Omelia della santa Messa – Medjugorje, 12 giugno 2020
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
Parola del Signore.
Fratelli e sorelle, le letture di questi giorni ci avvicinano a Cristo attraverso il Vangelo di Matteo, che continua a parlare della legge nei Suoi discorsi.
Non si tratta di semplice formalismo, ma riguarda le cose più importanti della nostra vita.
Aprofondendo la legge il Signore vuole rivelarci il cammino di santità che siamo chiamati a percorrere quotidianamente.
E’ uno stile di vita morale a cui Gesù da molta più enfasi di quanto fosse stato prima.
Secondo Lui, ciò che conta non sono le regole esteriori, che possono essere formali. Cristo ci rende consapevoli che tutto viene dal cuore. Non è così importante come un uomo si posiziona all’esterno, bensì come è il suo cuore.
La legge esterna è per coloro che sono deboli interiormente e non sanno come condurre la propria esistenza. L’uomo non è moralmente contaminato dall’esterno. Il corpo è facilmente lavabile. Ciò che contamina l’uomo è il suo cuore, i suoi desideri e le sue intenzioni.
Al tempo di Gesù, secondo la legge di Mosè, il divorzio era permesso. Ai nostri giorni è consentito il divorzio civile, ma Gesù ci avverte di non rimanere nel campo esteriore. La moralità della relazione coniugale e della sessualità non possono essere ridotti ad atti materiali e ad un elenco di ciò che è consentito e di ciò che è proibito. Tutto deve essere impostato ad un livello superiore e più spirituale. E’ particolarmente importante farlo oggi che le persone pensano che tutto sia lecito e quando l’uomo non accetta nessuna regola morale, vedendo ogni proibizione come una limitazione della libertà.
Non è buono solo ciò che mi fa piacere. Una cosa non è cattiva solamente perchè non mi piace.
Siamo tenuti ad essere vigili in ogni momento, in modo che i nostri occhi non siano ofuscati dalla passione che appare molto facilmente in noi. E’ necessario crescere nella santità, affinchè i nostri pensieri siano sinceri e le nostre intenzioni siano oneste. Pertanto dovremmo accettare la nostra sessualità come un dono. Dovremmo apprezzare e rispettare la sessualità sia in noi stessi che negli altri.
Il discorso di Gesù è molto duro. Ricordiamo cosa dice di occhi e mani. Egli dice che è meglio perdere una delle membra piuttosto che tutto il corpo venga gettato nella Geenna.
Spesso cerchiamo di ammorbidire il discorso di Gesù con l’idea che è vissuto in un’altra mentalità. Dobbiamo prendere molto sul serio la Sua Parola proprio quando ci colpisce nel cuore con il Suo potere e la Sua immediatezza.
Queste Parole sono chiare. C’è inaudita esigenza inn esse. Gesù ci avverte seriamente che dobbiamo prenderci cura del nostro comportamento che si manifesta nei nostri sensi e nelle nostre membra.
Tutto ciò che abbiamo – corpo, spirito e anima – provviene da Dio e quindi è buono ed è per il nostro bene. Nel campo fisico, spirituale e morale tendiamo alla perfezione. Ma il corpo può essere un grande ostacolo e oggetto di tentazioni. Il nostro tempo è particolarmente segnato dagli scandali del corpo. L’uomo è molto vulnerabile nell’area della sensualità. E’ qui che nascono gli scandali più forti.
Ascoltiamo seriamente queste Parole di Gesù. Prendiamole a cuore e accettiamo le Sue richieste. Ci chiede coraggio e forza in quel campo, perchè in caso contrario corriamo il rischio di diventare un giocattolo delle nostre passioni.
La legge di Mosè consentiva il divorzio e i mariti potevano scrivere facilmente l’atto di ripudio. Gesù si alza in difesa del matrimonio. Questo è nello spirito di ciò che Dio chiede all’uomo e alla donna al momento della creazione. Ecco perchè l’insegnamento della Chiesa è chiaro ed esigente. Nessuno al mondo può sciogliere ciò che gli sposi hanno legato in modo chiaro con il loro consenso. Questa è la difesa dell’amore da tutto ciò che vorrebbe demolirlo facilmente e da tutto ciò che viene offerto in sostituzione del vero amore. L’ostacolo maggiore è l’egoismo che si trasforma in passione e distrugge il legame coniugale.
Gesù non contraddice Mosè. Lo interpreta. Continua e perfeziona i suoi insegnamenti.
C’è un solo Maestro nel Regno e questo è Gesù. Noi, come Suoi discepoli, vogliamo ascoltarLo e vivere la Sua Parola, perchè in questo modo facciamo la Volontà del Padre.
Come gli ebrei ortodossi mettevano il giogo della legge, così noi dobbiamo metterci il giogo di Cristo, entrare alla Sua scuola per essere Suoi veri discepoli.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)