Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 1 gennaio 2020
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore.
Cari fratelli e sorelle, la figura della Beata Vergine Maria, Madre di Dio, da 2000 anni è una fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti per realizzare i loro lavori.
A Lei sono dedicati alcuni dipinti e alcune sculture più preziosi del mondo. Fin dai primi secoli cristiani i credenti Le rendono omaggio in questo modo.
Nel corso del tempo, nell’oriente cristiano, si sono lentamente sviluppate le icone che hanno un ruolo importante nella vita dei cristiani orientali. L’icona è una rappresentazione pittorica su legno di Gesù Cristo, della Beata Vergine Maria o dei santi.
Nella rappresentazione iconografica della Santissima Madre di Dio c’è una cosa interessante. Raramente Maria è rappresentata da sola. Di solito è con Gesù che tiene tra le Braccia.
Maria è sempre con Suo Figlio Gesù. Non possiamo immaginarLa senza di Lui.
Troviamo un motivo simile nel Nuovo Testamento. Sebbene non sia sempre riportato nei Vangeli troviamo sempre Maria accanto a Gesù. Sia che si tratti degli eventi dell’Infanzia, su cui abbiamo meditato negli ultimi giorni, sia che si tratti della Sua Passione. Maria è sempre vicino a Suo Figlio.
Fratelli e sorelle, all’inizio del nuovo anno ci viene proposta una cosa bellissima: la vicinanza.
Maria è sempre con Suo Figlio. Lei è sempre con Dio. Lei vive con Lui ogni momento della Sua Vita, anche quando in certi momenti, come all’Annuncio dell’angelo, non comprende totalmente ciò che Dio Le chiede. Nella fede lo accetta e cammina con Dio nell’incertezza e insicurezza della vita terrena.
Il titolo con cui La onoriamo oggi, Santissima Madre di Dio, La rappresenta nei momenti gioiosi della vita, ma ancora di più quando è più difficile, quando vede Suo Figlio soffrire e morire in croce.
Lei vive con Dio e non fugge da Lui. In ogni momento sperimenta la comunione con Lui.
Davanti a noi c’è un anno nuovo, un nuovo inizio di vita. Davanti a noi ci sono desideri e intenzioni.
Abbiamo tanto zelo per mettere in atto le nostre intenzioni. Ma col tempo arriva la stanchezza e le tentazioni e dimentichiamo i progetti fatti all’inizio dell’anno.
Ma torniamo un momento alle icone. Sebbene l’icona sia un’immagine dei santi la tecnica con cui viene realizzata non è detta “disegno”, ma “scrittura”. Questo fatto è interessante. L’immagine viene scritta piuttosto che disegnata.
Una tradizione racconta che coloro che realizzavano le icone trascorrevano tempo in preghiera e digiuno. L’attenzione non è tanto sull’artista, quanto su Dio. E’ Lui che scrive l’icona stessa.
Questo esempio che ci viene dall’oriente cristiano rappresenta perfettamente la Vita della Beata Vergine Maria. Lei non scrive da sola le pagine della Sua Vita, ma in Comunione con Dio. Lei ha vissuto le situazioni anche quando non le capiva fino in fondo. Ci è riuscita, perchè Si è fidata di Lui, perchè ha trascorso tempo con Dio nella meditazione e contemplazione.
Davanti a noi, fratelli e sorelle, c’è una nuova pagina di vita. Siamo pronti a scriverla insieme a Dio? Siamo disposti a lavorare per certe cose? Siamo pronti a scrivere le pagine di vita anche quando arrivano tentazioni e problemi?
Siamo consapevoli che è facile vivere quando tutto và bene, ma cosa dobbiamo fare quando arrivano le croci? E’ necessario trascorrere tempo in dialogo con Dio. Dalla preghiera e dalla celebrazione dei santi Sacramenti dobbiamo attingere la forza per i passi nella vita.
E’ necessario, come ha fatto Maria, conservare queste cose nel proprio cuore imodo che ci diano forza nei momenti difficili, in cui spesso capita di cadere, di dubitare, di allontanarsi da Dio.
E’ necessario continuare a scrivere in modo giusto, anche quando è difficile e vorremmo arrenderci.
La benedizione di Dio e la Sua Mano tesa sono dinnanzi a noi all’inizio di quest’anno. Lo vediamo nella prima lettura di oggi. Ma è necessario che noi tendiamo la nostra mano a Dio, accettiamo la Sua Mano e scriviamo le nostre pagine di vita in Comunione con Lui, proprio come ha fatto la Santissima Madre di Dio.
Fratelli e sorelle, la Santissima Madre di Dio possa essere per noi un esempio da seguire in quest’anno.
Apriamo anche noi i nostri cuori a Dio e al piccolo Bambino, il Figlio di Dio.
Con il cuore aperto scriviamo e trascorriamo con Loro questo anno che stiamo iniziando.
Viviamolo alla Presenza di Dio. Viviamolo come Maria con Gesù.
Sia impensabile vedere la nostra vita senza Gesù.
Sotto la Tua Protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Sia lodato Gesù Cristo.
fra Renato Galić
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)