Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 29 ottobre 2020
Dal Vangelo secondo Luca
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere”.
Egli rispose loro: “Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!””.
Parola del Signore.
Fratelli e sorelle, nel Vangelo di questa sera incontriamo i farisei. Essi si sono scontrati più volte con Gesù e hanno sempre cercato di coglierLo in fallo per accusarLo. Si consideravano puri, santi e più giusti degli altri. Non solo più giusti delle persone semplici, ma anche dei sadducei e dei sacerdoti.
Gesù li ha rimproverati più volte di ipocrisia, soprattutto di quella religiosa. Dice loro che hanno abbandonato i comandamenti del Signore per interessi umani. Aggiunge che sono sepolcri imbianchati. Dice anche che non entreranno nel Regno dei Cieli e hanno chiuso la porta a coloro che vi vogliono entrare.
In questo Vangelo, invece, pare che i farisei si siano convertiti e si prendano cura di Gesù. Essi Gli dicono: “Vai via di qui, perchè Erode vuole ucciderTi”. Sembra che le loro intenzioni siano sincere, invece non sono pure.
Erode aveva già sentito parlare di Gesù e aveva ucciso Giovanni Battista a causa di Erodiade. Il popolo aveva una brutta opinione di lui. Non era sua intenzione uccidere Gesù, altrimenti non avrebbe mandato i suoi inviati a dirGli di andarsene. Forse Lo avrebbe ucciso di nascosto. Invece Lo vuole minacciare, in modo che Egli se ne vada dal suo territorio. Gesù, invece, svela gli intenti dei farisei e dice: “Andate e dite a quella volpe”. Erode era una persona scaltra.
Aggiunge: “Oggi guarisco, scaccio gli spiriti immondi e dopo vado verso Gerusalemme”. Egli predice già la Sua Passione, Morte e Resurrezione. Gesù non vuole sottostare alla volontà di Erode. Compie solamente la Volontà del Padre e vuole farlo fino alla fine.
Gesù Si rivolge a Gerusalemme e dice: “Gerusalemme che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati. Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia raccoglie la sua covata sotto le sue ali e voi non avete voluto”. A Gerusalemme sono stati uccisi tutti coloro che Dio ha mandato come monito, perchè non è mai piacevole sentire un ammonimento, soprattutto se si tratta della conversione e di una vita nuova. L’invito a lasciare il peccato per iniziare qualcosa di nuovo duole sempre. Il peccato è sempre dolce ed è difficile abbandonarlo.
Ci vogliono anni di confessioni, adorazioni, preghiere. Questo per vincere solo un peccato, poi ci sono gli altri. Tutta la nostra vita è una lotta spirituale.
La gente di Gerusalemme non voleva accettare la Buona Novella di Dio che ama l’uomo. Per questo Gesù dice: “Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali”. Gesù fa sempre degli esempi concreti e comprensibili alle persone. Parla della vigna, dell’ovile, del seme. La chioccia, con il suo calore corporeo, scalda le uova e aiuta a far crescere la vita. Quando, poi, i pulcini escono dalle uova la chioccia li custodisce sotto le proprie ali. La gallina difende i suoi piccoli, a differenza delle nostre donne di oggi che uccidono i figli nel proprio grembo.
Coloro che lottano per la vita saranno premiati, mentre coloro che uccidono i figli sono messaggeri del diavolo. Dio è Colui che crea la vita, mentre il diavolo è colui che costantemente uccide. Questo mondo è pieno di ipocrisia. Il tasso di natalità è al minimo, mentre gli ospedali lavorano 24 ore al giorno per fare aborti.
La nostra generazione sarà responsabile eternamente se non lottiamo contro coloro che uccidono la vita.
Gesù ci insegna che dobbiamo vivere con fedeltà ed Amore ed essere perseveranti.
I giudei non hanno riconosciuto il momento in cui sono stati visitati. Gesù è passato affianco a loro e non sono stati toccati. Non perchè da Lui non uscisse potenza ed Amore, ma semplicemente perchè erano chiusi. Solo pochi si sono aperti alla Buona Novella. Gli scribi e i farisei non hanno voluto accettarLo.
Non è mai tardi per ritornare a Dio e rimanere nel Suo Amore.
Anche qui ha fallito l’Europa. I confessionali sono vuoti. A Medjugorje, anche adesso che non ci sono pellegrini, trovate gente che si confessa. Gli uomini vogliono incontrare Dio, perchè nel profondo del proprio cuore si comprende che si può essere felici solo se ci si abbandona alla Volontà del Padre e al Suo Amore.
Anche questo Vangelo è un invito a tornare a Dio e alla preghiera. A questo ci invita anche la Madonna.
Anche noi, come i giudei, siamo in pericolo di perdere le possibilità. Noi possiamo pensare ai 40 anni delle apparizioni e pensare che ci sia ancora tempo e rimandare la conversione al mese prossimo o all’anno prossimo. Qualcuno pensa che inizierà a pregare nella vecchiaia.
Non c’è tempo. Non sappiamo se esisterà il domani o fra un anno. Esiste solo il tempo attuale. Adesso Dio ti invita al cambiamento e alle decisioni.
Qui si sono convertite milioni di persone e hanno iniziato una vita nuova. Le pietre sul Krizeva sono levigate dai piedi dei pellegrini che salivano anche scalzi.
Non dobbiamo perdere il momento e questa grazia. La Madonna dice: “Questo tempo che Io sono con voi è tempo di grazia”.
Vorrei riportare la testimonianza di un sacerdote. Lui è uno dei tanti sacerdoti e suore che qui hanno sentito la vocazione. La prima volta è venuto a Medjugorje da giovane, Aveva 29 anni. Da allora la sua vita è cambiata.
E’ tornato a ringraziare dopo essere stato ordinato sacerdote. In quell’occasione ha detto: “Quando venite come sacerdoti non dovete donare voi stessi, ma Gesù. Prima di compiere 30 anni nessuno dei miei amici e dei membri della mia famiglia poteva immaginare che sarei potuto diventare sacerdote. Nemmeno io lo immaginavo. La prima volta sono venuto con i genitori attirato da questo fenomeno di cui avevo sentito parlare in un pellegrinaggio a Lourdes. In quell’occasione ho rifiutato l’invito dei miei amici a pregare assieme il Rosario. Sono cresciuto in una famiglia in cui non si andava in chiesa e non si pregava. Non aveva fede in Dio. La famiglia soffriva a causa di scontri interni e per alcolismo. Per questa ragione volevo abbandonare la famiglia. A Medjugorje ho incontrato delle persone che avevano nel loro cuore quello che avevo sempre cercato. Invece di qualche giorno sono rimasto 4 mesi. Qui ho vissuto un cambiamento radicale. Sul Krizevac ho sentito la chiamata a diventare sacerdote. Non avevo motivo di dire di no, ma non sapevo chi fosse e cosa facesse un sacerdote. Ho sentito la gioia nel mio cuore e ho capito che era un invito a mettermi a disposizione degli altri. Ho sentito il legame tra essere sacerdote e servire il prossimo. Il momento determinante è stato quando ho capito e accettato che Gesù è nell’Eucaristia. Allora mi sono aperto alla chiamata del Signore. Tornato a casa ero cambiato, ma tutto attorno a me era uguale a prima. I miei genitori hanno trovato la strada del Signore. Prego per i miei fratelli e le mie sorelle, perchè è un processo molto lungo. Se comprendi Chi è Dio e che Lui è reale non puoi rimanere come prima. La preghiera deve dimorare nel cuore di ogni persona. Si deve avere il desiderio di dire “sì” a tutto ciò che Gesù chiede a noi”.
Fratelli e sorelle, questa è una delle tante testimonianze di persone che qui hanno ricevuto la grazia e poi l’hanno diffusa agli altri. La gioia si legge negli occhi di coloro che appartengono a Dio. Questa gioia si trova nel loro cuore. Ciò di cui è pieno il cuore si trova anche nella bocca, negli occhi e sul volto.
Voi pellegrini che siete qui approfittate di questo tempo di grazia. Quando tornerete a casa continuerete pregando almeno un’ora al giorno. Dio continua a darci i Suoi doni e le Sue grazie.
La preghiera è il canale attraverso il quale facciamo arrivare i nostri pensieri a Dio e attraverso il quale Dio Stesso fa scendere la Sua grazia.
Dobbiamo iniziare dicendo: “Gesù, questa preghiera magari sarà breve, ma voglio farlo con Amore”. La Madonna ci ha detto: “Cari figli, pregate col cuore”. Pregare col cuore significa pregare con Amore.
Signore, Tu sei l’unico che ha dato la Vita per me. Per questo voglio dirti “grazie”. Sono un grande peccatore, ma so che Tu mi accetti e mi ami.
Santa Teresina ha detto: “Anche se avessi commesso tutti i peccati di questo mondo mi butterei tra le Braccia di Gesù. So che Lui mi ama e ha dato la Vita per me”.
Concludo con le Parole dell’Apocalisse: “Ecco vengo di nuovo con la Mia ricompensa. Ricompenserò tutti secondo le loro opere. Io sono l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine. Beati coloro che hanno lavato le proprie vesti nel Sangue dell’Agnello. Potranno entrare nella Vita eterna. Fuori rimarranno gli idolatri, gli omicidi e i peccatori. Chi ascolta ciò dica ‘Vieni Signore Gesù’”
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
fra Danko Perutina
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)