Omelie

Omelia della santa Messa – Medjugorje, 29 luglio 2020


Dal Vangelo secondo Giovanni
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva un sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse:– Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti.Ma Gesù le rispose:– Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta.
Parola del Signore


Nella celebrazione di santa Marta la Chiesa ci propone il Vangelo in cui Gesù visita le sorelle Maria e Marta. 
Le due sorelle Lo accolgono in maniera diversa. Marta cerca di non farGli mancare nulla e si mette a lavorare, mentre a Maria non interessa cosa avrebbero mangiato e bevuto e si mette ai Piedi di Gesù e Lo ascolta.Marta ha bisogno di un aiuto ed è arrabbiata con la sorella che sembra oziare. Si rivolge a Gesù: “Signore, non Ti importa che mia sorella mi abbia lasciata da sola? Dille dunque che mi aiuti”. Gesù, invece, non condivide l’idea di Marta.Questo provoca in noi una sorpresa, perchè bisogna preparare qualcosa per l’ospite: la tavola, il cibo, le bevande. Marta è a disposizione dell’ospite. Ma Marta non pensa che Gesù non è un semplice ospite, bensì il Figlio di Dio. Per Lui esiste qualcosa di più elevato di quel cibo materiale. Maria ha capito ciò. Avere l’occasione di avere il Figlio di Dio in casa e di poterLo ascoltare è più importante di ogni altra cosa. 
Gesù risponde: “Marta, Marta. Tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”. Ascoltando Gesù Maria nutre il suo cuore con la Sua Parola. Questo è il cibo spirituale che tutti dobbiamo consumare. 
Abbiamo visto queste due reazioni diverse. Una vera accoglienza prevede tutti e due questi elementi. Non è sufficiente mettersi ad ascoltare, ma nemmeno preparare solamente da mangiare. Marta e Maria si completano a vicenda. Le si può considerare come due parti di una stessa persona.  Gesù dice che Maria ha scelto la parte migliore. Sottolinea il fatto che è importante dedicare del tempo all’ospite e ascoltarlo. E’ più importante ricevere spiritualmente che donare materialmente. Ma se ci ricordiamo dell’ultima cena vediamo che pure Gesù si mette al servizio dei Suoi. Così mostra che anche il servizio è importante. 
Per la nostra vita c’è bisogno del pane quotidiano che produciamo con il nostro lavoro. San Paolo dice ai Tessalonicesi: “Chi non lavora non mangi”. Il lavoro non solo procura il necessario nella vita, ma aiuta l’uomo a perfezionarsi quotidianamente. 
Gesù ci dona anche il Pane Spirituale: l’Eucaristia. Per questo siamo venuti qui questa sera. Abbiamo lasciato i nostri lavori, la cura delle cose materiali e siamo venuti a questa santa Messa. Coloro che sono malati hanno lasciato le varie cose e hanno acceso la radio per ricevere il Cibo spirituale. E’ veramente importante che ciascuno di noi trovi nella vita un equilibrio tra le cose spirituali e quelle materiali. Tutte e due servono. Gesù non si oppone nè alla cura di Marta nè all’ascolto di Maria. Egli sottolinea ciò che è più importante.Non protegge Maria per il fatto di non servire e non rimprovera Marta per il fatto di essere attiva. Il rimprovero è perchè è talmente indaffarata che si dimentica per Chi sta facendo tutto ciò. Nel desiderio di ospitare Gesù è capace di litigare con sua sorella. 
San Benedetto ha messo come regola per i suoi confratelli il motto “ora et labora”, prega e lavora. Bisogna imparare la dottrina di Gesù ai Suoi piedi, ma bisogna anche operar e servire, come faceva Lui.La fede in Gesù ci rende sensibili alle necessità degli uomini. Chi accoglie gli uomini accoglie Dio. Celebriamo il Signore servendoLo nell’uomo. Servire gli altri non è sempre facile. E’ molto facile essere buono con i buoni e comportarsi bene con coloro che si comportano bene, ma la vera saggezza sta proprio nell’esercitare l’Amore verso coloro che non ci amano. 
Nella prima lettura abbiamo visto l’Amore con cui Dio ci ha amati e abbiamo visto anche l’Amore che dobbiamo avere gli uni verso gli altri. L’Amore è quella forza divina che ha dato l’esistenza al mondo. Senza Amore la nostra preghiera e il nostro lavoro non hanno alcun valore. Vale il pensiero di sant’Agostino che l’uomo che ama può fare ciò che vuole. La preghiera della madre sul figlio a letto ha un grande valore. Il lavoro del padre per la famiglia è uno sforzo importante. L’uno e l’altro servono, ma solamente perchè dettati dall’Amore. La nostra vita è basata sul lavoro e sulla preghiera e devono condurci al Regno di Dio. Tutta la nostra preghiera e tutto il nostro lavoro devono condurci all’unione con Dio. Questa è l’unica cosa che conta, perchè se perdiamo Dio abbiamo perso tutto. 
Fratelli e sorelle, ricordiamoci di tutti coloro che si sono raccomandati alle nostre preghiere. Ricordiamoci con Amore. Chiediamo al Signore la grazia di avere l’equilibrio tra la preghiera e il lavoro. Mai l’uno prevalga sull’altro, ma si integrino. La nostra preghiera e il nostro lavoro portino alla costruzione del Regno di Dio. Le sorelle Marta e Maria ci siano d’esempio. 
La benedizione della Regina della Pace ci accompagni nella vita.Amen.

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