Omelia della santa Messa – Medjugorje, 21 novembre 2019
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
PAROLA DEL SIGNORE
Oggi celebriamo la memoria della Beata Vergine Maria al Tempio.
Celebriamo un evento legato all’infanzia di Maria. Gli anni della Sua infanzia sono accompagnati dal silenzio. La Sacra Scrittura non ci dice nulla di ciò.
I cristiani desideravano sin dall’inizio conoscere in modo più dettagliato la Vita della Madonna. Era un desiderio legittimo dettato dalla fede. Anche se i Vangeli non riportano niente fino all’Annunciazione nei primi secoli erano nati racconti su di Lei basati su tradizioni, poesie o immagini. Uno di questi episodi è la Presentazione della Beata Vergine Maria.
Maria è stata offerta a Dio nel Tempio di Gerusalemme da parte dei Suoi genitori Gioachino ed Anna. Ella è il frutto della preghiera e della grazia di Dio. Un’altra Anna, la madre del profeta Samuele, secoli prima ha offerto suo figlio per il servizio nel Tempio. Probabilmente i genitori di Maria c’erano anche alcuni anni dopo quando Giuseppe e Maria hanno portato Gesù, appena nato, nel Tempio per offrirLo al Signore.
Il primo testo che riporta la tradizione della Presentazione di Maria è il protovangelo di Giacomo del II secolo. E’ un testo che non appartiene ai libri ispirati dallo Spirito Santo, ma ciò non significa che alcune parti di questi scritti non siano corrette, cioè che non ci sia una traccia di eventi autentici. La Chiesa ha incluso questo episodio della Vita di Maria nella liturgia. Nel 543 a Gerusalemme è stata costruita la chiesa di santa Maria Novella in onore della Sua Presentazione. Nel 14. secolo questa festa si è diffusa nella Chiesa occidentale nella data del 21 novembre.
Maria nel Tempio. Tutta la Sua bellezza e la grazia del Suo Corpo e della Sua Anima erano per il Signore. Questo è il contenuto teologico della Sua Presentazione. La liturgia usa certe frasi dei libri sacri che noi cristiani riteniamo si riferiscano alla Beata Vergine Maria. Il libro del Siracide dice: “L’ho servito nella Sua dimora e poi ho dimorato su Sion. Mi ha dato ristoro a Gerusalemme. Mi sono radicata nel popolo, nella Sua eredità”.
Supponiamo che la Beata Vergine abbia continuato a vivere una vita normale con i Suoi genitori, finchè non è diventata la “Donna piena di grazia”, come l’angelo ha detto nell’Annunciazione. Lei aveva un Cuore aperto per servire Dio e gli uomini con Amore. Sicuramente la Madonna ha attirato tante persone durante la vita, perchè la santità attira sempre. Sicuramente era una ragazza sorridente e impegnata in Dio e nel Suo ambiente tutti si sentivano bene.
Nei momenti di preghiera leggeva le Sacre Scritture che parlavano della venuta del Messia. Facevano parte della Sua Vita e delle Sue riflessioni. Era il tema dei Suoi discorsi. Tutta questa ricchezza interiore la troviamo nell’inno del Magnificat in cui dice “l’Anima Mia magnifica il Signore” che ha pronunciato rispondendo al saluto della cugina Elisabetta.
Fratelli e sorelle, siamo convinti che tutto nella Vita della Madonna sia stato orientato verso la santissima Umanità di Gesù Cristo, vero Tempio di Dio. La festa della Sua Presentazione esprime la completa appartenenza della Madonna a Dio. Di questo ci parlano i Vangeli. In tutti i momenti chiave della Vita di Gesù Maria è presente: dalla grotta di Betlemme fino al Calvario e alla croce. Anche nel Vangelo che abbiamo meditato questa sera vediamo che Lei non ha mai dubitato della missione di Gesù, della Sua Divinità e della Sua Sapienza. Conosceva le cose molto meglio degli altri e ricordava ogni parola dell’angelo al momento dell’Annunciazione. Ricordava anche le parole del profeta Simeone e della profetessa Anna durante la Presentazione di Gesù al Tempio. Si ricordava il momento del ritrovamento di Gesù nel Tempio. L’ha osservato da vicino ogni giorno per 30 anni. L’ha sentito parlare da bambino e poi con la Sua potenza divina. Ha visto il Suo primo miracolo alle nozze di Cana. Probabilmente ha ascoltato la Sua prima predica a Cafarnao. Era presente quando Gli hanno urlato “Osanna” e poi “crocifiggiLo”.
Aveva una fede solida e rimaneva silenziosa e tranquilla. Alla Beata Vergine non piaceva parlare tanto. Preferiva ascoltare Dio quando parlava nel Suo Cuore. Lasciava che Dio risolvesse tutto nella Vita Sua e in quella di Gesù.
Gesù dice: “Chi è Mia Madre e chi sono i Miei fratelli?” E poi tendendo la Mano verso i Suoi discepoli ha detto: “Ecco Mia Madre e i Miei fratelli, perchè chiunque fa la Volontà del Padre Mio che è nei cieli egli è per Me fratello, sorella e Madre”. Questa risposta insolita fa nascere critiche nei confronti di Gesù. Si dice che non rispetti i parenti, i fratelli e la Madre. Ma dobbiamo leggere questo brano nell’ottica di Gesù. Egli desidera che tutti noi diventiamo membri di una famiglia. In tale famiglia troviamo Dio, nostro Padre, Maria, nostra Madre, e Gesù, nostro Fratello e Salvatore.
Fratelli e sorelle, questo ci ricorda che dobbiamo amare sempre Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi. E Maria? Gesù non doveva rimproverarLa per niente. Lei era la prima tra coloro che compivano la Volontà di Dio e ascoltavano e mettevano in pratica la Sua Parola. Questa era la Sua Vita.
Ritorniamo nuovamente al libro del Siracide. Siamo convinti che un breve testo descriva Maria in anticipo di diversi secoli: “Sono cresciuta come il cedro del Libano, come i fiori di rosa a Gerico, come un bell’ulivo nella vallata”.Maria creava intorno a Sè un ambiente dove cresceva l’Amore verso Dio e verso gli altri. Ha vissuto senza farsi notare, perchè le Sue opere erano le cose quotidiane, opere piccole piene d’Amore.
Seguendo il modello della Beata Vergine nella nostra vita dobbiamo mettere Dio sempre al primo posto e lasciare che guidi tutto. Dobbiamo fare ogni opera piccola quotidiana con amore, confermando con la vita la nostra fede in Dio. In questo ci aiuti la Beata Vergine Maria che ricordiamo oggi e alla Quale diciamo: “Tu che sei Dimora del Figlio dell’Uom, ringraziamo oggi la Santissima Trinità per Te, o Madre di Dio”.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)