Omelie

Omelia della santa Messa – Medjugorje, 23 settembre 2020


Festa di san Pio da Pietralcina

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Parola del Signore.


La parola è sempre stata importante per gli uomini. Da una parte consolava, serviva a pregare, dall’altra distruggeva o serviva a perseguitare. La parola è potente. E’ l’arma più forte.

La Parola divina si è incarnata e ha dato all’umanità la redenzione e la pace. Anche oggi abbiamo la Parola divina che ci viene trasmessa nel libro della pace, della gioia, della dignità, della salvezza di tutti noi.
Attraverso la Parola del Vangelo d’oggi Gesù fa ai discepoli un grande dono. Dona loro il potere sugli spiriti impuri, la capacità di guarire le malattie. Li manda ad annunciare il Regno di Dio.
Quando ci decidiamo a seguire Gesù anche noi diventiamo Suoi discepoli. Oggi Gesù ci invia ad annunciare il Regno di Dio a ogni persona che incontriamo.

Gesù indica ai discepoli come incamminarsi. Dice: “Non prendete nulla per il viaggio. Nè bastone nè sacca”. Nemmeno il pane. Devono dipendere dalla bontà e dalla generosità delle persone a cui servono. Molti di noi considererebbero questo una grande sfida. Gesù dice anche di scuotere la polvere dei loro sandali dalle case di coloro che non li accolgono, come testimonianza contro di loro.

Possiamo chiederci come abbiano reagito i discepoli dopo queste istruzioni di Gesù. Erano tentati di portare qualcosa con sè oppure credevano alla Parola di Gesù?
I discepoli si sono incamminati annunciando la Buona Novella e guarendo i malati. Facevano tutto in Nome di Gesù.

La Parola divina era sempre vicino a Padre Pio, il santo che ricordiamo oggi. Per ore, giorno e notte, si tratteneva in preghiera davanti al tabernacolo. Le notti passate in preghiera erano preparazione alla santa Messa e alla santa Comunione.
Egli ha scritto: “Solo Dio sa quanta gioia ho provato dopo la santa Messa nella festa di san Giuseppe nella misura in cui la sento tutt’ora. La mia bocca ha sentito tutta la dolcezza della Carne purissima del Figlio di Dio. Quanto felice mi fa Gesù. Come è mite il Suo Spirito. Io rimango confuso e non posso fare nulla se non piangere e ripetere: ‘Gesù, Mio Cibo’”. Questo è tratto dalle lettere di san Pio.

Padre Pio ha detto che l’altare è il riassunto del Getsemani e del Calvario.
Voleva che i fedeli partecipassero alla Messa nel silenzio e in ginocchio. La santa Messa di Padre Pio rappresentava tutta la sua vita: il Calvario, la crocifissione e il cielo. Durava circa 3 ore.
Se guardiamo Padre Pio vediamo che ha seguito le istruzioni di Gesù: “Ovunque andiate annunciate la Buona Novella”.

Immaginate di incamminarvi per un viaggio senza cibo, senza soldi e senza nulla. Così hanno fatto i discepoli.
Oggi alcuni di noi fanno le valige e non riescono ad infilarci tutto. Soprattutto hanno l’anima piena di cose che opprimono.
Se veramente vogliamo incamminarci con Gesù dobbiamo farlo con fiducia piena.
Questo è un tempo strano, ma è anche un tempo in cui siamo invitati a rivolgerci con tutte le nostre forze alla Parola di Dio.

Il Vangelo di oggi ci aiuta a porci alcune domande: Di cosa io non ho bisogno? Di che cosa ho veramente bisogno? A cosa posso rinunciare?
Se ci liberiamo da alcuni beni più facilmente ci libereremo spiritualmente. In questo ci aiuta la santa Confessione che ha segnato la vita di Padre Pio.

Oggi chiediamo a Gesù di donarci la saggezza per poter capire cosa dobbiamo abbandonare. Forse sarà difficile, ma ci sentiremo più liberi.
Proviamo. Forse capiremo che non dobbiamo portare tante cose con noi e in noi.
Gesù desidera che siamo puri, liberi e colmi della Sua santa Parola che ci guida verso l’eternità.

Amen.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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