Omelia della santa Messa – Medjugorje, 16 agosto 2020
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
Parola del Signore.
Cari fratelli e sorelle, l’uomo è un essere che tesse rapporti.
Possiamo realizzare noi stessi nel rapporto con gli altri. L’Altro è Dio che si è rivelato a noi nella Persona di Gesù Cristo.
Gli altri sono il nostro prossimo, gli amici, ogni uomo.
L’incontro con gli altri è una possibilità di arricchimento, di imparare, ma anche di donare qualcosa. Sempre possiamo dare qualcosa, anche un piccolo sorriso.
Siamo invitati ad accogliere sempre la persona con tutte le sue difficoltà e problemi, ad accoglierla nella sua diversità di natura religiosa o di altro genere.
Il Vangelo d’oggi ci parla proprio di un incontro tra Gesù e una donna.
Gesù, dopo la discussione con i farisei, lascia Gerusalemme e và in una zona dove vivono stranieri, i pagani. Del Suo arrivo ne aprofitta una donna cananea che ha la figlia tormentata e malata. Lei desidera incontrare Gesù per pregarLo di guarire la figlia.
Questa donna rappresenta ciascuno di noi. Ogni genitore è pronto a fare di tutto per il proprio figlio, soprattutto quando esso si trova in difficoltà.
Forse aveva sentito parlare di Gesù. Forse aveva sentito dei Suoi miracoli. La sua situazione la spinge ad andare da Lui e di chiederGli aiuto. Ma Gesù non le dice nemmeno una parola. Non risponde alle suppliche di questa donna in pianto. Questo ci sorprende tanto.
Gesù che guarda le preghiere delle persone nel bisogno non guarda questa donna che piange? Il Suo comportamento sorprende anche i Suoi discepoli che si meravigliano per questa freddezza. Lo pregano di accontentarla.
La donna è perseverante e non vuole rinunciare. Viene da Gesù e nella sua disperazione si inchina davanti a Lui e Lo prega: “Signore, aiutami”.
E’ come se proprio in quel momento Gesù avesse iniziato a vederla e inizia il dialogo, il rapporto tra Gesù e la donna.
Gesù non vuole accontentarla subito. Rimanda la soluzione del problema, perchè ha un piano diverso.
Dio è un pedagogo eccellente. E’ interessante la pedagogia con la quale educa ogni uomo. Spesso non è chiara e comprensibile. Noi crediamo che Dio faccia tutto con un motivo ben preciso e che sappia benissimo di cosa abbiamo bisogno. Tutte le difficoltà umane e le situazioni difficili sono occasioni per incontrare Gesù. Possono essere il punto di partenza per la crescita della nostra fede.
La donna del Vangelo di oggi viene da Gesù, perchè spinta dalla difficoltà della figlia. Si apre l’opportunità per l’incontro con Gesù: l’incontro che avrebbe cambiato la sua vita.
Dio si serve della situazione dell’uomo e delle sue croci per incontrarci ed esortarci a rivolgerci a Lui. Ogni occasione di vita è una possibilità per l’incontro con Dio. Non dobbiamo ingannarci pensando che Dio esaudirà ogni nostra preghiera e ogni nostra richiesta e che risolverà tutte le nostre difficoltà.
Spesso limitiamo Dio con i nostri desideri e Lo vogliamo costringere a fare qualcosa. Con questo ci mettiamo al Suo posto.
Ma Dio è un Padre paziente che a volte tace davanti alle nostre preghiere. Tace e aspetta. Dio non lo fa perchè non ci vuole bene, anzi: qualche volta rifiuta le nostre preghiere per donarci qualcosa di migliore. Il Suo silenzio e il Suo “no” a certe richieste è spesso un “sì” per qualcosa di molto più buono per noi. Non c’è nulla di più buono di conoscerLo e di sfruttare le difficoltà come opportunità per un incontro ancora più profondo e personale con Lui, affinchè le nostre croci diventino luogo in cui cresce la nostra fede. Vedremo tutto in modo diverso.
Gesù non desidera accontentare subito i bisogni della donna del Vangelo. Desidera entrare in un rapporto più profondo con lei. Desidera metterla alla prova per vedere quanto è pronta ad andare lontano e quanto è grande la sua fede. La guarigione immediata della figlia molto probabilmente avrebbe portato alla donna una gioia brev e. Gesù non vuole donarle una gioia poco duratura, ma la forza per la vita intera. Ecco perchè all’inizio la rifiuta ed entra in discussione con lei. Ma la fede della donna sorprende tanto Gesù e Lui le dona anche ciò che aveva domandato.
E’ incredibile che una donna pagana, con il suo modo di pensare, sorprenda Gesù Stesso.
Fratelli e sorelle, ogni occasione di vita è un’opportunità di incontrare Gesù e di rafforzare il nostro rapporto con Lui. Dio può convertire in bene tutte le nostre difficoltà e i nostri dispiaceri.
Questa Celebrazione Eucaristica, che è un incontro con il nostro Maestro in comunione con i nostri fratelli, ci aiuti a procedere su questo cammino.
Amen
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)