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Riflessione di fra Marinko Šakota – Međugorje – Sabato 16/05/2020

Cari fratelli e sorelle, cari parrocchiani, cari pellegrini e voi tutti che in qualsiasi modo siete collegati con Medjugorje e con la Regina della Pace, vi saluto di cuore: sia lodato Gesù Cristo. 

Cari amici della Regina della Pace, cari figli della Madonna, la nostra Madre ci invita ad essere riflesso dell’Amore di Dio. Riflesso dell’Amore di Dio.

Questa è un’immagine bellissima. Si tratta di un’immagine del Nuovo Testamento che la Madonna usa per ricordarci ciò che Dio ci dice. Dio è Amore. L’Amore di Dio è come il sole: splende sempre.

Dio desidera che noi riceviamo il Suo Amore e che Lo trasmettiamo agli altri. Desidera che Lo riflettiamo nella nostra vita. 

Prima di tutto desideriamo conoscere questo Amore di Dio. Questo è il primo passo. Ecco perchè la Madonna ci dice: “Celebrate l’Eucaristia. Celebrate Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare. confessatevi. Celebrate il Sacramento della Riconciliazione, il Sacramento dell’incontro con Dio Misericordioso. Pregate davanti alla croce. Guardate Gesù Crocifisso. Leggete la Parola di Dio”.

Queste sono le modalità per conoscere l’Amore di Dio. 

L’Amore di Dio è come il sole che splende sempre. La terra gira. Il giorno e la notte si alternano. Quando la terra si gira è notte; quando ruota nuovamente abbiamo il giorno. Così capita anche dentro di noi. L’uomo si può chiudere all’Amore di Dio. Il suo cuore si può chiudere. Il sole splende, ma noi possiamo abbassare le persiane e far sì che ci sia buio. Così il cuore si può chiudere all’Amore di Dio. 

Dio ci ama indipendentemente dai nostri peccati e dalle nostre debolezze. Ci ama sempre. Il Suo Amore è libero. Esso non dipende dalla nostra condotta, dal nostro atteggiamento. Dio vede sempre in noi il Proprio Figlio. Vede i Suoi figli amati.

Tu sei il figlio amato di Dio. Il Suo Amore è incondizionato. 

Il nostro amore umano è condizionato, materiale: “Sì se… Se corrispondi alle mie richieste, alle mie misure allora ti voglio bene, ti rispetto, sto in tua compagnia. Se non corrispondi alle mie idee non ti rispetto, ti rifiuto, ti cancello”. 

Per questo è importante conoscere l’Amore di Dio, aprire il cuore a questo Amore libero e incondizionato e permetterGli di dimorare in noi. Questo è un processo continuo, perchè tutti siamo deboli. 

Gesù ci invita a questo processo: “Siate misericordiosi come il vostro Padre Celeste è Misericordioso”. Questo è lo scopo della nostra crescita spirituale. Dobbiamo tendere a quella misura d’Amore. 

Cari fratelli e sorelle, cari amici, questo è possibile da realizzare. Gesù non ci avrebbe fatto questo invito se non fosse stato possibile. Nonostante le debolezze e le cadute cerchiamo di farlo. Preghiamo per questa intenzione. Preghiamo per il dono dell’Amore: “Gesù, donami il Tuo Amore”. 

Gesù dice: “Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi”. 

Gesù, aiutami a conoscere il Tuo Amore e a crescere in Esso. E’ bene ripetere queste parole dentro di sè: “Gesù, mite e umile di Cuore, fa che il mio cuore sia come il Tuo”.

Cari amici, adesso arriviamo al momento chiave: tutto dipende dal cuore. Se nel cuore c’è l’Amore libero, l’Amore del Padre Misericordioso, allora noi accogliamo il figlio prodigo, nonostante tutte le sue difficoltà e debolezze. L’amore dentro di noi supera le sue debolezze e i suoi errori. Quando abbiamo questo Amore vediamo ciò che è bello e positivo in quell’uomo. Anche se c’è poca bontà essa è un motivo sufficiente per accettare quella persona e perdonarla. 

Quando il cuore è chiuso, come nel caso del figlio maggiore della parabola, non si vede nulla di buono e positivo. Il suo cuore non ha Amore e lui non può entrare nella casa e festeggiare per il fratello che è ritornato. Sì, ha sbagliato, ma è ritornato. 

Il padre dice: “Mio figlio era morto ed è ritornato. Era perso ed è stato ritrovato”. Ecco il motivo per la gioia, per la celebrazione. Questo è il motivo per accogliere mio figlio per abbracciarlo. 

Nel Sacramento della confessione possiamo sperimentare questo abbraccio. 

Nell’Eucaristia Gesù dona Se Stesso a te peccatore e debole. Ti nutre e ti dice: “Vieni alla Mia mensa. Ti amo, nonostante le tue debolezze e i tuoi peccati”.

Cos’è importante, cari amici? L’importante è imparare da Gesù. Gesù dice: “Imparate da Me. Vi ho dato l’esempio, affinchè voi facciate come Io ho fatto”.

Noi riceviamo Gesù nell’Eucaristia, ma mi devo domandare: “Io vivo dell’Eucaristia, del Suo Amore, del Suo esempio? Oppure quando esco dalla chiesa dimentico tutto? Ho ricevuto Gesù, ma solo nel mio corpo. Non Gli ho permesso di entrare profondamente nel mio essere e nel mio cuore”.

Cari fratelli e sorelle, cari amici, figli della Madonna, preghiamo per il dono dell’Amore, per poterci avvicinare all’Amore di Gesù e per poter essere il riflesso dell’Amore di Dio nel mondo in cui viviamo.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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