Angolo teologico (4)
Messaggio del 25 marzo e 2 aprile 2015
Messaggio a Marija del 25 marzo 2015
“Cari figli, anche oggi l’Altissimo mi ha permesso di essere con voi e di guidarvi sul cammino della conversione. Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non vogliono dare ascolto alla mia chiamata. Voi figlioli, pregate e lottate contro le tentazioni e contro tutti i piani malvagi che satana vi offre tramite il modernismo. Siate forti nella preghiera e con la croce tra le mani pregate perché il male non vi usi e non vinca in voi. Io sono con voi e prego per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Commento teologico di Don Renzo Lavatori
Un messaggio assai breve ma intenso e vibrante dell’amore materno di Maria. In esso la Vergine dichiara umilmente e devotamente la sua sudditanza al divino Volere e in tale contesto si presenta in mezzo a noi: Non viene per sua iniziativa, ma unicamente nella docilità al Padre che le “concede il permesso”. Mirabile atteggiamento di sottomissione della Serva del Signore, come ha voluto definirsi Ella Stessa! I due richiami che ci rivolge sono molto forti: l’uno riguarda “la conversione”, nel senso preciso di voltare pagina e aprirsi all’amore divino, cambiare rotta. La Vergine nota con una sottile amarezza che “molti cuori si sono chiusi alla grazia”. Si sente il dispiacere di una Madre premurosa verso il bene dei suoi figli amati. Eppure una quantità considerevole di essi non ne prende coscienza e si lascia andare ad una vita senza fede e senza amore. Quale tristezza! Non è da escludere che fra questi ci possiamo essere noi stessi, sebbene ci diciamo cristiani, frequentiamo le funzioni religiose, facciamo i pellegrinaggi ai santuari mariani. Ma qual è il nostro atteggiamento interiore? Abbiamo veramente messo Dio al primo posto e diamo ascolto alla sua Parola di verità e di vita? Oppure siamo presi principalmente dalle cose di questo mondo e da tante preoccupazioni materiali? Ragioniamo secondo i pensieri di Dio o nostri o della mentalità mondana?
Il secondo richiamo concerne la lotta che ogni cristiano convinto deve portare avanti contro “i piani malvagi di Satana”, che sta facendo man bassa su tutta la faccia della terra, sconvolgendo l’ordine e l’armonia sia della natura sia della società, ma soprattutto distoglie la mente dalla verità e trascina i cuori nel baratro delle tenebre e dell’egoismo, dell’odio e della presunzione più assurda e malvagia. Noi che cosa facciamo contro una tale diffusione del male? Spesso restiamo nell’indifferenza o nella inconsapevolezza, altre volte sentiamo la sfiducia e l’impossibilità di agire contro corrente, cadendo nell’amarezza e nell’angoscia. Mentre noi cristiani abbiamo le armi spirituali potentissime, che sono “la preghiera” e lo spirito di sacrificio, sapendo prendere “la croce” in mano, per seguire Gesù, che ha sconfitto il maligno e lo ha condannato. Se restiamo avvinti a questi due capisaldi, insieme ad altri fratelli che usano le medesime armi, certamente non solo non perderemmo mai la fiducia, ma saremmo strumenti per edificare un mondo migliore. Cristo infatti è il vincitore e noi lo siamo, se stiamo congiunti saldamente a Lui. Il male che sta dilagando assume il nome di “modernismo” per indicare quelle posizioni che non seguono più la strada maestra del Vangelo e degli insegnamenti della Chiesa, ma vanno dietro alle proprie fantasticherie e utopie ideologiche, pensando erroneamente di essere i rinnovatori del mondo, mentre ne sono i miseri disturbatori fraudolenti. Occorre dunque coraggio e tanta forza, che proviene da Cristo innalzato sulla croce e vittorioso sul principe di questo mondo.
Messaggio a Mirjana del 2 aprile 2015
“Cari figli, ho scelto voi, apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello. Voi potete aiutarmi affinché l’amore per cui mio Figlio è morto, ma poi anche risorto, vinca nuovamente. Perciò vi invito, apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli qualcosa di buono e a cercare di comprenderli. Figli miei, tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo. Voi, ricolmi d’amore verso mio Figlio, potete raccontare a tutti coloro che non hanno conosciuto questo amore ciò che voi conoscete. Voi avete conosciuto l’amore di mio Figlio, avete compreso la sua Risurrezione, voi volgete con gioia gli occhi verso di Lui. Il mio desiderio materno è che tutti i miei figli siano uniti nell’amore verso Gesù. Perciò vi invito, apostoli miei, a vivere con gioia l’Eucaristia perché, nell’Eucaristia, mio Figlio si dona a voi sempre di nuovo e, col suo esempio, vi mostra l’amore e il sacrificio verso il prossimo. Vi ringrazio.”
Commento teologico di Don Renzo Lavatori
In questo messaggio si vede bene che l’aspetto fondamentale è quello con cui la Vergine chiama “apostoli miei” i suoi devoti. Cosa significa essere apostoli di Maria?
La parola “apostolo” abbraccia tre significati fondamentali: 1.Essere scelti personalmente dall’amore materno di Maria, quali soggetti singolari, uno ad uno, su cui Maria ha rivolto il suo sguardo e ci ha chiamati a stare vicino a Lei; 2. Ella ci ha accolti tra le sue braccia per farci sentire i palpiti del suo cuore materno, in modo che noi ne condividessimo i sentimenti più intimi e delicati, i desideri, la volontà, le aspettative e le speranze per la salvezza dei suoi amati figli, anche, e soprattutto, quelli più lontani e bisognosi; 3. Dopo tale condivisione del suo amore materno, Ella ci ha inviati a trasmettere sulle strade del mondo il suo ardente amore, affinché tutti possano assaporarne la dolcezza e la profondità, la tenerezza e la generosità. Solo se i cristiani entrano in tale sincero e filiale rapporto con Maria, si rendono idonei ad essere “i suoi apostoli fedeli ed efficaci”, per il fatto che loro comunicano ciò che essi stessi hanno vissuto e percepito, come qualcosa di vivo e di concreto che alberga nei loro cuori. Se invece restano chiusi in se stessi, nel proprio egoismo, con il cuore insensibile e pietrificato, non possono essere suoi autentici testimoni, anche se diffondono parole e gesti di apparente amore, ma privi dell’amore totale e puro come il suo. A questo punto ci si può fare una domanda? Qual è l’oggetto centrale dell’amore materno di Maria? Quale il tesoro del suo cuore? Non vi è altra risposta che quella stessa che Ella ci offre: “l’amore verso il mio Figlio”. Gesù, il suo amatissimo Figlio, il Verbo di Dio che si è incarnato nel suo grembo verginale, costituisce il centro, l’essenza, la totalità del suo immenso amore materno. Lui, Lui solo Ella ama sopra tutte le cose e per questo non può desiderare altro che tutti noi lo amiamo con il medesimo ardore. In tal modo diventiamo tutti “figli suoi”, perché abbiamo “conosciuto l’amore di suo Figlio”. Queste parole dovrebbero risuonare intimamente nel nostro animo per percepirne tutta l’intensità e la bellezza, la vitalità e la grandezza! Questo è “qualcosa di bello” che ciascuno di noi porta dentro di sé, anzi la cosa più bella in assoluto, di fronte alla quale ogni altra realtà passa in secondo ordine. Questo tesoro incomparabile è quello che “i suoi apostoli” dovrebbero diffondere tra le creature umane, affamate come sono dell’Amore vero e perfetto che solo Gesù possiede. Anzi la fonte da cui zampilla tale amore sta precisamente nella “Eucarestia”, che contiene la presenza reale di Cristo e dalla quale attingiamo costantemente la forza, la gioia e lo slancio di riscoprire e rinnovare ogni volta l’esperienza meravigliosa di sentire in noi l’Amore che ci salva, ci guarisce e ci purifica. Di questo Amore dobbiamo renderci disponibili a testimoniarlo concretamente e vitalmente ai fratelli con cui viviamo giorno dopo giorno. Allora veramente potremo trasformare questa terra, intrisa di cattiveria e di odio, in una casa di pace e di comunione fraterna al cui centro si staglia netta e fulgida la figura di Cristo il crocifisso morto e risorto, nostra vita e nostra salvezza.
Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria. Tra le sue opere in particolare: Gli angeli. Storia e pensiero, Marietti, Genova 1991; Milano 2000.2003; Satana un caso serio. Saggio di demonologia cristiana, EDB, Bologna 1996; Gli Angeli, Newton-Compton, Roma 1996; Il diavolo tra fede e ragione, EDB, Bologna 2001; Antologia diabolica, UTET, Torino, 2008.