Omelie

Omelia della santa Messa Medjugorje, 19 luglio 2019

Omelia della santa Messa Medjugorje, 19 luglio 2019

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. 
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». 
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.

Sia lodato Gesù Cristo.

Cari fedeli, i cristiani si riuniscono per stare con il Signore, ascoltare la Sua Parola, per ascoltare il Dio vivo. Egli parla continuamente e desidera essere ascoltato. Desidera che noi crediamo alla Sua Parola, perchè è sempre nuova e fresca, indipendentemente dal fatto che venga letta da secoli. E’ sempre attuale. Come cristiani noi cerchiamo di vivere secondo essa. 
Merita di essere ascoltata con attenzione, affinchè, nello Spirito con cui è stata scritta, possa produrre effetto in ciascuno di noi. E’ sempre necessario avere il cuore aperto per accogliere il Signore. Abbiamo bisogno di un cuore calmo, non appesantito da interessi personali, altrimenti rischiamo che la Parola non ci tocchi.
Anche questa sera Dio ha un bellissimo messaggio per me e per te. Dipende solo da noi se vogliamo farlo vivere nella nostra vita. 

I profeti parlavano nel Nome del Signore. Era necessario che parlassero e rimproveravano i sovrani. 
Ezechiele era considerato uno dei profeti più saggi. Egli aveva fatto tanto del bene. Sopraggiunge una malattia ed Ezechiele supplica il Signore con le lacrime Le sue preghiere vengono ascoltate. Dio allunga la sua vita di 15 anni. 

Cari fedeli, in questo piccolo esempio possiamo vedere la forza della preghiera rivolta a Dio con sincerità. 
Dobbiamo permettere al Signore di guidarci ed impegnarci in ogni modo per compiere il bene. Con queste due condizioni Dio ci dona la Sua grazia e noi diventiamo Suoi discepoli che divulgano il Regno di Dio sulla terra. 
Viviamo in un mondo in cui spesso i governanti non fanno il bene del popolo. Gli uomini di Chiesa dovrebbero correggerli, perchè il servizio sacerdotale è anche un servizio profetico. Colui che è al servizio del Signore non deve temere nulla. 

Cari fedeli, abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore in ogni ambito. Senza di Lui non possiamo fare nulla. 
Abbiamo bisogno della forza del Dio vivente che si mostra in Gesù Cristo. Lui si offre a noi come via, come aiuto e come cibo. 

Nella vita avvengono situazioni che vogliono allontanarci dalla via del Signore: prove, malattie, tentazioni. In tali situazioni è molto importante rimanere fedeli al proprio Signore ed innalzare le nostre preghiere. Dio sicuramente manderà il Suo aiuto. 
Rimanere fedeli al Signore è la cosa più importante nella nostra vita. 

Quel Dio che ci ha creati è in mezzo a noi questa sera. Egli vuole essere la nostra sicurezza. 
Cari fedeli, dobbiamo portare Dio nella nostra vita e confidare in Lui nelle paure, nelle angosce, nei dubbi,, quando pecchiamo. Gesù ci incoraggia e ci mostra cosa ha preparato nella nostra vita. 
Gesù non è venuto a portare la paura. No. E’ venuto per portare la vita. 

Nel Vangelo Gesù si scontra con gli ascoltatori. Questo capitava spesso. Quando capitava? Quando gli ascoltatori avevano un’opinione errata di Lui e di Dio. 
Nel cuore di un vero fedele devono esserci sempre misericordia e mitezza. Queste sono le virtù fondamentali. Senza queste ogni atto rimane esteriore. 
La vita non è solamente rispettare le regole. Gesù ci mostra la vita come la glorificazione di Dio. Non dobbiamo sopravvivere, ma dobbiamo vivere in pienezza questa vita. 
I farisei e il popolo ebraico da due Comandamenti – ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso – hanno fatto centinaia di precetti. Si dice che fossero 613. Con queste regole hanno reso più pesante la vita degli uomini. Per questa ragione Gesù ha detto quella frase del Vangelo: “Il sabato è creato per l’uomo e non l’uomo per il sabato”. 

Nessuno è contro le regole. Sono necessarie, ma devono essere scritte per l’uomo e non contro di lui. 
Bisognava che il popolo che cercava di seguire queste regole in modo stretto fosse aiutato. Gesù non vuole diminuire l’importanza del giorno del Signore, ma è venuto a purificarlo dall’ignoranza e dalle credenze inutili. 
Abbiamo detto che Gesù mette l’uomo al centro, mentre queste leggi trascuravano l’uomo e i suoi bisogni. 
A Dio non giunge chi segue le leggi in modo cieco, ma chi ha il cuore pieno d’amore per Dio e per gli uomini. Le regole sono utili solo se aiutano l’uomo ad essere di Dio. 

Anche oggi viviamo in un mondo in cui ci sono centinaia di leggi. In esse bisogna discernere ciò che è importante da ciò che non lo è, ciò che appartiene a Dio da ciò che appartiene agli uomini. 
Oggi tanti possono controllare la vita degli altri, ma si dimenticano di controllare la propria. Certe leggi non liberano l’uomo, ma lo imprigionano. Esistono dei meccanismi per cui il prossimo può essere trattato da schiavo.

La legge del sabato di cui parla Gesù non glorificava Dio, per questa ragione Egli ha agito in tale maniera. Per Dio è importante l’uomo e le leggi che lo danneggiano non sono utili. 
La nostra vita deve diventare un continuo abbandono a Dio.
Il grande ingannatore gioca la carta della paura. Vuole mostrarci un mondo senza amore e speranza. La paura è il sentimento più forte nell’uomo. 
L’uomo di Dio vive con coraggio e responsabilità, perchè sa che con lui c’è Gesù. Gesù guarda sempre chi è nel bisogno e noi tutti che viviamo in questa valle di lacrime abbiamo bisogno del Suo aiuto. 

Cari fedeli, la potenza dell’Amore di Dio per noi è enorme. Non tradiamo il nostro Dio. Questo mondo si aspetta da noi che parliamo della nostra esperienza con Dio e che viviamo di conseguenza. 
Cari fedeli, diverse persone giungono qui a Medjugorje non per vedere bellezze naturali, ma per fare esperienza del Dio vivo. Nell’uomo è insito il desiderio di Dio. 
Dobbiamo mettere da parte tutto quello che ostacola la Sua venuta e darGli lo spazio per operare. Cristo voleva aprire gli occhi dei Suoi ascoltatori, ma spesso essi non erano bravi alunni. Gesù vuole farlo anche questa sera. Il nostro spirito non si può rinnovare senza Gesù Cristo. 

Cari fedeli, Dio oggi vuole dirci che Lui è quel pane disceso dal cielo e ci invita a mangiare quel pane, ci invita all’Eucaristia. L’atto di cogliere il grano nel giorno di sabato narrato nel Vangelo ci porta verso l’Eucaristia. L’Eucaristia deve essere il centro della Chiesa. La Chiesa ci invita anche a riconciliarci con Dio e con il prossimo.
Il luogo in cui ci troviamo è conosciuto come il grande confessionale del mondo. In questo luogo la Madre Celeste ci conduce a Suo Figlio. Qui riceviamo numerose grazie. 

Preghiamo che la Madre Celeste ci guidi sempre al Salvatore che questa sera si offre come Pane di vita. 
Venite e gustate come è buono il Signore.

Amen.

Sia lodato Gesù Cristo.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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