Omelie

Omelia della santa Messa – Medjugorje, 21 luglio 2020


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle in Cristo, il Vangelo di oggi ci mostra una delle immagini della vita di Gesù.

Gesù si trova davanti ad una folla che è venuta ad ascoltarLo e a vederLo con i propri occhi. “Chi è quel Gesù nazareno di cui si parla tanto?”
Sono venuti come noi questa sera. Siamo qui radunati attorno al Suo altare per ascoltare la Parola di Cristo e per nutrirci del Pane celeste che è Gesù Stesso.

Dal momento che ha iniziato il Suo insegnamento Gli è stato detto che Sua Madre e i Suoi fratelli cercavano di parlarGli.
Molto probabilmente si trattava di una catechesi spontanea. La maggior parte delle persone al Suo posto avrebbe detto: “Scusate; torno subito. Forse è qualcosa di urgente. Mia Madre Mi cerca e desidera parlare con Me”. Ma Gesù ci sorprende, come ha già fatto in altri eventi del Vangelo.
Invece di uscire a parlare con Sua Madre e i parenti converte questa richiesta in una domanda retorica: “Chi è Mia Madre? Chi sono i Miei fratelli?”
Pensate se questa sera mi cercasse mia madre. Se io le dicessi, attraverso un’altra persona, “chi è mia madre?” il suo cuore si spezzerebbe per la tristezza e per il dolore. Senza la comprensione giusta del Vangelo di oggi potremmo pensare che anche la Beata Vergine Maria si sia sentità così in quel momento. Se, però, entriamo nello spirito della Sua missione vediamo che Gesù non è stato poco gentile verso Sua Madre e verso i Suoi parenti, perchè ha spiegato tutto con la seguente frase: “Ecco Mia Madre e i Miei fratelli, perchè chiunque fa la Volontà del Padre Mio che è nei cieli egli è per Me fratello, sorella e Madre”.

Da questo evento della Vita di Gesù possiamo imparare qualcosa di molto importante. Capiamo quali persone lasciare vicino nella nostra vita. Quale ordine dobbiamo fare e secondo quali criteri. Dobbiamo lasciare che le persone si avvicinino secondo i desideri biologici oppure spirituali? Vediamo che Gesù non tiene conto della parentela. Attorno a Lui non ci sono persone che coprono posizioni importanti. Perchè non ci sono personaggi importanti? Perchè l’unica misura di Gesù è vivere la Volontà di Dio.
Se tra gli uomini qualcuno viveva in pieno la Volontà di Dio questa era proprio la Beata Vergine Maria. Questo lo ha affermato con la frase: “Sono la Serva del Signore. Sia fatto di Me secondo la Sua Parola”.
Nel brano del Vangelo davanti a Gesù c’era la Madre biologica che Gli aveva dato la Vita, ma anche la Madre spirituale che con la Propria Vita aveva già testimoniato le Sue Parole. Lei era la Sua prima e più grande Alunna.
Perciò possiamo vedere che il Vangelo di oggi è una lode a Maria. Chi più di Maria, come fanciulla, donna e Madre, ha vissuto la Volontà del Padre? Chi ha risposto con tanta generosità e umiltà ad un compito che sembrava impossibile, cioè di generare il Figlio di Dio?

Cari fratelli e sorelle, nostra Madre Maria ha vissuto la Volontà di Dio. E noi? Cosa accade nella nostra e mia vita?
Se ora Gesù guardasse le nostre vite come potrebbe sapere che noi siamo Suoi fratelli, sorelle o Sua Madre? Che voto ci darebbe secondo la Sua unica misura, cioè vivere la Volontà di Dio? Purtroppo noi misuriamo gli uomini in base alla loro ricchezza, al loro successo o alla loro bellezza. Noi stessi desideriamo essere così. Ma questa non è la misura per la vita eterna. Qualche volta vogliamo tali persone vicine a noi più di quelle che amano veramente Dio e desiderano la Sua Volontà. Questi potrebbero essere per noi esempio ed esortazione sul nostro cammino di fede. Spesso ci vergognamo di queste persone buone e diciamo: “E’ meglio che non mi siano vicino. Parleranno solo di fede”.

La nostra cattiveria, i nostri peccati e la nostra mancanza di perdono ci allontanano da Dio.
Ci domandiamo: “Preghiamo e non c’è frutto. Abbiamo inquietudine nel cuore”. Anche se col corpo siamo sempre a Messa i nostri pensieri sono lontani. Siamo battezzati nel Nome di Cristo e non ci dobbiamo abituare passivamente a Gesù. Non dobbiamo pensare di avere automaticamente dei privilegi. Apparteniamo a Cristo finchè decidiamo di voler appartenere a Lui. Gli apparteniamo quando viviamo la Sua Volontà, la Volontà del Padre Celeste.

Cari fratelli e sorelle, Cristo non è Colui che ci accoglie o rifiuta. Non comprendiamo in modo sbagliato. Noi stessi, rifiutando la nostra chiamata, con il nostro peccato voluto rifiutiamo la Chiesa. Essere cristiano significa appartenere a Cristo. Pensiamo che per questo basti andare in chiesa, aver ricevuto il Battesimo, la comunione, la Cresima, il Matrimonio, far dire le Messe, digiunare. Pensiamo di aver fatto tutto ciò che ci si aspetta da un credente.
Credo, però, che questo non basti. Il Vangelo di oggi dice che non basta. Il Signore chiede a noi di essere Suoi discepoli con la nostra vita. Quando ha teso la Mano ha detto: “Per vivere la Volontà di Dio dovete essere Miei discepoli”.
E’ facile ascoltare qualcuno, ma bisogna imparare e mettere in pratica nella vita ciò che vediamo e sentiamo.
E’ facile appartenere ad una parrocchia o ad una religione, ma domandiamoci: “Siamo veramente discepoli di Cristo?” Il Signore chiede a noi di vivere nell’intimità dello spiritoo con Lui, di conoscerLo bene. Quando Lo preghiamo non dobbiamo solamente recitare il Rosario, ma dobbiamo far sì che diventi il centro della nostra vita e non semplicemente un’aggiunta da mettere la domenica o nei giorni festivi.
Dov’è il resto della vita? Dov’è il resto della settimana?

Cari fratelli e sorelle, Dio ci aiuti a vivere la Sua Volontà.
Rimaniamo un attimo nel silenzio per meditare nel nostro cuore le Parole del Vangelo di oggi.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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