Omelia della santa Messa – Medjugorje, 7 luglio 2020
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del Signore.
Sia lodato Gesù Cristo.
Abbiamo sentito il Vangelo. Possiamo meditare su alcuni punti.
Partiamo dall’ultimo passo. Gesù, vedendo la folla sfinita, ha avuto compassione e ha detto: La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai. Pregate dunque il Signore della messe che mandi operai nella Sua messe”. Questo lo ha detto ai Suoi discepoli, ma lo ha detto anche a tutti noi.
Il Vangelo di oggi inizia parlando del muto inndemoniato che Gesù ha guarito.
Dobbiamo pregare il Signore che mandi operai per la Sua messe, ma anche accettare quando manda noi. Con il Battesimo tutti siamo chiamati a testimoniare il Suo Amore in tutto il mondo. Siamo chiamati ad annunciare il Vangelo del Signore.
Ora arriviamo a ciò che desidero sottolineare: il nostro mutismo spirituale. Spesso non sappiamo cosa dire quando uno bestemmia o maledice. Allora non possiamo neppure evangelizzare come facevano gli apostoli o i santi. Non sappiamo annunciare Cristo vivente che è venuto per salvarci, liberarci dal peccato e renderci figli di Dio.
Gli apostoli, prima della discesa dello Spirito Santo, erano molto diversi. Avevano poca fede, non sapevano parlare, avevano paura. Probabilmente erano chiusi a chiave in una stanza a Gerusalemme per paura che accadesse a loro ciò che era accaduto a Gesù. Ma con la venuta dello Spirito Santo tutto cambia. Diventano coraggiosi annunciatori di Cristo vivente.
Anche a noi serve questa forza. Non solo ai sacerdoti o ai missionari, ma a tutti i cristiani.
Dove sta andando questo mondo? C’è sempre meno fede e più peccato. Ci sonno sempre più leggi che promuovono aborto ed eutanasia. I valori cristiani sono sempre meno tutelati. Tante parrocchie ormai sono vuote.
Dobbiamo pregare il Padrone della messe, ma anche noi stessi essere coloro che operano. Nella potenza dello Spirito Santo dobbiamo accettare la chiamata del Signore. Anche a noi Gesù dice di andare in tutto il mondo ad annunciare le grandi opere del Signore. Per annunciare la Sua forza, il Suo Amore e il Suo messaggio di salvezza per ogni creatura. Il Signore opererà le guarigioni e le liberazioni che ha promesso, ma dobbiamo accettare di collaborare ciascuno nella propria misura.
Non tutti siamo chiamati ad abbandonare tutto per andare ai confini del mondo, ma tutti abbiamo il dovere di annunciare le opere del Signore nella nostra famiglia, nella nostra casa o sul posto di lavoro. Cristo è vivo ed è l’Unico che può darci la soluzione ad ogni problema. Solo Lui può darci la pace e lagioia e la vita eterna.
Saremo operai coraggiosi e forti, ma non per noi stessi, ma per opera dello Spirito Santo.
Preghiamo il Signore che ci invii lo Spirito Santo per testimoniarLo che è venuto a salvare ogni uomo.
Nel Vangelo vediamo che tanti si opponevano a Gesù. Anche oggi è così. Non dobbiamo essere delusi se qualcuno non segue il nostro consiglio di confessarsi, di leggere la Parola di Dio e di pregare. Continuiamo a pregare e a consigliare, perchè come si sono opposti a Gesù lo faranno anche a noi.
Cerchiamo di essere cristiani coraggiosi, responsabili e cerchiamo di donare agli altri ciò che abbiamo ricevuto. E’ il Signore che ci rende veri annunciatori della salvezza dell’uomo.
Il Signore ci benedica e protegga. Ci doni la Sua pace. Ci liberi da ogni male in modo da essere figli di Dio, lodarLo qui sulla terra e poi nell’eternità.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)