nell’inferno e nel fuoco come si può dire che brucerà nel fuoco? Questa per lui non è una sofferenza”.
Il vecchio saggio gli ha dato uno schiaffo. Il giovane ha domandato: “Perchè mi ha percosso? Lei è arrabbiato?”
“Questa è la mia risposta alle tue tre domande? Cosa provi adesso?” Il giovane ha risposto: “Sento grande dolore”.
Il religioso ha chiesto: “Tu credi che davvero esista il dolore?” “Certo che esiste”. Il saggio ha chiesto: “Fammi vedere l’aspetto di questo dolore”. Il ragazzo è rimasto muto.
“Questa è la risposta alla tua prima domanda. Proviamo la Presenza del Signore, ma non possiamo vedere il Suo Aspetto. Ieri sera hai sognato che io ti avrei dato uno schiaffo?” “No”.
“Hai mai pensato di ricevere uno schiaffo da me?” “No”.
“Questa è la risposta alla tua seconda domanda. Questo è il destino”.
“Di cosa è fatta la mano con cui ti ho dato lo schiaffo?” “Di carne”. “Di cosa è fatto il tuo volto?” “Sempre di carne”.
“Questa è la risposta alla tua terza domanda. Anche se sono tutti e due di carne tu provi dolore. Così è anche per il diavolo se Dio vuole che subisca il dolore del fuoco”.
Cari cristiani, questa sera Giovanni Battista dice a tutti noi: “In mezzo a voi sta Uno che voi non conoscete, Colui a Cui non sono degno di slegare il laccio del Suo sandalo”. Lo dice quel san Giovanni che è il più grande uomo nato da donna.
Questo stesso santo dubiterà di Gesù. Ricordiamoci quando in carcere ha mandato i discepoli da Gesù: “Andate da Gesù e chiedeteGli: ‘Sei Tu il Messia o dobbiamo aspettarne un altro?’”
Gesù ha risposto: “Dite a Giovanni che i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono purificati”.
Credo che anche noi qualche volta ci chiediamo: “Ma Dio esisti davvero? Signore, Chi sei? Com’è il Tuo Aspetto?”
E’ logico che ci chiediamo: “Se sei vero Amore perchè permetti che avvenga tanta ingiustizia sulla terra? Perchè permetti che tante persone innocenti soffrano? Perchè tanta morte? Perchè tante malattie? Dio, se esisti, perchè permetti tutto questo?”
Viviamo in un tempo strano in cui la paura si trova su tutta la terra. La paura sta regnando nel mondo.
Adesso, come non mai prima, ci poniamo delle domande di carattere religioso: Dio dove sei?
La risposta è nascosta in questo piccolo esempio che sto per raccontarvi.
Voi credete che esistano i parrucchieri? Logico che lo crediate, perchè ci sono ovunque. Lavorano tanto e possono fare miracoli con i nostri capelli.
Voi credete che esistano persone che sono spettinate e che non si sono rasate? Logico, perchè le incontrate spesso in giro. Perchè sono così malmesse? Perchè non vanno dal parrucchiere, non hanno cura dei loro capelli.
Così è anche con Dio. Dio è qui. In me, in te, in mezzo a noi. Dio esiste.
Tante persone hanno sofferenza nella propria anima, perchè non vanno da Dio e non si ricordano di Lui. Tanti se ne ricordano soltanto quando sono nel bisogno, come se Dio fosse un servizio. Quando và tutto bene dio non mi serve; quando qualcosa non funziona diciamo “Signore, aiutami”.
Ho incontrato tante persone che vivono in situazioni catastrofiche. Dovrebbero essere depresse, infelici, invece irradiano gioia nonostante la sofferenza e il dolore. Il loro sguardo è puro, perchè sentono che Dio è in loro e soffre con loro. La loro sofferenza e la loro croce acquista senso.
Dall’altra parte ci sono persone che vivono male la sofferenza. Vogliono stare nel pessimismo, nella lamentela.
In te stesso devi individuare il problema e trovare la soluzione. Dobbiamo lavorare su noi stessi senza distaccarci dall’Amore di Dio. Dio è in noi e dentro di noi ha seminato il Suo Regno.
Dio è Presente in questo mondo. E’ Presente nei santi Sacramenti. Il nostro Dio è il Padre e la Madre che sempre hanno le Mani tese verso di noi.
Il nostro dio ci riconosce come Suoi figli.
Quando una madre ha un figlio piccolo gli dona tutto. Gli da tutto ciò di cui ha bisogno. Il bambino ha meritato ciò? No.
Così anche il nostro Dio ci da tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo solo aprirci a Lui. Dobbiamo riconoscerLo come Padre, soprattutto quando le cose non vanno come noi avremmo voluto.
Ciò che desideriamo non è sempre ciò di cui abbiamo bisogno. Le mie vie non sono le Vie del Signore. I miei desideri non sono i Desideri del Signore.
Quando crollano i nostri progetti si offre la possibilità per un nuovo inizio. Proprio quando siamo fragili possiamo provare l’Amore di Dio.
Questa è un’occasione per crescere nella nostra fede.
Non dimenticate: non ci salviamo, perchè facciamo qualche opera buona, ma perchè Dio ci riconosce come Suoi figli amati.
Più sentiremo l’Amore di Dio e più pace e gratitudine avremo nella nostra vita.
Cari fratelli e sorelle, cerchiamo di vivere in modo responsabile, con saggezza, secondo i Comandamenti di Dio.
Questa santa Messa sia per noi la cosa più sacra, la sorgente da cui prendere le forze per la nostra vita.
Preghiamo il Signore che ci aiuti a rafforzare la nostra fede.
Colui che ha un’Immagine corretta di Dio ha la soluzione ad ogni problema della vita.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)