Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 26 novembre 2020
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore.
Siano lodati Gesù e Maria.
Cari fedeli, siamo proprio alla fine dell’anno liturgico. La Chiesa ci propone la Parola di Dio che desidera farci entrare in noi stessi.
Si tratta di Dio Stesso che parla e vuole che l’uomo Lo senta.
Nell’ascolto della Parola di Dio l’uomo cristiano non dovrebbe essere passivo.
Cosa vuole Dio da noi?
Dio vuole uomini che non hanno paura di vivere sulla terra, anche se la vita sulla terra può sembrare caotica.
Credo che abbiamo seguito con attenzione la prima lettura dal libro dell’Apocalisse. Questo libro è stato scritto alla fine del primo secolo. Poniamolo in quell’ambito storico. L’impero romano stava perseguitando fortemente i cristiani. Non era facile essere cristiano, come non lo è mai stato e non lo è neppure oggi.
L’Apocalisse, se la leggiamo con attenzione, non è un libro che ci spaventa, ma desidera incoraggiarci e dire a tutti noi “non temete, cari fedeli, perchè i tiranni passeranno; dovete rivolgervi verso Dio”.
L’Apocalisse rivela la metodologia del male, ma porta anche la speranza.
Il mondo ateo in cui viviamo è riprodotto nell’immagine che abbiamo sentito della Babilonia moderna. Conosciamo il suo destino. Andrà persa, perchè Dio è il Signore della storia. Questo ci viene detto dal libro dell’Apocalisse.
Sì, cari fedeli, la nostra vita sulla terra è piena di incertezze. Cosa significa questo? Oggi non sappiamo cosa accadrà domani. Non sappiamo se arriveremo a domani. Dove sta andando la storia in cui viviamo? Dove terminerà? Chi sono io in questa storia?
Abbiamo tante domande e non abbiamo risposte anche se le cerchiamo.
Le letture di oggi a prima vista ci paiono terribili. Sembra che ci vogliano incutere paura.
No. Dio non porta la paura. E’ qualcun altro che lo fa.
Queste letture desiderano dirci che Dio ha il potere sull’universo e non le forze del male che ci minacciano.
Siamo testimoni delle distruzioni sulla terra. Perchè succedono? Dio le permette. Sono frutto della nostra libertà umana. L’uomo può lottare contro Dio e contro il bene. Qualche volta questo male sulla terra ci fa sentire paura.
Noi cristiani dovremmo impegnarci molto di più. Dovremmo attivarci nel promuovere il Regno di un Re in cui crediamo. I regni terreni non sono giusti. Non fanno attenzione al più debole, anzi lo calpestano e distruggono. Tante organizzazioni mondiali lo calpestano.
Nella realtà in cui viviamo sembra che tutto vada verso la distruzione.
Sapete quando Gesù ha pronunciato le Parole che abbiamo sentito oggi nel Vangelo? Prima di essere crocifisso. Era in uno stato particolare. Era abbandonato dai più vicini sui quali voleva costruire la Chiesa. Probabilmente anche gli apostoli avevano cominciato a dubitare del progetto di cristo, ma Dio non Si lascia vincere. I Suoi progetti si realizzano.
I poveri apostoli che erano confusi dalla crocifissione di Cristo dopo la Resurrezione sono stati incoraggiati. Gesù nuovamente entra in loro e li cambia. Cambia le loro vite e non hanno più paura. Hanno coraggio e non temono nulla. Vanno verso la morte.
Questa comunità era custodita dallo Spirito Santo. Gesù ha promesso che sarebbe rimastto con noi fino alla fine del mondo. Non solo per 2000 anni, ma fino alla fine del mondo.
Lo Spirito del Signore li ha incoraggiati. Sono diventati testimoni coraggiosi. La loro situazione era molto più difficile di quella attuale. Sapevano come si dovevano comportare, perchè venivano dalla vicinanza con Dio.
Tutte le volte che l’uomo sta vicino a Dio sa come reagire. Vede chiaramente la realtà.
Dove c’erano tenebre gli apostoli portavano la luce; dove c’era inquietudine portavano la pace di Cristo.
Cari fedeli, questo è un monito per tutti noi. Anche noi dobbiamo fare altrettanto.
Non temere di essere una piccola luce nelle tenebre in cui viviamo. Non temere. Sei invitato ad essere luce. Sei invitato ad essere sorgente di benedizione per te stesso, per la tua famiglia, per la comunità.
La Parola di Dio parla della distruzione di Gerusalemme. Questo è il contenuto del discorso di Gesù sugli ultimi eventi.
L’evangelista Luca descrive la distruzione di Gerusalemme come un castigo di Dio. Dio li castiga, perchè non volevano conformare le loro vite alla legge di Dio. Dio li ha scelti e loro Lo hanno rifiutato. Gerusalemme fa la fine di tutte le città che si sono allontanate da Dio. Il giudizio su Gerusalemme non è il giudizio sul mondo intero. Questo è importante da comprendere.
Viviamo in un mondo in cui vengono promossi progetti pagani e nessuno sa quanto durerà.
A Gesù dispiace per questa situazione. Lui piange su Gerusalemme. Credo che stia piangendo anche sulla nostra generazione che vive contro Dio e contro le Sue leggi.
Tanto male è presente nella nostra realtà. Tanti matrimoni distrutti. Tanto egoismo. Viviamo in un mondo informatico. Abbiamo la tecnologia che ha sostituito una vera comunicazione.
Cosa viene apprezzato nel mondo? Il potere. Nessuno ti domanda che cosa sei, ma quanto puoi comprare.
Nella nostra realtà ci sono sempre meno persone la cui vita può essere da modello per noi per fare qualcosa di migliore, di più sublime.
Cari fedeli, viviamo in un mondo consumistico, dove è importante avere e comprare. La felicità nei negozi dura pochissimo. Dopo un pò di tempo comprendi che tante cose non ti servono. I nostri armadi sono pieni di vestiti che non mettiamo. Questo non fa felice l’uomo.
Oggi vediamo tante persone infelici che non hanno uno scopo nella vita. Gesù è venuto a portare il senso e la meta e desidera farti felice. Ti invita a vivere con Lui. Non puoi realizzarti se non vivi con Lui.
Gesù ti vuole santo e lo puoi essere solo con Lui. Purtroppo il mondo in cui viviamo ascolta sempre di meno la Sua chiamata.
Gesù ci invita ad essere modesti e umili nel vivere.
Perchè lo sottolineamo, cari fedeli? Soltanto se l’uomo vive in modo umile e modesto è libero per le verità che non si possono comprare con il denaro.
Nessuno si arrabbi con me per quello che dirò ora. Questo non è un caso che si verifica solo a Medjugorje, ma ovunque.
Prima di questa situazione con il corona virus c’erano tanti pellegrini. I parrocchiani vivevano bene dal punto di vista economico. Grazie a Dio che era così. La gente veniva, dormiva, comprava. Tutto questo và bene. Adesso si è fermato tutto. Domandiamoci: in questa corsa dietro al denaro non abbiamo forse dimenticato i valori cristiani? Non siamo forse entrati nella mentalità pagana? Non facciamo forse parte dei pagani di cui Gesù parla nel vangelo?
Forse questo è il momento di riesaminare i nostri punti di vista. Forse questo è un tempo di grazia per tanti per riconoscere in Gesù il Salvatore. Forse alcuni accoglieranno l’invito a vivere in modo umile e modesto.
Dio ha detto – e Lui dice solo la verità – che dimora soltanto nel cuore umile.
Bisogna vedere quali standard accogliamo: quello che ci offre il mondo pagano o quello che ci offre Gesù Cristo?
Forse in modo incoscente siamo entrati nello stile di vita pagano. In questo stile di vita c’è sempre meno posto per Cristo e per il prossimo, per la pace e per l’Amore.
Dio ora ci offre la possibilità di rivolgerci a Gesù. Coloro che credono non temono nulla. Di cosa hanno bisogno? Soltanto di ciò che abbiamo sentito alla fine del Vangelo di oggi. Devono solo alzare il capo dalla terra che ci attira. La terra ci seduce.
Quando Gesù parla della distruzione di Gerusalemme è come se avesse voluto dire che questa generazione malvagia deve sparire.
Dobbiamo riconoscere che nel mondo c’è tanto male: guerre, odio, cupidigia, invidia. Siamo circondati da tutto questo. Spesso contribuiamo a tale situazione.
Alzare il capo significa vivere con la dignità cristiana e umana. Questo mondo pagano desidera distruggere la tua spina dorsale, affinchè alla fine cammini sulle mani e sui piedi come un animale.
Qualsiasi mass media diffonde pessimismo, pericolo, ansia, paura, disperazione. Ci sono previsioni di crisi ovunque. La gente mentalmente crolla.
Gesù suggerisce il contrario ai Suoi, a te, a me e a tutti noi.
Tutti i segni apocalittici che succedono nel mondo sono soltanto il segno che la gente ha perso l’orientamento nella vita. Questi segni non servono se non sappiamo trarre la giusta conclusione.
Il Vangelo ci invita a vivere con fiducia nella guida di Dio. Soltanto così potremo guardare al futuro con tranquillità.
Chi teme il futuro? Colui che non ha fiducia in Cristo e nella Sua guida della storia.
Questo tempo richiede persone coraggiose, che sono fiere di essere cristiane. Sanno che la loro vita è nelle Mani di Dio.
La paura che viene diffusa è sempre un suggerimento del maligno. Lui desidera confonderci attraverso vari mezzi. Anche attraverso il corona virus.
Per un virus non bisogna annullare i Sacramenti. Il rischio di perdere la salvezza è molto più pericoloso del contaggio di un virus a cui la maggior parte delle persone, grazie a Dio, sopravvive.
Non permettiamo a nessuno di allontanarci dalla vita sacramentale.
Non vedo in nessuna parte del mondo un comitato che lotti contro la malattia mortale chiamata “peccato”. A causa di questa malattia ti puoi perdere eternamente. Se avessimo la paura di condurre gli altri al peccato l’umanità sarebbe guarita da questa malattia e da tante altre malattie del corpo e dello spirito.
Il peccato è la vera sorgente di varie malattie.
Mentre da tutte le parti ci arrivano notizie che ci incutono paura permettiamo a gesù di toccarci con la Sua Presenza per essere portatori di un mondo nuovo.
Preghiamo: Gesù, abbiamo tanto bisogno della Tua pace nel mondo d’oggi. Molti soffrono a causa di coloro che calpestano la dignità altrui. Sii con noi come lo eri 2000 anni fa. Aiuta tutti noi ad essere piccoli, abbandonando tutto alle Tue Mani. Ci impegnamo per uno stile di vita più sublime, affinchè nel nostro cuore ci sia posto per ogni uomo. Fa che abbiamo coraggio di investire la nostra vita per la giustizia sulla terra. Ti chiediamo questo per l’intercessione della nostra Madre Celeste, Regina della Pace.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)