«Io sono la vostra Madre, miei amati, e sono venuta ad insegnarvi ad amare»
«Io sono la vostra Madre, miei amati, e sono venuta ad insegnarvi ad amare»
Comincio dall’ultimo messaggio. Ogni giovedì la Madonna dà i messaggi per la Parrocchia e per tutti i pellegrini.
Giovedì scorso ha detto: «Vi prego, in questi giorni rinnovate la preghiera nelle vostre famiglie. Nel nome del Signore vi ho dato tanti messaggi, ma voi non li avete seguiti. Se ascolterete, se seguirete i miei messaggi, questo Natale sarà per voi indimenticabile. Ma se non seguite, non permettete che questo giorno della gioia diventi per me il giorno più triste!».
E dopo ogni messaggio dice: «Vi ringrazio perché avete seguito la mia chiamata».
Una piccola spiegazione: che significa questo messaggio? Guardate, si deve capire tramite questa vicenda a Medjugorje da 41 mesi: Maria ha deciso di entrare in ogni famiglia e vuol essere accettata come la Madre.
Essa dice in un messaggio: «Se non avete ascoltato i miei messaggi, il giorno della gioia diventerà per me il giorno più triste». perché dice in questo senso? Come la Mamma vuole raccoglierei tutti insieme nell’amore, nella pace. E se un figlio o una figlia manca nella casa, la Mamma diventa triste. Allora si deve capire il messaggio in questo senso.
Dall’altra parte, ognuno di noi è un po’ responsabile di quale sarà il Natale, giorno della gioia. La Madonna, come la Madre, è entrata nella nostra vita e nelle nostre famiglie, nella nostra Chiesa.
L’8 maggio, la Madonna ha domandato che noi tutti ci consacrassimo al Signore. E questa consacrazione significa: «Io ti accetto per mia madre e lascio che entri nel mio cuore, nella mia famiglia, nella mia comunità o dove vivo».
All’inizio di questo tempo di Avvento, la Madonna ha detto: «Cari figli, voi non sapete ancora amare e non sapete ancora ascoltare con amore i messaggi, le parole che io vi dò: io sono la vostra madre, miei amati, e sono venuta ad insegnarvi ad amare, a sentire con amore, pregare con amore ma non per forza, perché avete delle difficoltà, delle croci. Con ogni croce si glorifica il Signore». A questo messaggio aggiungo solo una parola. Inizia un nuovo anno liturgico e si può dire che la Madonna, come una madre, un’insegnante, una maestra ci dice: guardate, il programma di quest’anno, per noi è questo: «Io sono la vostra madre e sono venuta sulla terra ad insegnarvi l’amore».
Una domanda vale per tutti noi che siamo in questa chiesa o in tutto il mondo; chi di noi può dire: «io ho finito questa scuola dell’amore? So tutto». Nessuno, io credo, lo può dire.
L’amore è una cosa dinamica e noi non possiamo dire oggi: io ho amato ieri, basta. Come si può dire: io ho respirato ieri. Bisogna che respiri anche oggi.
È una scuola più dura che continua tutta la vita.
Ma se la Madonna ha tanta pazienza con noi, con la nostra durezza, con la durezza del nostro cuore, noi siamo tenuti – io credo – a seguirla. E la Madonna non viene a noi perché non ha nient’altro da fare in cielo: vuole – come Madre – bene a noi tutti.
E in tanti messaggi ha detto: «Io sono la vostra madre, e sono la madre di tutti; amo tutti».
Due messaggi di novembre sono importanti per vedere in quale direzione pregare e comportarsi.
In un messaggio ha detto: «Cari figli, voi siete un popolo eletto e il Signore vi dà tante grazie. Ma voi non avete ancora capito: non ho altro da dirvi che questo: pregate, pregate, pregate. E nella preghiera capirete il mio amore verso di voi e l’amore del Signore» .
A questo messaggio si può dire una parola: la Madonna si comporta come una Mamma che ha preparato una grande tavola con tanti cibi e bevande e vede agli angoli della casa i figli che si lamentano: «ho fame, ho sete, sono in conflitto, non ho pace…».
E la Mamma può dire: «venite, guardate, ho preparato tutto, venite, sedetevi insieme. Mangeremo insieme e non esisterà più fame, sete… avrete pace».
Allora, tutto è preparato. Il Signore ha dato tutto. Se aspettiamo è un po’ colpa nostra. Apriamoci!
In un altro messaggio di novembre ha detto: «Voi non capite ancora che significato hanno i messaggi che ho dato, che il Signore ha dato tramite mio. Pregate lo Spirito Santo che vi illumini e possiate capire».
Allora: pregare lo Spirito Santo.
Ricorderete altri messaggi riguardanti lo Spirito Santo. Ha detto una volta: «Voi domandate tante cose: domandate prima lo Spirito Santo e se Lui viene, tutto il resto vi sarà dato».
Il 18 ottobre ha domandato a tutti: «Oggi vi dico, cari figli, leggete la Bibbia. Mettetela in un posto visibile nelle vostre case, che vi dia un impulso per leggere e per pregare».
Era la festa di S. Luca, evangelista. S. Luca ha scritto tante cose della Madonna: il suo discorso con l’angelo, la sua preghiera: il Magnificat.
Solo la Madonna poteva dirgli queste cose.
È molto importante che noi sappiamo che la Madonna ci domanda il Rosario intero ogni giorno (intero, cioè i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi): senza conoscere la Bibbia non possiamo contemplare, meditare bene.
E la Madonna domanda allora questi misteri, non solo per dire centocinquanta Ave Maria per giorno e dire: «basta, ho finito!». Non è questo il senso della preghiera. In un messaggio ha detto: «Pregate col cuore», cioè, si può dire in questo modo: contemplando i misteri della mia vita, della vita di Gesù mio Figlio, avvicinatevi alla vostra redenzione».
Per esempio, se dite «contempliamo il 2° mistero gaudioso», noi meditiamo come la Madonna ha visitato la sua cugina Elisabetta. Questo non lo diciamo solo per dire: noi sappiamo che tu, Maria, hai visitato Elisabetta.
La Madonna vuole che da questo suo esempio prendiamo, troviamo un concreto impulso e questo avviene se durante la contemplazione di questo mistero abbiamo la risposta per noi: chi ci aspetta oggi, chi aspetta il nostro aiuto, il nostro tempo, la nostra parola, la nostra consolazione… Abbiamo contemplato bene se continuiamo a fare secondo la preghiera, la meditazione, la contemplazione, la preghiera continua…
Pregare il Rosario col cuore significa per ogni mistero cercare e trovare per la vita concreta impulsi concreti. Se non potete perdonare a qualcuno o se è difficile riconciliarsi… perché non meditare il 5″ mistero doloroso: Gesù perdona a tutti.
E se noi contempliamo questo mistero col cuore, avremo la grazia e potremo perdonare e riconciliarci.
Si può dire: in questo momento comincia la nostra conversione, quando la parola comincia a muoverci. Gesù ha detto una volta: la mia parola è come una spada, cioè non vi lascia tranquilli fin che siete nei peccati, nell’odio, finché non potete perdonare. La parola non vi lascerà finché non avrà portato frutto.
Per noi tutti vale questo: cominciare, prendere tempo e la preghiera si svilupperà.
La preghiera viene pregando. Non con la teoria sulla preghiera. La preghiera viene pregando, come l’appetito viene mangiando. Dire: non so pregare non significa che non si debba cominciare. Questa è una scusa: «non so». Devo trovare il tempo, prendere la Bibbia, il Rosario. Cominciate e vedrete!
(P. Slavko Barbaric – Medjugorje 8 dicembre 1984)