Angolo teologico (5)
Messaggi del 25 aprile e 2 maggio 2015
Messaggio a Marija del 25 aprile 2015
“Cari figli! Sono con voi anche oggi per guidarvi alla salvezza. La vostra anima è inquieta perché lo spirito è debole e stanco da tutte le cose terrene. Voi figlioli, pregate lo Spirito Santo perché vi trasformi e vi riempia con la sua forza di fede e di speranza perché possiate essere fermi in questa lotta contro il male. Io sono con voi e intercedo per voi presso mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
Commento teologico di Don Renzo Lavatori
Il messaggio comporta tre aspetti fondamentali, che ne mostrano il profondo significato vitale:
1. Il primo aspetto riguarda la nostra situazione attuale, che risulta “debole e stanca” nella dimensione spirituale, in quanto priva dell’energia interiore propria di chi sta in comunione con lo Spirito Santo, carente della disponibilità a compiere le opere spirituali e di avere gli atteggiamenti di sottomissione agli impulsi buoni che lo Spirito suggerisce. In concreto manchiamo di quel raccoglimento e quello stato di preghiera che ci consente di essere in sintonia con Dio. Allora andiamo dietro alle faccende del mondo, in maniera caotica e nevrotica, perdendo di vista il punto di riferimento della nostra anima e quindi rimanendo prigionieri dei pensieri insensati e vorticosi, che ci fanno perdere la quiete del cuore e ci rendono affaticati “da tutte le cose terrene”.
2. Il secondo aspetto aiuta la nostra preghiera, al fine di restaurare un autentico rapporto con lo Spirito Santo, invocando la sua protezione e la sua luce, la sua forza e il suo conforto, soprattutto nel consolidamento “della fede e della speranza”. Si tratta di una “lotta contro il male”, che vorrebbe attanagliare il nostro essere con i legacci malvagi dell’egoismo e della presunzione.Una lotta non facile, ma con l’aiuto e la grazia del divino Spirito tutto diventa possibile. Con le sole nostre forza possiamo fare ben poco, anzi un bel nulla.
3. Il terzo aspetto concerne il rapporto con Maria, nostra Madre. Ella sta vicina e “intercede per noi” suoi figli amati. Accanto allo Spirito Santo sta la Vergine quale sua Sposa castissima. Questo connubio tra lo Spirito e Maria costituisce una tale potenza che supera tutte le difficolta avverse e ci rende forti e sereni nel nostro cammino spirituale. Non dobbiamo dimenticarci di questo mistero di amore tra lo Spirito Santo e Maria, in modo che esso si riversi in noi e ci trasformi in figli docili alla Madre e sensibili alle movenze interiori dello Spirito Santo. Quale gioia per il nostro piccolo cuore di essere avvolti da questo amore immenso e consolante!
Messaggio a Mirjana del 2 maggio 2015
“Cari figli, aprite i vostri cuori e provate a sentire quanto vi amo e quanto desidero che amiate mio Figlio. Desidero che Lo conosciate di più perché è impossibile conoscerlo e non amarLo, perché Lui è l’amore. Figli miei, io vi conosco: conosco i vostri dolori e le vostre sofferenze perché le ho vissute. Gioisco con voi nelle vostre gioie. Piango con voi nei vostri dolori. Non vi abbandonerò mai. Vi parlerò sempre con mitezza materna e, come madre, ho bisogno dei vostri cuori aperti, affinché con la sapienza e la semplicità diffondiate l’amore di mio Figlio. Ho bisogno di voi aperti e sensibili verso il bene e la misericordia. Ho bisogno della vostra unione con mio Figlio, perché desidero che siate felici e Lo aiutiate a portare la felicità a tutti i miei figli. Apostoli miei, ho bisogno di voi, affinché mostriate a tutti la verità divina, affinché il mio cuore, che ha sofferto e soffre anche oggi immensamente, possa nell’amore trionfare. Pregate per la santità dei vostri pastori, affinché nel nome di mio Figlio, possano operare miracoli, perché la santità opera miracoli. Vi ringrazio.”
Commento teologico di Don Renzo Lavatori
Il messaggio fa riflettere, ancora una volta, sul grande amore della Vergine nei nostri confronti, che dovrebbe causare una intima serenità e tanta forza interiore. Tocca a noi saperlo riconoscere e farlo vivere dentro di noi, per questo motivo Ella dice “aprite i vostri cuori e provate a sentire quanto vi amo”. Se conoscessimo anche una minima parte di tale amore materno per ciascuno di noi, saremmo ricolmi di vera gioia!
Tuttavia, Maria invita a rafforzare il nostro amore verso il Figlio suo Gesù, in quanto Ella non si accontenta del nostro amore verso di Lei, ma “desidera” che soprattutto il Figlio suo sia conosciuto, amato, glorificato. “Lui è amore”, amore pieno e totale, che non si trova in nessun altro essere. Per questa ragione il Figlio sta al centro del cuore della Madre e dovrebbe essere al centro del cuore di ciascuno di noi. Non dobbiamo perdere di vista questa dimensione cristocentrica che fornisce l’originalità e l’essenza della devozione a Maria!
Un altro aspetto significativo sta nella compartecipazione della Vergine alla nostra vita concreta e alle situazioni in cui ci troviamo ogni momento. Ella lo dice chiaramente e insistentemente: “Gioisco con voi nelle vostre gioie. Piango con voi nei vostri dolori”.
Nulla di maggiormente consolante e piacevole: sentirci sorretti e accompagnati da tanta cara presenza materna! Maria “non ci abbandona mai”. Lo afferma con tale forza che non ne possiamo dubitare. Eppure ce ne rendiamo poco conto o anche lo dimentichiamo e per questo restiamo amareggiati e afflitti nelle nostre situazioni quotidiane caratterizzate da momenti di sofferenza e di gioia. Abbracciati da Lei e avvinti al suo Cuore possiamo attraversare ogni circostanza senza perderci mai di animo o essere travolti dalla disperazione e dallo scoraggiamento. Assieme a Lei e in sua compagnia la vita sarebbe molto luminosa e gioiosa.
Un ultimo commovente aspetto sta nel fatto che Maria ci dice di aver bisogno di noi: “ho bisogno di voi aperti e sensibili verso il bene”. Quasi che Ella non possa operare nel mondo senza la nostra umile e fedele collaborazione. Tale concezione ci impegna seriamente ad essere disponibili a tanto onore e onere. In effetti ciascuno di noi, nel luogo dove vive e lavora, deve diffondere la fede e la gioia cristiane, al fine di portare ovunque, con semplicità e avvedutezza, la grazia di Cristo. Soprattutto la Vergine si sofferma sui “Pastori” per ottenere anche a loro una vita santa e ricca di misericordia per le creature umane.
A noi il compito da svolgere con cuore generoso e ricco di sincero e umile amore verso i Pastori del gregge di Cristo, piuttosto che criticarli o condannarli. Questa delicatezza materna di Maria dovrebbe riflettersi nelle nostre anime per essere pecore amanti dei loro pastori e docili alle loro indicazioni, ma insieme coraggiosi di aiutarli nel loro cammino di santificazione.
Un gregge santo convive con un pastore santo.
Tutta la Chiesa in tal modo diventa luogo e fonte di santità per tutta l’umanità, che ha estremo bisogno di essere amata, illuminata e sorretta dalla divina misericordia.
Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria. Tra le sue opere in particolare: Gli angeli. Storia e pensiero, Marietti, Genova 1991; Milano 2000.2003; Satana un caso serio. Saggio di demonologia cristiana, EDB, Bologna 1996; Gli Angeli, Newton-Compton, Roma 1996; Il diavolo tra fede e ragione, EDB, Bologna 2001; Antologia diabolica, UTET, Torino, 2008.