Omelia della santa Messa – Medjugorje, 13 agosto 2020
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione della Giudea, al di là del Giordano.
Parola del Signore.
Fratelli e sorelle, abbiamo sentito la Parola di Dio che la Chiesa ci offre oggi.
Pietro a chiesto a Gesù quante volte debba perdonare suo fratello. Gli ebrei perdonavano 3 volte. Pietro vuole essere generoso e dice di essere disposto a farlo 7 volte. Gesù risponde: “Non ti dico 7 volte, ma 70 volte 7”. Questo vuol dire che bisogna perdonare sempre.
Fratelli, dobbiamo capire che anche noi pecchiamo ogni giorno. E’ così sia che lo vogliamo che non lo vogliamo. Omettiamo anche tante cose che dovremmo fare.
Ogni sera dobbiamo fare l’esame di coscienza e chiedere a Dio di perdonarci.
Gesù racconta una parabola e dice che il Regno di Dio è paragonabile ad un re che voleva regolare i conti con i suoi servi. Gli hanno portato un tale che gli doveva 10000 talenti. Era un debito enorme. Non potendolo risarcire il re ordinò di vendere tutto ciò che possedeva, di sottrargli figli e moglie e di metterlo in prigione finchè il debito non fosse saldato. Il servo si prostra a terra e lo supplica di avere pazienza e dice che avrebbe restituito il dovuto nel tempo. In realtà questo era un debito che probabilmente non avrebbe mai potuto restituire. Il padrone ha avuto subito pietà e gli ha condonato tutto il debito.
Possiamo immaginare se fosse stato perdonato a noi un grande debito. Come ci saremmo sentiti? Il padrone non gli ha detto di restituire tutto con calma, bensì gli ha condonato tutto. Si trattava di una cifra enorme.
Forse anche noi possiamo sentire qualcosa di simile se siamo venuti alla Confessione e abbiamo dei peccati mortali. Se siamo sinceri dopo il Sacramento possiamo sentire una profonda gioia e pace. Si tratta di una beatitudine e felicità.
Il servo dimentica subito il favore ricevuto. Ci sono alcuni che hanno debiti nei suoi confronti. Uno di questi deve restituirgli una piccola cifra, ma lui è spietato nei suoi confronti. Non vuole sentire di perdonarlo, anche se il debitore si è prostrato davanti a lui e lo supplica. Lo ha fatto gettare in prigione finchè non avesse restituito l’intero debito.
Lui ha dimenticato tutto. Ha dimenticato la misericordia ricevuta e ciò che ha significato per lui.
Nuovamente viene condotto davanti al padrone che è stato informato di questo evento. Il padrone gli dice che è stato malvagio, perchè avrebbe dovuto comportarsi verso il debitore come lui aveva fatto nei suoi confronti. Così lo ha consegnato agli aguzzini.
Fratelli, con questa parabola il Signore ci dice che è necessario perdonare. Senza il perdono non possiamo vivere con i fratelli, perchè diventa difficile, insopportabile.
Se non vogliamo perdonare gli amici, i parenti, i vicini, i colleghi, la nostra vita diventa come un inferno.
Gesù non desidera sentire le nostre scuse, ma ci mostra come Dio si comporta verso di noi. Non interessa quanto male ci abbiano fatto gli altri, ma ciò che conta è quanto Amore Dio ha per noi. Dio ci perdona sempre se siamo sinceri ed onesti e se veniamo da Lui a chiedere la Sua Misericordia.
Questo perdono deve darci la forza di perdonare gli altri.
Gesù si è fatto umiliare e inchiodare alla croce, ma da lì ha perdonato tutti i Suoi persecutori. Non solamente li perdona Lui, ma prega il Padre che li perdoni, perchè non sanno quello che fanno.
Gesù non ci racconta le parabole solamente per indicarci come dovremmo fare, ma Lui lo fa per primo. Ci dona la forza e la grazia per perdonare i nostri nemici.
Proprio questa è la differenza tra il Cristianesimo e tutte le altre religioni. Tante invitano ad un certo perdono, ma il Cristianesimo invita al perdono continuo. Per perdonare ci vuole la grazia e il coraggio e Dio li dona a coloro che Lo pregano.
Nel Cuore di Gesù in croce non c’era odio, perchè Gesù era libero. Il perdono ci rende liberi.
Se rimaniamo nell’odio ci distruggiamo. Ciò fa male a noi stessi. Il perdono dona la libertà a noi e a coloro che vivono con noi. Il perdono ci porta alla pace e a ricostruire le relazioni con gli altri.
Il perdono non significa che non possiamo difenderci dal male. Perdonare e difenderci sono due cose diverse. Perdonare ci da la forza affinchè quel male non ci distrugga dal didentro.
Cari fratelli, sappiamo che a volte è difficile perdonare. A volte incontro mogli che hanno problemi con i mariti alcolizzati. Questi dicono di smettere e poi ci ricascano. Arriva il momento in cui le mogli non vogliono più perdonare.
La soluzione a questa situazione è la nostra relazione con Dio. perdonare le cose pesanti si può solamente con la grazia di Dio. Bisogna venire da Lui, aprirGli il cuore e chiedere la grazia. In questo Amore può avvenire qualcosa di grande.
Cari fratelli, anche noi abbiamo bisogno di un Amore che non ci faccia vedere cosa gli altri hanno fatto a me, ma quanto Dio fa a me. Quanto Amore mi da e quanto mi perdona.
Siamo coraggiosi. Preghiamo e pensiamo a quanto Dio mi ha perdonato ogni volta che sono andato alla Confessione, così anche noi saremo in grado di fare altrettanto per i nostri fratelli.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)