Catechesi di p. Zvonimir Pavičić: “Ecco mia madre e i miei fratelli!” (Mt 12, 49)
P. Zvonimir Pavičić, parroco di Medjugorje, ha registrato una catechesi sul tema “Ecco mia madre e i miei fratelli!” (Mt 12, 49) per i canali Youtube del Centro informazioni MIR Medjugorje.
Con questa catechesi p. Zvonimir Pavičić ha annunciato il tema di tutti i seminari e i ritiri spirituali che saranno organizzati quest’anno nella parrocchia di Medjugorje.
La sua catechesi è disponibile sul nostro canale YouTube.
Di seguito la trasmissione integrale.
Cari amici!
Il tema di tutti i Ritiri Spirituali Internazionali di quest’anno è tratto dal Vangelo di Matteo. Per comprendere meglio questa frase di Gesù, è necessario leggere tutto il brano del Vangelo, quindi lo facciamo all’inizio.
Dal Vangelo secondo Matteo:
“Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: “Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti”. Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre” (Mt 12, 46-50).
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In questo breve brano che parla dei veri parenti di Gesù, Maria ci offre ancora una volta un esempio di come seguire Cristo e fare la volontà di Dio. Sebbene ad una prima lettura potrebbe sembrare che Maria, in quanto madre di Gesù, si trovi qui in una posizione non invidiabile, leggendo ancora di più e riflettendo sulla Parola di Dio, diventa chiaro che Maria è realmente la vera parente di Gesù, nel senso in cui Gesù lo intende.
Vale a dire, Maria poteva limitarsi a servire il Signore solo come una donna che avrebbe generato Gesù: Egli poteva solo prendere il Suo corpo da lei, lei poteva solo preparare il corpo per la nascita del Figlio. In questo modo Maria sarebbe servita come Colei che ha collaborato con il Signore in un certo momento. Ma Dio chiede a Maria ancora di più. Dio sta preparando il Suo cuore perché diventi la Sua vera madre e la Sua vera discepola. Dio non ha preso solo il corpo di Maria per dare la forma fisica a Suo Figlio, ma ha preparato il cuore di Maria, la Sua anima, perché potesse essere madre anche per noi.
Così Maria fu concepita come Immacolata Concezione. È stata liberata dal peccato originale, non solo per poter generare fisicamente il Figlio di Dio, ma perché il Suo cuore appartenga completamente a Dio. Il cuore di Colei che è senza peccato appartiene completamente a Dio. Anche noi, che non siamo senza peccato, sentiamo tanta nostalgia del Signore, e quanta era la grazia in Maria! Per questo l’angelo la saluta con le parole: «Rallégrati, piena di grazia!». Il cuore di Maria è tutto rivolto al Signore; è immerso nella Sua grazia. Lei vive completamente immersa nel Suo essere. Ecco perché è così bella e graziosa. Per questo è così pia e clemente, perché è completamente nel Signore.
In quanto tale, è l’immagine anche per noi di come dovremmo essere, ci indica a che cosa aspirare. Anche se siamo uomini inclini al peccato e deboli, dovremmo averLa sempre davanti ai nostri occhi. Lei ci mostra la via. Il cammino della fede. Lei è il nostro modello. Lei ci precede per portarci tutti a Suo Figlio.
Anche se in questo brano evangelico la madre e i fratelli di Gesù non sono descritti come ci si aspetterebbe, non si deve pensare che fossero esclusi dalla missione di Gesù o che Egli li rifiutasse. Gli evangelisti, infatti, non descrivono una situazione nei minimi particolari, in modo tale che ne conosciamo tutti i dettagli, ma tralasciano molto per concentrarsi su ciò che è importante. In questo caso è importante trasmettere ai lettori il messaggio di salvezza di Gesù. E cosa desidera dirci Gesù con queste parole?
Gesù desidera dirci chi sono i suoi veri parenti. Desidera dirci che i legami di parentela spirituale sono più importanti dei legami di parentela fisica. La nostra connessione con Dio deve essere al di sopra di tutto, anche al di sopra dei legami familiari. Qui sono menzionati “i fratelli” di Gesù. Tale espressione è usata per indicare una relazione familiare più ampia, come quella tra i parenti. Per loro, però, non significa nulla essere imparentati con Gesù se non si decidono a scegliere Dio nella loro vita. Anche loro sono chiamati a fare la volontà di Dio, a vivere secondo la Parola di Dio, secondo i comandamenti di Dio, indipendentemente dal fatto che siano parenti di Gesù. Gesù sottolinea chiaramente che i Suoi veri fratelli sono coloro che fanno la volontà del Padre Suo.
Dobbiamo aggrapparci a questo, cari fratelli e sorelle. Ecco, tra di noi ci chiamiamo fratelli e sorelle. Lo siamo diventati con il Battesimo. Siamo fratelli e sorelle in Cristo. Siamo connessi in lui, se cerchiamo di vivere secondo la Sua Parola. Possiamo dire tranquillamente, se il fatto che sono imparentati attraverso il sangue non ha significato nulla per i parenti di Gesù, il fatto che siamo stati battezzati e che ci chiamiamo Suoi – cristiani – non significherà nulla per noi, se non scegliamo Lui nella nostra vita quotidiana e se non decidiamo di fare la volontà di Dio. Questa è la nostra chiamata. Fare la volontà di Dio ogni giorno!
E come farlo? A volte la volontà di Dio ci sembra così misteriosa e nascosta, è difficile per noi scoprirla e vederla chiaramente. Gesù non ci ha lasciati soli a faticare in questo mondo. È rimasto con noi. Lui ci aiuta. È rimasto con noi nella sua Parola – nella Bibbia – è rimasto con noi nei sacramenti, nella Chiesa. Per questo siamo chiamati a partecipare alla vita della Chiesa. Essere cristiani non solo sulla carta, non solo a parole, ma con il cuore e con l’anima, desiderando con tutto il nostro essere il Signore e le sue parole. Riflettendo sulla Parola di Dio, riconosceremo più facilmente la volontà di Dio e riceveremo da Lui la forza per poterla compiere.
Gesù ci ha dato Maria come nostra madre. Ed è per noi un vero modello di fede. In questo brano, Maria non è offesa dalle parole di Gesù. Lui non era brusco con Lei. Come possiamo spiegarci questo? A questa domanda hanno risposto brillantemente gli antichi padri della Chiesa. Dissero che Maria prima divenne la discepola di Gesù, e poi divenne Sua Madre. Questo significa che, quando l’angelo venne da Maria e le spiegò il piano di Dio, Lei non capì tutto, ma fu d’accordo con la volontà di Dio. Ha detto “sì” a Dio e così è diventata una vera discepola di Gesù. Colei che fa la volontà di Dio. È così che ha continuato a vivere tutta la Sua vita. E la Sua presenza nella passione di Gesù, così come la Sua vita con la prima Chiesa dopo la Risurrezione e l’Ascensione di Gesù, lo testimoniano. Maria è vera discepola di Gesù e Sua vera parente.
Gesù desidera che noi, come Maria, aderiamo alle Sue parole, alla volontà di Dio. Potrebbe non essere sempre così chiara o facile per noi, ma sicuramente ci terrà più vicini a Dio. Allora dobbiamo essere come Maria: diciamo “sì” a Dio, facciamo la Sua volontà, viviamo secondo i Suoi comandamenti e così diventeremo Suoi veri parenti, fratelli e sorelle di Gesù.
Cari amici, a Medjugorje siamo tutti alla scuola di Maria. Qui Maria ci insegna in modo speciale come diventare veri parenti di Gesù, come avvicinarci a Lui, ma anche a tutti gli altri. Abbiamo l’Eucaristia, abbiamo le adorazioni, la venerazione della croce, la preghiera del rosario, la confessione, il digiuno, la Bibbia… Ci sono anche molti ritiri spirituali internazionali e seminari di digiuno, preghiera e silenzio. Tutti questi sono sforzi spirituali che purificano la nostra ragione, i nostri sentimenti e la nostra prospettiva in modo che possiamo riconoscere chiaramente la volontà di Dio e vivere secondo la Sua Parola. Pertanto, bisogna perseverare in questo, così come noi qui perseveriamo ogni giorno in questa chiamata, nella preghiera. Unitevi a noi e camminiamo insieme sulla via della salvezza.
L’intercessione della Regina della Pace accompagni tutti voi!
Pace e bene!
Fonte: Parrocchia di Medjugorje