Omelia della santa Messa – Medjugorje, 17 settembre 2019
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Parola del Signore
Cari fratelli e sorelle, oggi è la festa in cui si ricorda che san Francesco sul monte La Verna ha ricevuto da Dio le stigmate.E’ stato il primo uomo a ricevere le stigmate di Cristo. Non si conoscono casi del genere prima di lui. Le stigmate di san Francesco erano, e sono ancora oggi, un fatto solenne.
Nelle sue riflessioni egli si occupava di due cose: l’umiltà del Signore che si è rivelata nell’Incarnazione e l’Amore di Dio che si è mostrato nella Passione di Cristo. Coloro che seguivano la sua vita dicono che nell’estate del 1224 è salito sulla Verna per digiunare in onore della Madonna Assunta e di san Michele Arcangelo. Si è trattato di un digiuno lungo. In quel periodo è successo qualcosa di grande. Tutto quel tempo che Francesco ha trascorso sul monte è stato un periodo ricco della Presenza di Dio. In quei 40 giorni san Francesco era immerso in Dio. Frate Leone che era con lui ha avuto la grazia di vederlo spesso in estasi. Più egli contemplava Dio e più sentiva il desiderio di sentire l’Amore nel suo spirito e il dolore di Gesù nella Passione e sulla croce nel suo corpo. Come segno di Bontà nei confronti dell’amico e figlio amato Cristo ha impresso nel corpo di san Francesco 5 bellissime perle. Dio ha voluto contraccambiare a san Francesco il suo grande amore che aveva per il Signore.
Un giorno il santo pregava davanti alla sua cella con il viso rivolto verso est e diceva: “O Signore mio, donami due grazie prima di morire: la prima è sentire nel corpo e nell’anima il dolore che Tu hai sofferto nella Passione; la seconda è sentire l’Amore che Tu avevi per noi per vivere volentieri tale Passione”. San Francesco ha pregato a lungo e ha sentito che il Signore avrebbe esaudito il suo desiderio. In Lui cresceva l’ardore fino a trasformarsi in Gesù. All’improvviso ha visto scendere dal cielo un angelo con 6 ali che si è diretto verso di lui. In lui ha potuto riconoscere l’Uomo Crocifisso. Aveva due ali sopra la testa, due servivano a volare e due coprivano il Corpo. Durante tale apparizione Gesù ha rivelato a san Francesco alcuni segreti che si sarebbero manifestati dopo la sua morte. Al termine della visione san Francesco è rimasto infiammato dall’Amore di Dio e Cristo ha lasciato sul suo corpo le tracce della Sua Passione. Sui piedi e sulle mani c’erano i segni dei chiodi come gli aveva visti sul Corpo di Cristo Crocifisso che gli era apparso.
Le stigmate che molti frati hanno visto nel corpo di san Francesco e tanti quando hanno visitato il corpo del santo defunto, sono segni dell’Amore e della Sapienza di Dio. Le stigmate sono un miracolo. Solo Dio può farlo. Le Sue piaghe sono un grande dono. Mostrano la sublimità dell’Amore e nascondono un mistero che conosce soltanto Dio. Il dono delle stigmate ddate a san Francesco lo trasforma in un portavoce di Cristo. Le stigmate parlano dell’Amore di Dio verso Francesco, ma è vero anche il contrario. Francesco pregava: “Chi sei Tu Dio dolcissimo e chi sono io? Mio Dio e mio tutto”.
Le stigmate di san Francesco sono un dono all’ordine francescano e alla Chiesa intera. Il santo voleva nasconderle, ma un confratello gli ha detto: “Francesco, ricordati che i misteri rivelati a te non sono solo per te, ma anche per tutti gli altri”. San Bernardino ha scritto: “Diventi quello che ami. E san Francesco è diventato crocifisso”. Le stigmate sono un dono straordinario che Dio manda a chi vuole o per premiare la persona o per risvegliare gli altri. Possiamo considerare le stigmate di san Francesco “Sigillo dell’Amore di Dio”.
I suoi desideri sono espressi in una sua preghiera: “Signore, la mia anima si allontani da tutto ciò che è sotto il cielo e possa essere toccata dal Tuo amore per morire per Amore amando Te che sei morto per Amore amando me”.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)