La vostra preghiera
La vostra preghiera
La vostra preghiera sia il segno del vostro abbandono a Dio.
Benvenuti, io so che sapete molte cose, anche sui veggenti. Io vorrei adesso fare una riflessione sui messaggi.
L’ultimo messaggio di ieri e anche il penultimo, hanno, mi sembra, il compito di prepararci per l’anniversario. Nel penultimo ha detto così: «Cari figli, in questa Parrocchia in questi giorni verrà gente da tutte le nazioni, io vi invito all’amore. Al primo posto amate i vostri familiari e dopo potrete accettare ed amare tutti quelli che vengono. Vi ringrazio perché avete seguito la mia chiamata».
Questo messaggio ha ripetuto di nuovo tutto quello che la Madonna vuole da noi: che ci sia la pace nelle famiglie, che ci sia la pace tra la gente.
E’ un’altra pace, perché la pace senza amore, senza accettare gli altri, tutti, non è possibile. Allora il problema non è solo una guerra mondiale: i problemi cominciano nelle famiglie, dove non c’è amore, dove non c’è riconciliazione, dove i genitori non accettano i figli e i figli i genitori. Dove si vive nei conflitti, lì incomincia la guerra: queste sono le guerre più pericolose. Ora si deve vedere l’importanza di questa parola «incominciate ad amare i vostri familiari».
Voi sapete bene tutti quanto pericolo hanno subito tutti i giovani nelle famiglie quando si litigava, per esempio con i divorzi. Questi sono danni quasi irreparabili e, quando si accetta questo messaggio sul serio, allora ci deve proprio scuotere in ogni senso nelle vostre famiglie.
E guardate questa è la condizione: non si può amare uno che è lontano, se non si ama nella famiglia. Siamo obbligati ad accettare e ad amare tutti, ma noi abbiamo sempre questo amore radicale nelle famiglie.
Allora voleva prepararci quando ha detto: «Siete obbligati ad accettare e ad amare tutti quelli della Parrocchia, tutti quelli che vengono da voi». Ma dovete anche incominciare, vi dico, nella vostra famiglia: quando ci incontreremo non avremo problemi.
Il messaggio di ieri è così: « Cari figli, in questo anniversario invito voi parrocchiani a pregare e la vostra preghiera sia il segno del vostro abbandono a Dio. Cari figli, io so che voi siete stanchi, non sapete abbandonarvi a me, abbandonatevi totalmente in questi giorni a me. Vi ringrazio perché avete risposto alla mia chiamata».
Ora quando io penso a questo messaggio e anche a tutti gli altri messaggi e alla spiritualità di questo luogo posso dire alcuni pensieri che possono aiutare anche voi.
Quando la Madonna dice che dobbiamo pregare, questa non è una cosa nuova: questo invito alla preghiera l’ha ripetuto moltissime volte, quasi in ogni messaggio, soprattutto nei messaggi di Jelena. Ma guardate un’altra cosa è molto importante, dopo la Pasqua ci ha invitato due volte a pregare col cuore. In un messaggio ha detto: «Vi invito di nuovo a pregare col cuore»: è la stessa cosa quando dice: «La vostra preghiera sia il segno del vostro abbandono». La preghiera deve essere l’incontro con il Signore.
Noi ci arrabbiamo se vogliamo parlare con qualcuno e lui è distratto, non ci ascolta. Io sono sicuro che anche voi non parlate più quando vedete che qualcuno non ha interesse. Così anche durante la preghiera: il Signore durante la preghiera vuole parlarci come ha parlato ai due discepoli di Emmaus, ma se noi siamo distratti, se non preghiamo col cuore, non può succedere niente. Abbandonarsi e pregare col cuore secondo questo messaggio è la stessa cosa. In questi messaggi la Madonna ha detto anche un nostro problema: «I vostri cuori sono ancora presi dalle cose terrene ed esse vi preoccupano ». Questo è vero: se tante cose ci preoccupano noi non possiamo pregare. Per esempio, quando uno studia se ha un po’ paura dell’esame può studiare bene, ma se ha molta paura, è proprio preso dalla paura dell’esame, non può studiare. Non può studiare perché la sua mente e il suo cuore sono nell’angoscia.
Se esistono prove ed avvenimenti che ci preoccupano tanto, noi non possiamo pregare col cuore: così la Madonna ci invita a convertirci alla preghiera e al digiuno. Col digiuno si libera il cuore.
Ho tantissime testimonianze di gente che dice: « Quando digiuno posso pregare meglio, è più facile e posso pregare più profondamente ». E allora se noi vogliamo seguire questi messaggi, per pregare col cuore ed avere la gioia che può darci la preghiera, vediamo che dobbiamo digiunare per poterci abbandonare.
In questo messaggio ha detto: «Io so che voi siete stanchi » e dice anche il perché « perché non sapete abbandonarvi a me».
Dopo Pasqua in un messaggio ha detto: «Vi invito alla preghiera. Pregate e supererete ogni stanchezza ».
Io credo che si possa intendere anche la stanchezza fisica. La preghiera dovrebbe essere per noi tutti un incontro vivo con il Signore, con Gesù Cristo. Lui ha detto: « Venite a me voi tutti e io vi aiuterò ». Allora anche fisicamente si può capire questo messaggio, con la preghiera possiamo riposarci.
Tutti coloro che dicono: « Qual è il senso della vita? Della sofferenza? » , sono stanchi. Questa è stanchezza: si può vedere da questo messaggio che si deve superare nella preghiera. Io posso dire delle esperienze che ho visto qua: tanti che hanno cominciato a pregare potevano riconciliarsi, ritrovare il senso della vita, della sofferenza e di tutte le altre cose.
Se vogliamo risolvere tutti i problemi dobbiamo pregare. Infatti, in un messaggio prima di Pasqua, ha detto: «Pregate e avrete la gioia più profonda e troverete la soluzione delle situazioni difficili».
Dice Marija che la Madonna ha chiesto al gruppo di preghiera al mercoledì di offrire a Lei ogni più piccola cosa, ogni difficoltà, di dare tutto per la sua intenzione. Marija ha detto: quando abbiamo offerto tutto alla Madonna, tutto per le sue intenzioni, abbiamo sentito subito che la Madonna ha già preso queste cose e le ha offerte a Gesù. Dobbiamo offrire tutto alla Madonna, anche le sofferenze, anche le angosce, le preoccupazioni, le paure, tutto, e pregando e digiunando, riusciremo ogni giorno di più in questo abbandono totale.
(P Slavko Barbaric 14 giugno 1985)