«A Medjugorje impari ad usare il Rosario e non lo lasci più»
Ciao, sono Riccardo.
La mia storia con Medjugorje inizia nel 2005. Medjugorje fa parte della mia vita e delle mie giornate, vuoi per il lavoro che svolgo, vuoi per ciò che è Medjugorje in sè.
Fin dalla prima volta che ho raggiunto Medjugorje mi sono accorto in che modo così massiccio, originale e assieme così speciale la Madonna sta chiamando in quel piccolo lembo di terra della Bosnia Erzegovina migliaia, anzi milioni, di pellegrini.
Pellegrino è un termine particolare che fa pensare al devoto, al pio, al fedele.
Mi sono accorto che Medjugorje è per tutti. E’ per tutti quelli che si accorgono che c’è qualcosa di speciale, anzi: c’è Qualcuno. C’è la presenza della Madonna che si fa così vicina da apparire.
Ti sfiora il mistero. Il pellegrino può percepire che in quel giorno e in quell’ora la veggente veramente ha visto la Madonna e ha parlato con Lei.
Il pellegrino non vede la Madonna, ma è certo che la Madonna vede lui.
In un attimo, dopo questo incontro, dopo aver sfiorato questo mistero della presenza della Madonna, chiunque – anche quello che era da tanto che non pregava, anche quello che era tanto che non andava a Messa, soprattutto quello che era tanto che non si confessava – finisce, quasi spinto, nel Confessionale.
Si ritrova con un Rosario in mano. Rosario che poi non abbandona più.
E’ quello che è successo a me. E’ quello che succede ad ogni pellegrino che raggiunge Medjugorje, a tutti i pellegrini che in questi anni ho avuto la fortuna di accompagnare.
Tutte le volte che incontro sul pullman i pellegrini, soprattutto quelli che vengono per la prima volta, faccio con loro una scommessa: se io facessi loro una fotografia quando salgono e gliela ripresentassi l’ultimo giorno potrei scommettere che non sarebbero, e non potrebbero essere, le stesse persone. Perchè? Perchè l’incontro con la Madonna, il pellegrinaggio stesso, la vita sacramentale, la preghiera cambia soprattutto il loro volto e i loro occhi. Questo a causa della pace che hanno provato.
Fonte: Tratto da Youtube
(Trascrizione a cura di A. Bianco)