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Messaggio Natalizio del Provinciale della Provincia Francescana di Erzegovina, Padre Jozo Grbeš

Cari amici!

Il Signore vi dia la Sua pace!

Il Natale ci dice che l’uomo è il centro di tutta la creazione per Dio. La persona centrale e il senso della vita di Francesco era Cristo incarnato. Lui lo ha incontrato. Quell’incontro lo ha cambiato. Da quell’incontro, Francesco si è interessato solo di lui. Tutto parte da Lui: a tutto si rinuncia per Lui, tutto si trova in Lui. Francesco è affascinato dalla consapevolezza di come Dio sia diventato un uomo fragile e debole. E così capisce che l’uomo è la cosa più importante per Dio. Anche Dio deve esserlo per noi!

Nella vita di Cristo il Santo si stupisce soprattutto della Sua nascita, della povertà dell’incarnazione, ammira il Verbo che si fa fragile nell’uomo, festeggia il Natale più di ogni altra solennità. Dice che il Natale è la festa delle feste, pieno di dolcezza pronuncia il nome del Bambino Gesù. Francesco realizzò il primo presepe, di cui celebreremo il grande anniversario il prossimo anno, a Greccio. Il mistero di Dio che si fa uomo entusiasmava Francesco. Amava così tanto quel mistero che alla fine divenne lui stesso un’immagine vivente di Cristo (1Cell 30, 84).

Francesco ha imparato ad amare la persona di Gesù, proprio nella sua incarnazione e umiltà, identificandosi con gli emarginati e i piccoli, che Gesù chiama «i più piccoli» (Mt 25,40).

Francesco ha seguito Cristo, quindi Francesco è stato seguito da molti, perché chi Lo segue è seguito!

Francesco riportò visibilmente in vita il primo presepe, oggi tutto il mondo lo fa rivivere a Natale.

Non viene celebrato il compleanno di nessuno globalmente come quello di Cristo. Francesco ci insegna che anche noi dobbiamo seguire Cristo povero, perché con noi la gente vada verso lo stesso Cristo.

Dio è sempre donato, incarnato in ogni momento e presente a chi sa essere presente. Francesco d’ Assisi ha capito che la vita ha al centro una persona che ama. Questo fatto metafisico e cosmico dà significato, direzione e scopo all’intero universo! L’amore è proprio il senso della creazione! Poiché Dio ama, vuole che anche la Sua creazione sia una creatura d’amore. San Paolo ci dice che Cristo è «il primogenito di tutta la creazione» (Col 1,15), e secondo John Duns Scotus, la teologia francescana rivoluzionaria afferma che l’Incarnazione è lo scopo della creazione. La ragione dell’incarnazione non è il peccato, ma l’amore! Cristo è il capolavoro dell’amore, in mezzo alla creazione fatta per l’amore. Egli risolve il peccato con l’amore. Così Francesco ha restituito “sangue e corpo” ai misteri del cristianesimo, spesso “incorporei” e ridotti a concetti e sillogismi nelle scuole e nei libri teologici, aprendo la porta dell’amore! Fede e vita sono così collegate dall’amore.

La nostra scelta deve essere sempre chiara come il sole, pura come la saggezza! Una scelta che ama l’uomo. L’amore per ogni persona ci libera dall’interesse personale, dall’amor proprio, dall’invidia, dalla gelosia, dalla maleducazione, dai brutti ricordi e dalla voglia di essere importanti, di avere ragione e di essere i primi. Che questo Natale sia l’inizio di un nuovo movimento verso il Cristo umile, così che anche noi possiamo diventare parte della rivoluzione per il meglio. Cristo è stato motivo sufficiente per Francesco, lo sia anche per noi.

Pace e bene. Buon Natale!

P. Jozo Grbeš, ofm
Provinciale


Fonte: Parrocchia di Medjugorje

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