Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 30 novembre 2020
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Parola del Signore.
Carissimi fratelli e sorelle, il Vangelo che abbiamo appena sentito ci parla della chiamata degli apostoli.
Gesù passa lungo il lago di Galilea e vede i pescatori. Si tratta di persone comuni, non speciali. Non erano le persone più colte o più intelligenti.
Gesù passa affianco a loro e li invita a seguirLo. Egli li avrebbe fatti pescatori di uomini.
Il Vangelo dice che tutti e 4 hanno subito lasciato le reti.
Quando Dio chiama l’uomo deve subito seguirLo, senza riflettere.
Qualche volta non sappiamo cosa dobbiamo fare per Dio. Non conosciamo il Suo progetto per noi. Non capiamo chiaramente cosa voglia da noi. Ma Dio ci chiede di essere Suoi collaboratori e conta su di noi.
Forse neanche noi siamo i più intelligenti, i più bravi, ma Dio conta su di noi. Crede che possiamo operare per lui ed essere pescatori di uomini.
Io dovrei soltanto vivere i Suoi Comandamenti che non sono difficili. I Suoi Comandamenti sono fondati sull’Amore.
Come Andrea, l’apostolo di oggi, non dobbiamo mai resistere alla decisione di seguire Dio e di fare la Sua Volontà.
Sempre ci chiediamo quale sia la Volontà di Dio, ma intanto viviamo la nostra volontà. Non ci interessa cosa Dio vuole da noi. Non ci interessa vivere i Suoi Comandamenti. E’ come se avessimo paura a seguirLo e a fare ciò che Lui desidera da noi.
L’apostolo Andrea ha vissuto tutta la vita come voleva il Signore. Nel momento in cui Gesù passa al suo fianco Andrea abbandona la propria vita. La sua vita ha avuto una svolta. Dimentica il suo passato, le barche e le reti. Dimentica il padre che ha lasciato nella barca. Gli viene affidato un compito nuovo: seguire Dio.
Cari fratelli e sorelle, anche noi abbiamo ricevuto un compito da Dio: metterLo al primo posto nella nostra vita.
Dal momento in cui conosco Dio la mia vita non può rimanere uguale. Dal momento in cui sento la Sua Buona Novella la mia vita deve cambiare. Arriva una svolta, perchè ho accettato Dio.
L’apostolo Andrea ha seguito Gesù e lo ha fatto fino alla fine. Ha dato la vita per Lui.
E’ stato crocifisso, ma pensava di non essere degno di morire come Gesù.
Amare Dio sopra ogni cosa è ciò che noi credenti dobbiamo fare. Quante volte noi, con la nostra vita, sporchiamo la croce di Cristo. Quante volte sporchiamo il Suo Amore. Quante volte lavoriamo contro Dio. Crediamo di averne diritto.
Il cammino che ci propone Dio è una vita nuova. E’ un cammino in cui devo pensare come devo presentarmi davanti a dio e davanti agli uomini. La via di Dio è la via d’Amore.
Abbiamo sempre paura di ciò che diranno gli altri quando vedranno che siamo credenti, quando operiamo per gli uomini e per Dio. Abbiamo paura di affermare di essere credenti. Abbiamo paura di fare il segno della croce in pubblico. Pensiamo di essere troppo ortodossi. E’ come se ci dovessimo vergognare di essere credenti.
Gli apostoli hanno dato la loro vita per Gesù Cristo e per la loro testimonianza.
Noi diciamo di essere credenti, ma cosa dimostra che lo siamo veramente? La nostra vita è diversa? E’ forse più santa?
Tutte le volte che veniamo alla santa Messa Dio ci invita alla conversione.
La conversione non è una chiamata che viene rivolta ad un santo, ad uno che è senza peccato. Dio conosce le nostre debolezze. Dio sa che noi siamo peccatori e anche noi lo sappiamo, ma Lui conta su di me e su di te.
Quando Dio passa nella mia vita devo domandarmi se io allontano i miei peccati e il mio passato e comincio a seguire Gesù oppure mi comporto come se Dio non esistesse.
Cosa è cambiato nella mia vita dal momento in cui ho conosciuto il mio Dio? Sono diventato più perfetto? Sono diventato nuovo?
Quando Gesù ha chiamato i Suoi discepoli ha scelto persone semplici, ma sapeva che tali persone Lo avrebbero seguito e avrebbero fatto ciò che Lui voleva.
Non siamo su questa terra per mangiare bere, dormire e poi morire. Siamo stati mandati in questo mondo con un compito importante: accettare Dio e impegnarsi per la propria salvezza e quella degli altri.
Noi siamo coloro che debbono essere pescatori di uomini oggi. Non posso farlo se non seguo il Signore e se non voglio lavorare su me stesso. Non posso farlo se non mi allontano dai miei peccati e dal mio passato.
Dio è la forza della nostra vita, è la Sorgente di ogni bene. Se accettiamo Dio saremo pronti a spendere la nostra vita per la nostra salvezza e quella degli altri. Quello in cui gli apostoli credevano lo hanno testimoniato con la loro vita e non hanno mai pensato a rinunciare a Gesù Cristo.
Dobbiamo domandarci se facciamo tutto per Dio o no. Tutto ciò che facciamo e ciò che desideriamo dovrebbe essere santo.
La parola non significa nulla se dietro di essa non ci stanno le opere e la vita.
Dobbiamo impegnarci per portare l’Amore di Dio nel mondo. Questo Amore vuole portare la nostra vita alla perfezione. Ma questo Amore non è sempre benvenuto e ben accolto.
L’apostolo Andrea e altri cristiani hanno vissuto il martirio. Sant’Andrea non aveva fatto nulla di male, ma la Buona Novella non era benvenuta.
Le persone cercano sempre di allontanare Dio, come se avessero paura di Lui, di Colui che è Amore, di Colui che desidera donarci il bene. Sembra che le persone abbiano paura del Padre buono.
Se siamo nei peccati mortali abbiamo paura di Dio. Se sappiamo di non vivere come Dio vuole abbiamo paura di Lui.
Cari fratelli e sorelle, come l’apostolo Andrea ha lasciato subito le reti anche noi siamo invitati a lasciare subito le nostre debolezze e i nostri peccati.
Dio è paziente con noi, ma in questo periodo d’Avvento ci invita in modo particolare a vegliare perchè non conosciamo nè il giorno nè l’ora.
Dio vuole che da Lui prendiamo tutta la forza che desidera donarci, affinchè tutto ciò che facciamo e tutto ciò che diciamo sia fondato su di Lui che è Sorgente di ogni bene.
Cerchiamo di essere apostoli di Dio sui quali può contare sempre.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)