Omelia della santa Messa – Medjugorje, 19 giugno 2020
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Cari fratelli e sorelle, voi che siete qui a Medjugorje e voi che siete collegati con noi da diverse parti del mondo, chiediamo: “Donaci il Tuo Cuore, Gesù, perchè il nostro cuore diventi il Tuo Cuore. Il nostro cuore sia come il Tuo”.
Cari fratelli e sorelle, cari amici, cosa celebriamo oggi? Celebriamo la solennità del sacratissimo Cuore di Gesù. Celebriamo l’Amore immenso che Dio ha presentato a ciascuno di noi. Celebriamo un’immensa grazia che ci è stata donata, perchè Dio ama ciascuno di noi. Celebriamo la possibilità che si realizzi la promessa di Gesù: “Vi darò un cuore nuovo. Vi darò uno spirito nuovo”. Questo significa che ci darà il Suo Cuore. Non un cuore ricostruito o rinnovato, ma un cuore nuovo. Quando lo riceviamo? Quando sentiamo di essere stati perdonati; quando perdoniamo il nostro prossimo; quando abbiamo il santissimo desiderio di lodare Dio.
Oggi celebriamo l’Amore di Dio che è sgorgato dalla croce quando il Cuore di Gesù è stato trafitto. Il fiume d’Amore scorre da questo Cuore trafitto.
Gesù nel Vangelo dice: “Venite a Me voi che siete stanchi e oppressi. SeguiteMi”.
Per noi è una cosa molto bella se facciamo esperienza di un Cuore che ci ama.
Quando nasce un bambino la prima cosa che si fa è appoggiare il bimbo sul petto di sua madre, perchè la mamma senta il piccolo, ma ancora di più perchè il bambino senta il cuore della mamma che batte per lui. Quest’Amore ci offre Gesù in modo mille volte più grande. Dobbiamo ascoltare i Suoi battiti del Cuore. E’ una gioia e una liberazione spirituale.
E’ importante chiederci: Dove stiamo appoggiando la nostra testa? Su cosa poggia la nostra fragile vita?
Guardate quanto è fragile: non sapremo neppure cosa ci spetterà domani. Sappiamo che siamo fragili e deboli. Siamo un piccolo vaso d’argilla che si può rompere in ogni momento.
Siamo insicuri, perchè abbiamo appoggiato il nostro capo sui valori terreni, su quello che ci circonda. Magari ascoltiamo lo stato, le istituzioni, il sistema, le organizzazioni nella speranza che risolvano i nostri problemi. Aspettiamo questo, ma nessuno fa nulla. Non sentiamo con il cuore e facciamo esperienza solo di freddezza.
Il nostro cuore è inquieto finchè non si calma nel Signore. Finchè non ci riposiamo nel Cuore di Gesù il nostro cuore si baserà su ciò che crolla.
Apriamoci alla grazia e ai doni di Gesù. Il Signore vuole darceli.
Nel Vangelo Gesù dice: “Padre, Ti lodo, perchè hai mostrato queste cose ai piccoli”. Questo viene detto anche nelle Beatitudini:”Beati i miti di cuore, perchè vedranno Dio”. Questo è un cuore semplice, che non accusa, che non vuole conquistare le vite degli altri. Questo cuore riceve le grazie più grandi.
Oggi ci pare logico vedere le cose con il cervello. Molti si sforzano di dimostrare la propria intelligenza e spesso lo fanno invano. Questi non capiranno mai le cose grandi. Le grazie e i doni non vengono dati ai dotti e ai sapienti non perchè non le meritino, ma perchè non le possono comprendere. Non comprendono i segni, le cose del Signore. Allora vagano inquieti e delusi. Abbiamo tanti uomini frustrati. Sapete perchè? Perchè non hanno mai provato l’Amore.
Molte volte vengono a me persone con problemi terreni. Quando scavi arrivi alla vera questione: non si sentono amati. Sono stati rifiutati, magari già dall’inizio quando la mamma non li ha accolti con amore. Già in quel momento nascono complessi e frustrazioni, inquietudini e poi arrivano malattie fisiche e psichiche.
L’uomo ha bisogno di Amore.
Quando noi parliamo della carità ci riferiamo al fatto di donare Amore. La carità non è solo dare un oggetto o nutrire o dissetare qualcuno. La carità non è neppure quella che alcuni genitori fanno nei confronti dei figli: “Ti ho dato tutto. Non hai fame. Non hai sete. Hai da vestirti. Hai un tetto sulla testa”. Spesso i figli non sono contenti, perchè non hanno ricevuto Amore.
Oggi abbiamo dimenticato di dare ciò che è più importante: donare Amore.
Come madre, come padre, come uomo offri Amore al prossimo? Per questo gli uomini sono frustrati.
L’Amore cambia.
Si narra una storia legata a Moses, il nipote di Mendelson. E’ nato con problemi fisici. Aveva la gobba, il suo volto era deformato.
Suo padre era un mercante. Un giorno ha mandato Moses da un altro mercante ad Amburgo, in Germania. Il giovane entra nella casa del mercante e vi incontra una bellissima ragazza. Era bella nel corpo e nell’anima. Moses si è innamorato della giovane e ha dimenticato il commercio. Ha guardato a lungo quella ragazza. Dopo tre giorni è dovuto tornare a casa. E’ andato a salutare la ragazza. Lei abbassava la testa, perchè non voleva guardarlo e non voleva parlargli. Non vedeva l’ora che Moses se ne andasse. Egli ha chiesto: “Ma lei crede che si diventi sposi per opera del cielo? “Sì”. Moses ha aggiunto: “Un giorno Dio ha detto ad un giovane con quale ragazza si sarebbe sposato. Da quel momento il giovane ha pensato solamente a lei. Dio ha detto che quella ragazza avrebbe avuto la gobba e altri problemi fisici. Il giovane ha pregato: “Signore, dona a me questa gobba e dona a me questi problemi. Lascia alla ragazza tutta la bellezza”.
La giovane ha capito che lei era la ragazza di cui parlava Moses. Gli ha allungato la mano. Lo ha abbracciato e poi si sono sposati e hanno vissuto felici.
Cari fratelli e sorelle, l’Amore cambia tutto. Quando cominciamo a guardare attraverso l’Amore tutti sono diversi.
L’Amore crea persone buone. Per questo è importante che il nostro sia un cuore nuovo. Gesù ha detto: “Dal cuore viene ogni male. Adulterio, pensieri cattivi, omicidi, false testimonianze, bestemmie”.
Solo Dio può dare un cuore nuovo.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 2562 dice cos’è il cuore. E’ molto interessante. Dice: “Il cuore è il luogo delle tue decisioni. Nel più profondo desiderio del tuo cuore scegli la tua verità. Scegli la vita o la morte”.
Allora il cuore è il luogo delle decisioni dove scegliamo la vita o la morte.
Oggi parliamo dell’aborto. Gli uomini che si basano sul loro cervello non possono comprendere cos’è la vita, perchè non hanno ascoltato il cuore. Ascoltate il vostro cuore. Potrete sentire Dio che parla alla vostra coscienza e dice cosa è buono e cosa no.
Il cuore dovrebbe essere al primo posto per noi per parlarci dell’Amore e della gioia.
Nel nostro canto croato diciamo: “In me c’è il desiderio di venerarTi Signore. Io Ti glorifico con tutto il cuore. Con tutto me stesso Ti do lode. Ti dono il cuore e l’anima mia. Vivo per te. Ogni mio respiro, ogni attimo della mia vita sia per Te”.
Amen.
fra Mario Knezović
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)