Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 11 settembre 2019
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore.
Possiamo comprendere il discorso delle Beatitudini alla luce di quello che leggiamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Si può leggere: “Le Beatitudini presentano il Volto di Gesù Cristo e esprimono il Suo Amore”.
Nelle Beatitudini la Chiesa vede il Volto di Cristo. Principalmente non si vede cosa io dovrei fare, ma come era Lui e cosa ha fatto.
La prima Beatitudine ci fa ricordare la povertà di Gesù Cristo e ci fa ricordare un altro testo bibblico in cui si dice che Gesù non ha badato alla Sua uguaglianza con Dio, ma ha preso l’aspetto d’uomo ed è diventato uguale a noi. Gesù fa una cosa impensabile: lascia l’eternità – anche se rimane sempre unito a Dio Padre – e scende per diventare uomo. Gesù scende per Amore. Viene all’uomo per innalzarlo.
“Beati voi poveri, perchè vostro è il Regno dei Cieli”. Questa povertà Gesù la assume, perchè vuole mostrare all’uomo Dio Padre, Colui che è la Vita eterna.
Questa è la Volontà di Dio: “Che ognuno che crede abbia la vita eterna”. La vita eterna, cioè il Regno dei Cieli, è vedere il Padre e stare con Lui.
Il Catechismo ci spiega il senso della vita umana: Dio ci ha creati per conoscerLo, servirLo ed amarLo e così entrare in cielo.
Dio ci ha creati per Sè e per portarci in cielo.
L’evangelista Luca dice: “Beati voi che avete fame, perchè sarete saziati”. Come leggiamo questa Beatitudine nel Volto di Gesù Cristo? Dio ha fame nell’uomo. Ha fame in me per saziarmi. Ricordiamoci delle parole del Vangelo di Giovanni: “Io sono il Pane della Vita. Colui che mangerà di questo Pane avrà la Vita eterna”. Gesù ci da l’immortalità. Questo dice durante l’Ultima Cena. Avviene ciò che accade anche questa sera durante la santa Messa.
Gesù in noi ha fame e desidera saziarci. Desidera saziarci di Se stesso e della Vita eterna.
“Beati voi che ora piangete, perchè riderete”.
In un punto del Vangelo Gesù piange su Gerusalemme. Sappiamo che aveva compassione per gli uomini. Aveva pianto anche per Lazzaro.
Piange su Gerusalemme, perchè vede ciò che accade in quella città. Uccideva i profeti, stava rinnegando la Parola di Dio e non accoglieva la Buona Novella.
Gesù soffre, perchè è spinto dall’Amore verso l’uomo. Desidera che l’uomo stia bene.
“Beati voi che ora piangete, perchè riderete”. Gesù sorride ed è felice quando scende la potenza dello Spirito Santo sugli apostoli. Questa potenza rinfranca i cuori spezzati e mostra all’uomo quanto vale, Chi lo ha creato e con quale scopo. Gli fa scoprire i più profondi misteri della sua esistenza, gli da le risposte alle domande che pone e dona la speranza. Questo è fonte della gioia in Dio.
Dio sorride e gioisce quando si realizza il Suo disegno nella mia vita. Il Suo Volto è rigato dalle lacrime quando sono nel peccato. Dio ha compassione dell’uomo.
“Beati voi quando gli uomini vi odieranno, quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame a causa del Figlio Ddell’Uomo. Rallegratevi quel giorno perchè la vostra ricompensa è grande nel Regno dei Cieli. Allo stesso modo, infatti, agivano i loro padri con i profeti”. Ecco cosa è successo a Gesù Cristo: ha ricevuto odio, disprezzo, è stato cacciato da Gerusalemme ed è stato condannato.
Lui ci dice: “Beati voi!” In un altro passo si dice che Gesù si è umiliato, è divenuto ubbidiente fino alla morte e morte di croce. Per questo dio Gli ha dato un Nome sopra ogni nome.
Questa è la ricompensa. Nel Nome di Gesù si piega ogni ginocchio in cielo, sulla terra e sotto terra. Attraverso la sofferenza, la croce e la morte Gesù ha annunciato il Volto di Dio. Questa è la beatitudine.
Nella croce di Cristo, punto centrale della fede cattolica, si può scoprire il Volto di Dio ed il Suo Amore.
Nell’Eucaristia possiamo vedere le stesse cose.
La povertà del Signore. Gesù scende fino a me che sono peccatore, che sono malato e fragile. Non scende dalle persone perfette, ma fino ai peccatori. Questo è il Suo amore e la Sua povertà. Viene qui, perchè vede che abbiamo bisogno e fame di Lui. Vede la fame di Dio e della Vita eterna e la sazia.
Non si tratta di un evento avvenuto secoli fa in cui ha saziato. Lui sazia anche adesso.
Gesù piange adesso se io rimango chiuso e non voglio ricevere la pienezza d’Amore che mi viene donata qui.
In modo meraviglioso questa pienezza ci viene donata a Medjugorje nel Sacramento dell’Eucaristia e della Riconciliazione.
Adesso la gioia del Signore scende su di noi e noi possiamo sentirla. Gesù gioisce quando vivo l’Eucaristia e sono pieno del Suo Spirito.
Adesso qui nell’Eucaristia abbiamo quell’evento del Calvario e quella mattina della Resurrezione nel quale si annuncia l’Amore di Dio. Qui nell’Eucaristia.
Per questa ragione ci dice beati. Beati noi, perchè prendiamo parte a questi eventi.
Il Sacramento dell’Eucaristia mi fa vivere l’esperienza dell’Amore di Dio e mi dona la speranza.
Beati noi. Io sono beato, perchè faccio parte della Vita beata di Dio.
Tutto questo si ricollega alla prima lettura in cui si dice: “Se siete risorti con Cristo cercate quello che di Lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Rivolgete il pensiero alle cose di Lassù e non a quelle della terra. Voi, infatti, siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio”.
Se sono risorto con Lui ed ho accolto la potenza dello Spirito Santo allora già adesso sono in Dio nell’eternità, nascosto con Cristo in Dio.
“Quando Cristo si manifesterà allora anche voi apparirete con Lui nella gloria”. Questa frase ci dice che guarderemo Dio faccia a Faccia.
Sant’Agostino ci dice che in Dio riposeremo, guarderemo e celebreremo. Questa sarà la vita senza fine.
Quale scopo abbiamo se non entrare nel Regno senza fine?
Poi Paolo continua: “Fate morire, dunque, tutto ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria”.
Queste cose Paolo chiama “idolatria”, cioè adorazione delle proprie passioni. Queste cose ci vengono proposte ogni giorno nel mondo di oggi.
Il Catechismo ci invita a purificare il cuore dalle concupiscenze, cercando di amare Dio sopra ogni cosa.
Il Signore mi invita alla lotta, sopratutto contro l’impurità. Si tratta dei peccati che la società ci offre ogni giorno: immoralità, impurità, pornografia, prostituzione, omosessualità.
Se l’uomo segue queste cose corre verso la perdizione.
Il Catechismo ci ricorda che la Verità non può essere cambiata. Anche quelle sulla sessualità. Ci sono altre domande legate: la dignità, l’inizio della vita, la famiglia, la società.
Per questo la Parola di Dio ci dice che chi segue le concupiscenze non finisce bene.
Qui ci aiuta il Vangelo nel passo in cui il Signore incontra la peccatrice. Le portano la peccatrice pubblica perchè la vogliono lapidare. Il Signore ha misericordia e dice: “Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”. Gesù ci insegna che non dobbiamo condannare il peccatore, ma il peccato. La Chiesa opera per il bene della persona, ma chiama “male” il male. Vuole che l’uomo vada in Paradiso.
Gesù protegge la peccatrice. Scende fino alla sua caduta e innalza la donna. Gesù le fa capire che è amata e creata per qualcosa di più grande e che sta cercando la felicità con le persone sbagliate e nei luoghi sbagliati. In essa riversa la potenza della guarigione perdonandola. Alla fine dice: “Và e non peccare più”.
Questo è l’invito che riceviamo anche nel Sacramento della Confessione.
Quando la Chiesa rimprovera certi comportamenti sbagliati non lo fa per condannare l’uomo, ma per salvarlo. La Chiesa desidera che l’uomo si confronti con la Verità per guarire, ricevere la Misericordia Divina per poter entrare in Paradiso.
Non esiste nei confronti dell’uomo Amore più grande di quello di Cristo.
Il messaggio del Vangelo rimane attuale e fresco anche oggi. Questa è la Verità e qui c’è ogni risposta.
Io, come credente, sono invitato a testimoniare ciò nel mondo in cui vivo. Devo aiutare ognuno ad arrivare a Dio, perchè il mio amico, il mio nemico ed ogni persona è un uomo creato da Dio per l’eternità.
Lo Spirito Santo metta nei nostri cuori l’Amore di Dio per poter riconoscere Gesù che viene per testimoniare il Suo Amore verso ogni uomo per portarlo alla salvezza.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)