La Vergine della Rivelazione
Il veggente
Bruno Cornacchiola, tranviere, nasce a Roma il 9 maggio 1913. Durante la guerra civile in Spagna, parte come volontario e fa amicizia con un soldato tedesco, protestante, che gli instilla l’odio per la Chiesa e il Papa. Finita la guerra, prima di ritornare in patria compra un pugnale, sul cui manico scrive: “A morte il Papa”. Arrivato in patria, stende il suo piano:
“Per salvare l’umanità dovrò uccidere i preti in qualunque luogo, cercherò in tutti i modi di distruggere la Chiesa cattolica e sarà mio dovere pugnalare il Papa”.
Vuole convincere la moglie ad abbandonare la sua fede cattolica e spesso la picchia. Un giorno la moglie, esasperata, fa con lui uno strano patto:
“Bruno, tu vuoi che io entri con te a far parte della Chiesa protestante… Accetto, ma ad una condizione: ti devi confessare e ricevere la comunione nei primi nove venerdì del mese. Se alla fine di questa pia pratica vorrai ancora cambiare religione ti seguirò anch’io, se no continueremo insieme nella fede del nostro battesimo!“.
L’uomo acconsente e riceve per nove volte, ogni primo venerdì del mese, l’Eucaristia, ma non muta parere; così, fallita la prova, la moglie passa con lui al protestantesimo.
Ma Cristo lo attende al varco!
L’apparizione
Il 12 aprile 1947, sabato, Bruno Cornacchiola con i suoi tre bambini si dirige verso la località “Tre Fontane”. I bambini giocano a palla, mentre Bruno prepara uno scritto contro la Vergine Maria: “La Madonna non è Vergine, non è Immacolata, non è Assunta in cielo…”.
Ad un tratto, ritrova il più piccolo dei suoi figli inginocchiato all’ingresso di una grotta mentre tiene le mani giunte come se pregasse, sorride e bisbiglia: “Bella Signora!… Bella Signora!…”.
Nello stesso tempo anche gli altri due bambini cadono in ginocchio, le mani giunte e gli occhi fissi, ripetendo le stesse parole: “Bella Signora!…”.
Il padre cerca di alzarli, ma invano: sembrano di piombo.
Bruno Cornacchiola è in preda alla paura e piange. Quand’eccoche viene rapito dalla visione di una giovane donna, vestita di una tunica bianca, stretta ai fianchi da una fascia rosa. Ha capelli neri, e un manto verde che la copre dalle spalle ai piedi.
Nella mano destra regge, appoggiandolo al petto, un libro di colore grigio, su cui tiene pure l’altra mano.
Continua il veggente:
“Vidi che la bella Signora lentamente muoveva la mano sinistra ed indicava qualcosa ai suoi piedi. Guardai e vidi a terra un drappo nero sostenente una croce spezzata”. Cornacchiola pensa che quel drappo nero simile a una veste stracciata e la croce spezzata, volessero alludere all’abito talare, da molti religiosi e sacerdoti ormai messo da parte.
La Signora, mostrando il libro che tiene in mano, con tono dolce dice:
“Sono Colei che sono nella Trinità Divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu Mi perseguiti: ora basta! Entra nell’ovile santo, corte celeste in terra (la Chiesa Cattolica, ndr).
Ubbidisci all’autorità del Papa!
Il giuramento di Dio è e rimane immutabile: i nove venerdì del Sacro Cuore, che tu facesti, amorevolmente spinto dalla tua fedele sposa prima di iniziare la via dell’errore, ti hanno salvato!”.
“Desidero darti una sicura prova della divina realtà che stai vivendo, perché tu possa escludere ogni altra motivazione del tuo incontro, compresa quella del nemico infernale. E questo è il segno: Quando incontrerai un sacerdote per la via, avvicinalo e rivolgigli questa espressione: “Padre, le devo parlare!”. Se costui ti risponderà: “Ave Maria, figliolo, cosa vuoi?” pregalo di fermarsi perché è quello da me scelto. A lui manifesterai ciò che il cuore ti dirà e obbediscigli, ti indicherà infatti un altro sacerdote con queste parole: “Quello fa per il tuo caso”.
Ti recherai poi dal Santo Padre, il supremo Pastore della cristianità, e gli consegnerai personalmente il mio messaggio. Ti condurrà dal Papa qualcuno che io ti indicherò”.
Nel messaggio, la Madonna chiede con insistenza a tutti la preghiera ed invita alla recita del Rosario:
“Si preghi assai e si reciti il Rosario quotidiano per la conversione dei peccatori, degli increduli e per l’unità dei cristiani.
Le Ave Maria che voi dite con fede e amore, sono tante frecce d’oro che raggiungono il Cuore di Gesù!”.
Ed ecco, quasi a premio di coloro che ascolteranno il suo materno messaggio, la Vergine promette celesti favori:
“Con questa terra di peccato opererò potenti miracoli per la conversione degli increduli”.
Nella sua bontà Ella vuole anche svelare il mistero della sua Assunzione:
“ Il mio corpo non poteva marcire e non marcì. Mio Figlio e gli angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso”.
Poi, con atteggiamento di materna benignità e serena mestizia, l’incantevole Signora gira su se stessa e si allontana…
Il 9 dicembre 1949 il Santo Padre Pio XII invitò i tranvieri di Roma a recitare con lui il Rosario nella sua cappella privata. Lasciamone la descrizione a Cornacchiola:
“Tra i lavoratori c’ero anch’io; portavo con me il pugnale e la Bibbia sulla quale stava scritto: “Questa è la morte della Chiesa Cattolica, col Papa in testa”. Volevo consegnare al Santo Padre il pugnale e la Bibbia.
Finito il Rosario il Papa disse:
– “Qualcuno di voi mi vuol parlare?”.
Io mi inginocchiai e dissi:
– “Santità, sono io!”.
Gli altri lavoratori fecero largo per il passaggio del Papa; egli si chinò verso di me, mi pose la mano sulla spalla, avvicinò il suo volto al mio e chiese:
– “Cosa c’è, figlio mio?”.
– “Santità, qui c’è la Bibbia protestante che interpretavo erroneamente e con la quale ho ucciso molte anime”.
Piangendo consegnai anche il pugnale sul quale stava scritto “Morte al Papa” e sussurrai:
– “Chiedo perdono di aver osato solo pensare a tanto. Avevo progettato di ucciderla con questo pugnale!”.
Il Santo Padre prese quegli oggetti, mi guardò, sorrise e osservò:
– “Caro figlio, con ciò non avresti fatto altro che dare un nuovo martire alla Chiesa, ma a Cristo una vittoria dell’amore!”
Supplica alla Vergine della Rivelazione
Vergine Santissima della Rivelazione, che sei nella Trinità Divina, degnati, Ti preghiamo, di rivolgere a noi il tuo sguardo misericordioso e benigno. Oh Maria! Tu che sei la nostra potente avvocata presso Dio, che con questa terra di peccato ottieni grazie e miracoli per la conversione degli increduli e dei peccatori, fa’ che otteniamo dal Tuo Figlio Gesù, con la salvezza dell’anima, anche la perfetta salute del corpo, e le grazie di cui abbiamo bisogno.
Concedi alla Chiesa ed al Capo di essa, il Santo Padre Francesco, la gioia di vedere la conversione dei suoi nemici, la propagazione del Regno di Dio su tutta la terra, l’unità dei credenti in Cristo, la pace delle nazioni, affinché’ possiamo meglio amarti e servirti in questa vita e meritare di venire un giorno a vederti e ringraziarti eternamente in Cielo.
Benedici e proteggi l’Italia, ora e sempre.
Amen.