Omelia della santa Messa – Medjugorje, 30 settembre 2020
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Parola del Signore.
Fratelli e sorelle, abbiamo sentito un brano tratto dal 9. capitolo del Vangelo di Luca.
Si tratta di un punto di svolta. Fino ad ora Gesù era in Galilea dove annunciava la Buona Novella, visitava i villaggi e aveva raccolto attorno a Sè i 12 apostoli. Adesso và verso Gerusalemme, centro della spiritualità del Suo popolo.
Lungo questo cammino i discepoli avevano discusso fra di loro chi fosse il più grande. Quando erano passati per la Samaria nessuno aveva voluto accoglierli.
Fratelli e sorelle, il brano di questa sera parla della chiamata a seguire Gesù.
Abbiamo tre esempi. Nel primo quest’uomo vuole essere discepolo di Gesù e vuole seguirLo. Gesù risponde subito che non ha nessuna sicurezza, neanche una casa o un luogo dove posare il Capo. Gesù sa che nel profondo l’uomo vuole la sicurezza. Gesù dice che anche le volpi e gli uccelli hanno un luogo o una tana dove trovare sicurezza, ma Lui non può assicurare questo bisogno essenziale a coloro che Lo vogliono seguire, perchè nemmeno Lui Lo ha.
Le grandi scuole o le università garantiscono agli studenti che avranno un buon posto di lavoro e un ottimo guadagno nella vita. Gesù, invece, è un Maestro diverso. Egli non promette la sicurezza ai Suoi discepoli, neanche a noi oggi, anzi: promette la croce.
Fratelli e sorelle, il secondo uomo viene chiamato da Gesù e gli dice: “SeguiMi”. Questo ritiene di avere dei doveri e di aver bisogno di soddisfare l’opera di misericordia di seppellire i morti.
Il terzo risponde: “Sì, Ti seguo, ma permettimi…”
Fratelli e sorelle, Gesù chiama anche noi. Questa sera ci ha chiamati a Medjugorje. Noi siamo i Suoi discepoli. Per ciascuno di noi vale questo Vangelo: “SeguiMi”.
Siamo invitati a fare il nostro cammino assieme a Gesù verso la fine di questa vita, verso il Regno di Dio.
Siamo uomini con bisogni, desideri, sogni, speranze e facciamo i nostri calcoli. Questo Vangelo ci invita a comprendere ciò che è necessario.
Gesù ci ha mostrato tre esempi in cui ciascuno di noi si può trovare.
Quest’oggi dobbiamo chiederci: “Com’è il mio cammino? Come sono come discepolo?”
Lasciamo che Dio ci aiuti. La nostra sicurezza sia riposta nella Misericordia Divina.
Oggi ricordiamo una persona che 16 secoli fa ha sentito l’invito: “SeguiMi”. Si tratta di san Girolamo.
E’ nato in Dalmazia. Non lo celebriamo perchè viene dalle nostre parti, ma perchè è grande e ha lasciato tracce profonde nella storia della Chiesa.
E’ nato nel 347 dopo Cristo. A 19 anni è andato a Roma. Era molto dotato e ha sfruttato le sue capacità. Ha studiato le lingue bibliche. Il papa gli ha dato l’incarico di tradurre la Bibbia in latino. Questa è la cosiddetta “Vulgata”.
Si è recato a Betlemme dove ha finito la sua vita.
Quest’anno il papa ha istituito la domenica della Parola di Dio per spronarci a conoscerLa. San Gerolamo ci ha lavorato per 40 anni.
In Bosnia Erzegovina i nostri vescovi hanno istituito l’anno della Parola di Dio. In quest’anno, che inizia proprio oggi, dedicheremo più tempo alla lettura della Sacra Scrittura, alla meditazione di Essa e alla preghiera. In questo modo la Sacra Scrittura ci arricchirà come singoli, come famiglie e come comunità.
Non possiamo conoscere l’Amore e la Potenza Divina senza Sacra Scrittura. Chi non conosce la Sacra Scrittura non conosce Gesù. Più leggeremo la Bibbia e più conosceremo Gesù e comprenderemo il Suo invito: “SeguiMi”.
Quest’anno dedichiamo più tempo alla lettura della Sacra Scrittura in modo che diventi cibo spirituale per la nostra crescita.
In tutto ciò ci aiuti l’intercessione di san Girolamo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)