Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 31 ottobre 2020
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.
Cari fratelli e sorelle, anche noi vogliamo essere beati.
Ci sono poche persone che decidono di essere felici. Su tutti pesa il dolore, la sofferenza, l’insicurezza e la morte, soprattutto negli ultimi mesi durante questa pandemia.
La vita è piena di tentazioni, di prove. Dobbiamo lottare contro le forze maligne che si sono alzate e vogliono ostacolarci lungo il cammino di santità.
Il nostro Salvatore è l’unica Via, Verità e Vita. Lui è la Via per mezzo della quale si arriva sicuramente al Padre Celeste. Gesù dice: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me”. Chi non cammina su questa Via cerca invano la vera vita.
Gesù è l’alfa e l’omega, è il Salvatore. Lui è il Redentore, il Liberatore, la Fonte della santità e della salvezza.
Nella lettera agli Efesini leggiamo: “Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati al Suo cospetto. Nell’Amore ci ha destinati a diventare Suoi figli. Per mezzo di Cristo e della Sua Volontà veniamo a Lui e alla Sua grazia che ci ha donato nel Suo amato Figlio”.
Dio ci ama immensamente e vuole farci partecipi della Sua Divinità. Dio vuole che noi siamo santi. Questa è la Sua eterna Volontà. Lui è santo e noi siamo chiamati ad esserlo perchè siamo Suoi figli.
Maria, la nostra Madre Celeste che da anni appare qui, ci invita alla santità e alla perfezione. Lei è venuta per questo e per questa ragione rimane così a lungo con noi.
Nell’ultimo messaggio ci dice: “Invocate i santi, perchè satana è forte e vuole allontanarvi dalla via che vi porta alla salvezza. Cari figli, oggi vi invito alla santità. Senza la santità non potete vivere. Perciò vincete ogni peccato e le difficoltà che vi capitano nella vita. Figli Miei, vi prego: realizzate in voi l’Amore. Accettate da oggi la via della santità. Vi amo e per questo vi dico: siate santi”.
La Madonna ci dice ancora: “Cari figli, vi invito a cominciare a vivere la santità con i vostri sacrifici e le vostre preghiere, perchè Io voglio che ciascuno di voi che è passato per questo luogo di grazia venga in Paradiso con un dono particolare che è la santità. Cari figli, pregate ogni giorno e cambiate la vostra vita per essere santi. Io vi sarò sempre vicina”. Ecco cosa fa la Madonna in tutti questi anni che è con noi.
Cosa significa essere santi? Cos’è la santità? La santità è un dono non meritato, è una grazia. E’ la vita nella fede per mezzo del Vangelo in unione con Dio. Questa è la pienezza di grazia.
La santità è l’amore. Nasce dall’Amore e nell’amore si realizza, ma in modo particolare quando amiamo Dio, i nostri fratelli e le nostre sorelle. Per mezzo dell’amore e della santità somigliamo al nostro Dio.
Giovanni Paolo II ci dice che la santità è la condizione necessaria per la vita spirituale.
Fratelli e sorelle, viviamo in un tempo che brama la santità. I santi vivono nel tempo pensando all’eternità. Fanno rinascere il mondo con la potenza del cielo. Per questo amiamo i santi e li preghiamo di aiutarci nella prova in cui ci troviamo.
I santi sono consapevoli che solo Dio può cambiare gli uomini. Essere santi è una cosa normalissima. Il santo è pieno di misericordia e di amore. Il santo non può essere toccato da nessun peccato e da nessuna tenebra.
La santità è andare sulla Via di Cristo, rinunciare a noi stessi e a tutto ciò che ci ostacola per giungere al Paradiso.
Fratelli e sorelle, santo è colui che ogni giorno prende la sua croce e la porta senza maledire. Santo è chi compie ogni giorno il proprio dovere lodando Dio. Santo è colui che mette Dio al primo posto della sua vita, colui che ogni giorno lotta contro le concupiscenze e rimane sempre fedele a Dio.
Santo è colui che lotta per la Verità, per la giustizia e per coloro che sono senza diritti.
Essere santo significa camminare con Dio ed essere Suo amico. Dio ha dato ad ogni credente la possibilità di essere santo.
Fratelli e sorelle, non serve un solo luogo per diventare santi. Sì, qui tutti ci sentiamo felici e santi, ma è necessario cambiare il cuore. E’ necessario ricevere umilmente i Sacramenti, ascoltare la Parola di Dio, amare dio e gli uomini, cercare la Volontà di Dio e viverLa.
La solennità di tutti i santi che celebriamo è la celebrazione di tutto il popolo di Dio. E’
la solennità di tutti i battezzati e di tutti noi, perchè apparteniamo alla famiglia del Signore e non solamente coloro che sono in cielo. Ci sono tra quelli saliti in cielo anche tanti del nostro popolo: madri, padri, giovani.
Ci sono alcuni santi che non hanno mai perso l’amicizia con Dio durante tutta la vita: san Giovanni Battista, san Giuseppe, san Bonaventura, san Tommaso d’Aquino, santa Teresina.
Tra i santi ce ne sono anche un gran numero che hanno vissuto nel peccato e poi hanno conosciuto Dio. Hanno fatto l’esperienza del Suo Amore, si sono convertiti facendo penitenza. Tra loro Maria di Magdala, san Paolo, sant’Agostino, san Geronimo, il buon ladrone. Hanno conosciuto Dio, hanno rinunciato al peccato e sono giunti alla santità.
Dei santi oggi se ne parla meno di prima. E’ come se volessimo dimenticarli, ma per noi sono un esempio che ci mostrano che anche noi uomini semplici possiamo percorrere la Via di Gesù. Ci testimoniano che tutti possono giungere alla santità se donano l’intera vita a Cristo.
E’ necessario conoscere Cristo, innamorarsi di Lui e poi camminare sulla Sua Via, rimanendo sempre fedeli a Dio.
I santi hanno risposto alla chiamata d’Amore di Dio. I santi portano la benedizione al mondo e lo convertono a Dio. Hanno amato Dio con tutto il cuore e i fratelli e le sorelle come loro stessi. Erano umili, semplici. Hanno fatto vedere che è possibile vivere il Vangelo in ogni situazione.
Anche noi oggi dobbiamo vivere per diventare come Dio vuole.
Le circostanze in cui hanno vissuto i santi che veneriamo erano come le nostre, ma loro conoscevano in ogni momento la Volontà del Signore e cercavano di piacere a Lui. Anche gli uomini li hanno notati, perchè il loro esempio mostrava una via sicura di Amore e santità.
La santità è possibile a qualunque età e in qualsiasi situazione. Non è difficile con la grazia di Dio.
Gesù nelle 8 Beatitudini ci dice come dovrebbe essere la nostra vita. E’ la strada che dobbiamo percorrere se vogliamo essere santi.
Le Beatitudini ci aiutano ad essere umili per metterci completamente a disposizione di Dio e farci guidare da Lui.
Quando sopportiamo tutte le sofferenze e le difficoltà rimanendo fedeli al Signore percorriamo la via della mitezza. Se qualcuno non ci ama e noi rispondiamo con Amore siamo sulla via della giustizia.
Se evitiamo ogni peccato siamo sulla via della purezza. Gesù ci dice: “Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio”.
Essere santo è un sublime compito di ciascuno di noi. Santo può diventarlo ognuno con l’aiuto del Signore.
Una santa anima ha scritto nel suo diario: “L’unico desiderio che ho in questa valle di lacrime è di diventare santa a tutti i costi”.
Sta sera ciascuno di noi potrebbe dirlo. Sarebbe una grande gioia per la nostra Madre Celeste e per Suo Figlio.
Una ragazza di nome Mirella ha vissuto senza Dio e senza fede e ha trovato piacere nelle cose che fanno tutti i giovani: concerti, amici, uscite serali. Questo, però, le dava solo una gioia temporanea, poi sentiva l’angoscia e il vuoto nel cuore. Lei cercava una vera gioia. Sua madre era una vera credente. Un giorno la madre ha sentito nella preghiera la chiamata ad andare a Medjugorje. Per lei era il segno di pregare per il marito e i figli che erano non credenti. Qui ha fatto esperienza dell’Amore di Dio. Tornata a casa ha pregato sua figlia di venire qui. La giovane ha risposto: “Mamma, ma cosa faccio lì? Magari lì è apparsa la Madonna. Magari tanti si sono convertiti e sono chiamati, ma io ho paura. Sono un caso perso”. Con la preghiera e l’insistenza della madre Mirella è venuta qui. E’ giunta il venerdì santo del 1990. Lei dice che non dimenticherà mai quel giorno. Sul Krizevac c’è stata un’apparizione straordinaria. In quel momento le era chiaro che la Madre Celeste era presente. Non l’ha vista con gli occhi, ma ha fatto esperienza del Suo Amore. Questo le ha dato gioia e pace e ha detto: “Signore, grazie per questa esperienza, grazie di tutto. Fare l’esperienza di Dio è il dono più grande. Ho capito che la Madonna mi ha portata qui per incontrare Suo Figlio. Mi sono preparata per la Confessione. Ho dato a Dio tutta la mia vita e le mie difficoltà. Mi sono sentita felicissima quando il sacerdote mi ha dato l’assoluzione e mi ha detto: ‘Dio ti ama. Gesù è morto per te. E’ Risorto per te. Abbi fiducia in Lui’. Ho deciso subito di vivere i messaggi che la Madonna ci da qui. Ci invita ad essere santi, a convertirci, a pregare col cuore. I messaggi mi hanno aiutata a capire come devo vivere. Mio fratello e mio padre sono venuti qui e si sono convertiti. Adesso tutta la famiglia prega e ringrazia dio per i grandi doni”.
Fratelli e sorelle, così Dio ci aiuta per mezzo dell’intercessione della nostra Madre Celeste.
Amen.
fra Petar Ljubičić
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)